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Usa: Troppe trasfusioni e il rischio Hiv e' quasi azzerato.

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Messaggio Da Gex Mer 29 Giu - 14:57

Vai in ospedale in Usa e potresti ricevere una trasfusione di sangue di cui non hai vero bisogno.

In giro per il Paese ci sono molte versioni su quanto presto i dottori ne ordinino un po’ di litri, non nel caso di traumi o emorragie dove l’infondere sangue in fretta può salvare la vita, ma per una serie di altri motivi.

Per esempio, l’anemia è comune nei pazienti più anziani, che potrebbero ricevere una trasfusione come facile spinta anche quando l’anemia è fin troppo lieve da preoccupare o invece di curare il problema alla radice. C’è bisogno di un intervento a cuore aperto o di un’altra operazione complessa? Ci sono dei passi che i chirurghi possono intraprendere per minimizzare le perdite di sangue invece di provare a rimpiazzarlo più tardi.

Adesso un comitato consultivo governativo chiede normative nazionali su quando ricorrere ad una trasfusione e come conservare questa preziosa risorsa.

Tutte le evidenze mostrano che “c’è sia un eccessivo che un inappropriato uso delle trasfusioni di sangue negli Stati Uniti”, hanno concluso agli inizi di questo mese i consulenti del Segretario alla Salute e ai Servizi Sociali, Kathleen Sebelius. “Miglioramenti nell’uso razionale di sangue sono in ritardo”.

L’idea è piaciuta alle banche del sangue, perché importante per trovare il giusto equilibrio nell’avere a scaffale la giusta quantità in modo che non vada a male o se ne resti senza.

“Ciò che incoraggiamo qui è la migliore cura per il paziente”, afferma il dr. Richard Benjamin, direttore medico della Croce Rossa Americana. “Se una trasfusione non è necessaria, tutto ciò che si ottiene sono solo danni”.

Gli Stati Uniti usano tanto sangue, più di 14 milioni di unità di globuli rossi l’anno. Tra il 1994 e il 2008, l’uso di sangue è aumentato del 40 percento, ha detto Benjamin al Comitato consultivo per la Sicurezza e la Disponibilità del Sangue del Ministero della Salute e dei Servizi Sociali (HHS). Per molti anni parti del Paese hanno sofferto occasionali scarsità di sangue mentre le banche lottavano per attirare abbastanza donatori per farvi fronte.

Stranamente, l’uso del sangue è un po’ calato con la recessione, del 6 percento circa in due anni, ha detto Benjamin, senza poter spiegare perché. La diminuzione si è assestata, ma gli specialisti affermano che la domanda sicuramente crescerà di nuovo nei prossimi anni, quando la popolazione invecchierà rapidamente e le persone che prima erano donatrici avranno la salute più cagionevole e delicata.

Al momento i livelli delle donazioni sono buoni con un’eccezione, dice Benjamin: c’è un gran bisogno di più sangue di tipo 0-negativo, specialmente intanto che le banche si preparano al consueto calo estivo delle donazioni. Pochi donatori sono di tipo 0-negativo, ma è quello compatibile con tutti gli altri tipi di sangue e gli ospedali hanno iniziato a usarne di più negli ultimi anni.

Quali sono le prove di trasfusioni evitabili?

Uno studio pubblicato lo scorso autunno ha esaminato più di 100.000 persone che si erano sottoposte ad interventi a cuore aperto, un’operazione con forte bisogno di trasfusioni. In alcuni ospedali solo l’8 percento di questi pazienti ha ricevuto trasfusioni, mentre in altri ospedali le ha ricevute un sorprendente 93 percento. Ma il tasso di sopravvivenza non è stato significativamente diverso negli ospedali che hanno usato più sangue rispetto a quelli che ne hanno usato meno.

Ciò è importante, perché le trasfusioni non sono prive di rischi. Mentre il rischio di HIV o di altri virus oggi è molto raro nel sangue, le persone possono però soffrire di reazioni alle trasfusioni di tipo allergico e di altre complicazioni, talvolta fatali.

Un altro studio dello scorso autunno ha preso in esame pazienti in cura che avevano ricevuto sangue per vari motivi in un periodo di 10 anni, e ha scoperto che quelli che vivono al Sud hanno più probabilità di ricevere una trasfusione, mentre quelli che vivono all’Ovest ne hanno meno.

In generale, gli Stati Uniti usano circa 49 unità di sangue ogni mille pazienti, significativamente più del Canada o della Gran Bretagna, dove tale indice di trasfusioni si aggira sulla trentina, afferma Benjamin.

Una soluzione che i consulenti dell’HHS sollecitano il governo a valutare è quella che alcuni ospedali hanno adottato, definita “gestione del sangue dei pazienti”, istituendo proprie linee guida su quando evitare una trasfusione.

Consideriamo il Centro Medico del Maine Orientale. Il responsabile delle trasfusioni, il dr. Irwin Gross ha descritto come attualmente i medici ordinano sangue: lo fanno attraverso un modulo computerizzato che li avverte quando deviano dalle linee guida e che mantiene traccia di chi ne usa di più.

E’ in programma una sostituzione dell’anca? E’ previsto che i pazienti siano controllati per l’anemia prima di pianificare chirurgia elettiva, così che possano essere curati in anticipo con ferro o altre terapie e avere quindi meno probabilità di una trasfusione post-operatoria. Per i pazienti non chirurgici esistono altre linee guida che indicano quando un’anemia è seria abbastanza da richiedere una trasfusione o quando un paziente ha solo bisogno di restare sotto controllo.

Nella chirurgia cardiaca e della schiena, dei macchinari recuperano il sangue del paziente stesso e glielo reinfondono subito, riducendo il bisogno di trasfusioni post-operatorie.

Il programma riduce la quantità di sangue prelevato per semplici analisi di laboratorio, e limita ai medici la possibilità di ordinare trasfusioni multiple prima di controllare se una ha già funzionato.

Il risultato? L’ospedale Bangor sta usando sangue con circa la metà dei pazienti con cui l’usava nel 2006, l’anno prima che iniziasse il programma. E non ci sono segni di danni ai pazienti, ha detto il dr. Gross al Comitato consultivo dell’HHS. Ha calcolato che l’ospedale ha risparmiato solo per il costo d’acquisto di sangue 5,4 milioni di dollari [3,8 milioni di Euro] in 4 anni.


* Lauran Neergaard si occupa di problemi medici e di salute per l’ Associated Press a Washington.
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