La multinazionale che specula sui malati di Aids
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La multinazionale che specula sui malati di Aids
28 aprile 2011
Johnson & Johnson’s ha rifiutato di mettere a disposizione le sue licenze per il fondo comune dei medicinali.
Il Medicine Patent Pool è un innovativo sistema che è stato inventato per abbassare drasticamente i costi dei medicinali più difficili da reperire e a più alto impatto economico. Tutto si basa sulla messa a disposizione, da parte delle major farmaceutiche, delle proprie licenze all’interno del circuito delle società che aderiscono al fondo, in modo tale che tutti i soggetti firmatari possano produrre liberamente a licenze incrociate. Johnson & Johnson’s, una delle più importanti multinazionali della cosmesi e della farmaceutica, ha rifiutato di mettere a disposizione alcune delle licenze più necessarie per la lotta all’Aids nell’Africa nera.
IN ALLARME – A lanciare l’allarme è Medici Senza Frontiere, che annuncia: senza le medicine di J&J, in molti sono condannati ad una morte senza speranza di salvezza.
Il gigante farmaceutico Johnson & Johnson’s sta mettendo le vite delle persone affetta da HIV a serio rischio, rifiutandosi di partecipare al Medicines Patent Pool, un meccanismo pensato per abbassare i prezzi delle medicine contro l’HIV e per aumentare l’accesso ad esse delle persone nel mondo in via di sviluppo, secondo l’organizzazione umanitaria Medici Senza Frontiere. Johnson & Johnson, che detiene i diritti di tre medicinali HIV di cui c’è disperato bisogno nei paesi in via di sviluppo, finora ha rifiutato di affidare queste tre autorizzazioni al Pool .
Secondo le informazioni di MSF, le medicine di cui la casa farmaceutica si rifiuta di aprire i diritti e rivelare la formula sono talmente costose che senza il meccanismo che riesce, attraverso l’apertura ad un minimo di mercato concorrenziale, ad abbassare in maniera sostanziale il prezzo di questi medicinali. Parliamo di importi che raggiungono i 1000 dollari all’anno per un trattamento completo, a testa.
COSTOSISSIMI – J&J ha una sua politica di riduzione dei prezzi, ma secondo MSF non è affatto sufficiente ad andare incontro alle necessità dei poveri del mondo.
Ci sono oltre sei milioni di persone al mondo che ricevono tutti i giorni i trattamenti anti-retrovirali che gli salvano la vita. E ciò non sarebbe possibile senza la concorrenza fra le compagnie produttrici di farmaci generici che aiutano ad abbassare i prezzi dagli oltre 10mila dollari per paziente all’anno, per il più comune set di medicinali, fino a meno di 100 dollari per paziente all’anno. Oggi, meccanismi di diritto internazionale e iniziative volontarie come il MPP saranno cruciali ad assicurare il diritto del paziente all’accesso a cure sempre nuove, meno tossiche che li tengano in vita. Molte compagnie farmaceutiche hanno già iniziato le procedure d’accesso al pool.
Non c’è sostituzione rispetto ai farmaci che J&J detiene in via esclusiva. Senza l’apertura delle licenze, afferma MSF, molti pazienti semplicemente non saranno più curati, anche perchè nemmeno i governi dei paesi più ricchi dell’Africa possono permettersi di pagare così tanto per curare gli ammalati.
“Abbiamo pazienti senza altra opzione terapeutica che il darunavir della Johnson, che è così costosa che il governo del Sudafrica non può permettersela, dice il coordinatore di MSF per il Sudafrica e il Lesotho.
Ora MSF ha aperto una campagna di mail-bombing contro l’amministrazione di Johnson & Johnson’s: scrivete tutti alla compagnia, dice l’associazione dei medici di frontiera, perchè quei farmaci ci servono come il pane – visto che, per ora, è la stessa MSF che paga perchè siano disponibili agli africani ammalati.
Johnson & Johnson’s ha rifiutato di mettere a disposizione le sue licenze per il fondo comune dei medicinali.
Il Medicine Patent Pool è un innovativo sistema che è stato inventato per abbassare drasticamente i costi dei medicinali più difficili da reperire e a più alto impatto economico. Tutto si basa sulla messa a disposizione, da parte delle major farmaceutiche, delle proprie licenze all’interno del circuito delle società che aderiscono al fondo, in modo tale che tutti i soggetti firmatari possano produrre liberamente a licenze incrociate. Johnson & Johnson’s, una delle più importanti multinazionali della cosmesi e della farmaceutica, ha rifiutato di mettere a disposizione alcune delle licenze più necessarie per la lotta all’Aids nell’Africa nera.
IN ALLARME – A lanciare l’allarme è Medici Senza Frontiere, che annuncia: senza le medicine di J&J, in molti sono condannati ad una morte senza speranza di salvezza.
Il gigante farmaceutico Johnson & Johnson’s sta mettendo le vite delle persone affetta da HIV a serio rischio, rifiutandosi di partecipare al Medicines Patent Pool, un meccanismo pensato per abbassare i prezzi delle medicine contro l’HIV e per aumentare l’accesso ad esse delle persone nel mondo in via di sviluppo, secondo l’organizzazione umanitaria Medici Senza Frontiere. Johnson & Johnson, che detiene i diritti di tre medicinali HIV di cui c’è disperato bisogno nei paesi in via di sviluppo, finora ha rifiutato di affidare queste tre autorizzazioni al Pool .
Secondo le informazioni di MSF, le medicine di cui la casa farmaceutica si rifiuta di aprire i diritti e rivelare la formula sono talmente costose che senza il meccanismo che riesce, attraverso l’apertura ad un minimo di mercato concorrenziale, ad abbassare in maniera sostanziale il prezzo di questi medicinali. Parliamo di importi che raggiungono i 1000 dollari all’anno per un trattamento completo, a testa.
COSTOSISSIMI – J&J ha una sua politica di riduzione dei prezzi, ma secondo MSF non è affatto sufficiente ad andare incontro alle necessità dei poveri del mondo.
Ci sono oltre sei milioni di persone al mondo che ricevono tutti i giorni i trattamenti anti-retrovirali che gli salvano la vita. E ciò non sarebbe possibile senza la concorrenza fra le compagnie produttrici di farmaci generici che aiutano ad abbassare i prezzi dagli oltre 10mila dollari per paziente all’anno, per il più comune set di medicinali, fino a meno di 100 dollari per paziente all’anno. Oggi, meccanismi di diritto internazionale e iniziative volontarie come il MPP saranno cruciali ad assicurare il diritto del paziente all’accesso a cure sempre nuove, meno tossiche che li tengano in vita. Molte compagnie farmaceutiche hanno già iniziato le procedure d’accesso al pool.
Non c’è sostituzione rispetto ai farmaci che J&J detiene in via esclusiva. Senza l’apertura delle licenze, afferma MSF, molti pazienti semplicemente non saranno più curati, anche perchè nemmeno i governi dei paesi più ricchi dell’Africa possono permettersi di pagare così tanto per curare gli ammalati.
“Abbiamo pazienti senza altra opzione terapeutica che il darunavir della Johnson, che è così costosa che il governo del Sudafrica non può permettersela, dice il coordinatore di MSF per il Sudafrica e il Lesotho.
Ora MSF ha aperto una campagna di mail-bombing contro l’amministrazione di Johnson & Johnson’s: scrivete tutti alla compagnia, dice l’associazione dei medici di frontiera, perchè quei farmaci ci servono come il pane – visto che, per ora, è la stessa MSF che paga perchè siano disponibili agli africani ammalati.
Gex- Admin
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Re: La multinazionale che specula sui malati di Aids
a sta gente senza scrupoli non so cosa bisognerebbe fargli ... non so chi sia peggio, se questi o chi tira bombe e missili facendo la guerra
Loris- Messaggi : 279
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