Cercando la soluzione ai problemi cognitivi causati dall'infezione HIV

Un mistero di lunga durata - perche' cosi' tante persone con HIV sperimentano perdite di memoria ed altri problemi cognitivi nonostante una potente terapia antiretrovirale - puo' essere stato risolto da ricercatori dell'Albert Einstein College of Medicine of Yeshiva University.
Le loro scoperte sono pubblicate sul numero del 29 giugno del Journal of Neuroscience.

Anche se il trattamento antiretrovirale sopprime la replicazione e rallenta la progressione della malattia HIV, tra il 40 ed il 60% delle persone sieropositive alla fine sviluppano leggeri fino a moderati deficits neurologici, e fino ad un 5% sviluppa un demenza conclamata. Finora, i ricercatori non sono stati capaci di spiegareperche' avvengono queste complicazioni, complessivamente conosciute come neuroAIDS.

In un precedente studio, i ricercatori dell'Einstein hanno scoperto che l'HIV infetta circa il 5% delle cellule cerebrali conosciute come astrociti. Queste cellule sostengono la barriera emato-encefalica, una rete di vasi sanguigni che impedisce che le sostanze dannose passino al cervello dal torrente sanguigno. Nel presente studio, i ricercatori dimostrano che persino un'infezione di basso livello degli astrociti puo' danneggiare profondamente la barriera ematocencefalica.

"I relativamente pochi astrociti infettati emettono segnali tossici attraverso canali specializzati che uccidono gli astrociti vicini non infetti, indebolendo finalmente la barriera emato-encefalica e permettendo a composti dannosi di entrare nel cervello" ha detto l'autore senior Joan Berman, Ph.D professore di patologia e microbiologia e Immunologia all'Einstein.

La prova viene dal modello di laboratorio della barriera emato-encefalica costituita di cellule umane e dall'esame di tessuto cerebrale di scimmie di macachi infettate con la forma di Hiv delle scimmie. I risultati indicano che i farmaci in grado di ridurre il danno segnalando le trasmissioni dell'infezione scatenate dagli astrociti infetti potrebbero aiutare a prevenire o trattare il neuroAIDS.

CHIEDO SCUSA MA HO RIPETUTO L'ARTICOLO POSTATO TRE GIORNI FA DA GEX

Raf puoi scrivere cio' che vuoi, e ripetere cio' che vuoi..
E come dicevano i latini, "repetita iuvant"..

Gex ha scritto:Raf puoi scrivere cio' che vuoi, e ripetere cio' che vuoi..

Eh Gex, mi ricordi una vecchia pubblicita' del Colgate , mi sembra, con Virna Lisi "Con quella bocca puo' dire cio' che vuole".
Grazie per la comprensione, comunque e' stata una svista che spero di non ripetere.
Ciao