Milano: Transessuali e HIv
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Milano: Transessuali e HIv
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Untori a Milano
di Maria Sorbi
MilanoLa storia ha dell’incredibile. A Milano ci sono più di settemila persone ad alto rischio Aids. Non è la statistica di qualche indagine medica. È semplicemente il numero annuale dei clienti di due trans brasiliani sieropositivi che ricevevano (e al momento continuano a ricevere) 300 persone al mese a testa in due locali vicino alla stazione Centrale. Con rapporti, spesso su richiesta, senza protezione. Ed ecco che l’allarme Aids si fa serio, soprattutto se si considera che i clienti nel frattempo hanno avuto altri rapporti sessuali non protetti: con altre partner, con le mogli. Una donna di 74 anni, pensionata e nonna già da un pezzo, si è trovata così malata di Hiv a causa di una scappatella del marito.
I due trans, clandestini, risultano indagati dopo essere stati sorpresi a prostituirsi in casa. Ma per loro non è scattato l’arresto, anche se rappresentano un autentico pericolo pubblico. Da qui la polemica sollevata dal vicesindaco di Milano, Riccardo De Corato, contro i magistrati: «Il pm ha negato l’arresto - si infuoca -. In questo modo il contrasto alla clandestinità, in particolare di chi è recidivo e non rispetta gli ordini di allontanamento disposti dalla questura, risulterà sempre più virtuale. Perché è presumibile che i soggetti ce li ritroveremo ancora in circolazione, creando problemi di sicurezza e un rischio per la salute pubblica vista la condizione di sieropositività della quale dubito informassero i clienti».
Il più giovane dei due trans ha 26 anni, era già stato espulso ed è rientrato prima dei dieci anni in Italia. L’altro, 38 anni, aveva un ordine di espulsione della questura di Rimini. Ma ha continuato a lavorare indisturbato. A denunciare il giro di clienti è stato l’amministratore del condominio, insospettito dal continuo via vai. Ora sono in corso gli accertamenti sul proprietario dei due locali, che si faceva pagare l’affitto in nero.
Per cercare di arginare il problema del sesso a pagamento, dei contagi e di quella che sta diventando una vera emergenza sanitaria, l’assessore milanese alla Salute, Giampaolo Landi di Chiavenna propone di «legalizzare la prostituzione. Una lucciola su due tra prostitute e trans - considera - è positiva al virus Hiv e il problema non è solo quella su strada, ma anche quella degli apparenti centri estetici, dello scambio di coppie e più in generale della mancanza di educazione sulla buona salute anche nei rapporti sessuali».
Se non altro, con la legalizzazione, ci sarebbe l’obbligo dei controlli sanitari. C’è da dire, per la verità, che i due trans sono seguiti da due ospedali milanesi nelle terapie per i malati di Aids, ma con tutta probabilità i due brasiliani non si prendevano certo la briga di mettere in guardia dal virus i clienti. E, zitti zitti, si intascavano qualcosa come 250mila euro all’anno in due.
A Milano cresce la paura per il contagio. Su undici persone che contraggono il virus dell’Aids in Italia, due vivono in città. Inoltre risulta sieropositiva una prostituta su due. Idem per i transessuali.
Untori a Milano
di Maria Sorbi
MilanoLa storia ha dell’incredibile. A Milano ci sono più di settemila persone ad alto rischio Aids. Non è la statistica di qualche indagine medica. È semplicemente il numero annuale dei clienti di due trans brasiliani sieropositivi che ricevevano (e al momento continuano a ricevere) 300 persone al mese a testa in due locali vicino alla stazione Centrale. Con rapporti, spesso su richiesta, senza protezione. Ed ecco che l’allarme Aids si fa serio, soprattutto se si considera che i clienti nel frattempo hanno avuto altri rapporti sessuali non protetti: con altre partner, con le mogli. Una donna di 74 anni, pensionata e nonna già da un pezzo, si è trovata così malata di Hiv a causa di una scappatella del marito.
I due trans, clandestini, risultano indagati dopo essere stati sorpresi a prostituirsi in casa. Ma per loro non è scattato l’arresto, anche se rappresentano un autentico pericolo pubblico. Da qui la polemica sollevata dal vicesindaco di Milano, Riccardo De Corato, contro i magistrati: «Il pm ha negato l’arresto - si infuoca -. In questo modo il contrasto alla clandestinità, in particolare di chi è recidivo e non rispetta gli ordini di allontanamento disposti dalla questura, risulterà sempre più virtuale. Perché è presumibile che i soggetti ce li ritroveremo ancora in circolazione, creando problemi di sicurezza e un rischio per la salute pubblica vista la condizione di sieropositività della quale dubito informassero i clienti».
Il più giovane dei due trans ha 26 anni, era già stato espulso ed è rientrato prima dei dieci anni in Italia. L’altro, 38 anni, aveva un ordine di espulsione della questura di Rimini. Ma ha continuato a lavorare indisturbato. A denunciare il giro di clienti è stato l’amministratore del condominio, insospettito dal continuo via vai. Ora sono in corso gli accertamenti sul proprietario dei due locali, che si faceva pagare l’affitto in nero.
Per cercare di arginare il problema del sesso a pagamento, dei contagi e di quella che sta diventando una vera emergenza sanitaria, l’assessore milanese alla Salute, Giampaolo Landi di Chiavenna propone di «legalizzare la prostituzione. Una lucciola su due tra prostitute e trans - considera - è positiva al virus Hiv e il problema non è solo quella su strada, ma anche quella degli apparenti centri estetici, dello scambio di coppie e più in generale della mancanza di educazione sulla buona salute anche nei rapporti sessuali».
Se non altro, con la legalizzazione, ci sarebbe l’obbligo dei controlli sanitari. C’è da dire, per la verità, che i due trans sono seguiti da due ospedali milanesi nelle terapie per i malati di Aids, ma con tutta probabilità i due brasiliani non si prendevano certo la briga di mettere in guardia dal virus i clienti. E, zitti zitti, si intascavano qualcosa come 250mila euro all’anno in due.
A Milano cresce la paura per il contagio. Su undici persone che contraggono il virus dell’Aids in Italia, due vivono in città. Inoltre risulta sieropositiva una prostituta su due. Idem per i transessuali.
Gex- Admin
- Messaggi : 2565
Data d'iscrizione : 20.12.10
Re: Milano: Transessuali e HIv
Sulle notizie del Giornale io ci metterei la tara: e' un giornale che spesso e volentieri pur di pubblicare notizie che richiamino l'attenzione, falsa i dati.
Sulle notizie politiche e' un dato ormai accertato.
Che una prostituta su due sia sieropositiva e' un dato enorme e alquanto inverosimile.
Sulle notizie politiche e' un dato ormai accertato.
Che una prostituta su due sia sieropositiva e' un dato enorme e alquanto inverosimile.
Rafael- Messaggi : 814
Data d'iscrizione : 21.12.10
Re: Milano: Transessuali e HIv
Oggi e' uscita una risposta a quest'articolo:
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CULTURE
L'IGNORANZA È PIÙ CONTAGIOSA DELL'HIV
(03/02/2011) - Questa mattina centinaia di migliaia di persone hanno potuto leggere su diversi giornali nazionali che a Milano ci sono degli “untori”, persone sieropositive che rappresentano un “pericolo per la salute pubblica” e che avrebbero scaraventato nella paura migliaia di cittadini, dato che si prostituiscono. Questo grazie alle affermazioni del vicesindaco Riccardo De Corato e dell'assessore alla salute Giampaolo Landi Di Chiavenna, acriticamente riprese e irresponsabilmente titolate da Il Giornale e il Corriere della Sera, quindi diffuse da numerose altre testate e siti internet.
“In nessun articolo è citato il preservativo, strumento sufficiente a proteggersi dall'infezione, come sanno le tante coppie sierodiscordanti che vivono anche in Italia, e la responsabilità della salute sessuale è ricondotta alle sole persone che vivono con l'Hiv, come se non riguardasse chiunque ha rapporti occasionali, a pagamento o meno” ha affermato Alessandra Cerioli, presidente della Lega Italiana per la Lotta contro l'Aids.
“A Milano ci sono almeno 15mila persone che vivono con l'Hiv, lasciar credere che ciò accada a causa della prostituzione è irresponsabile, come lo è pensare di risolvere i problemi con la schedatura sanitaria di chi si prostituisce” ha aggiunto Massimo Oldrini, presidente di LILA Milano, “vorremmo inoltre finalmente sapere da dove l'assessore ricava i dati che continua a fornire (una prostituta su due sarebbe sieropositiva), dato che contrastano con quelli rilevati nella letteratura scientifica, e quali iniziative intenda concretamente attuare il Comune di Milano per la prevenzione del contagio in tutte le fasce della cittadinanza, dopo averla allarmata. In molte città del resto del mondo l'amministrazione fornisce gratuitamente preservativi che portano addirittura il logo cittadino, a Milano non se ne può nemmeno parlare”.
“Additare le persone sieropositive come pericolo per la salute pubblica ottiene l'unico risultato di aumentare lo stigma nei loro confronti. Quali elementi hanno avuto i giornalisti per chiamare le due trans “untori”? Sono due persone in terapia, consapevoli della loro condizione di sieropositività (che non significa avere l'Aids!), e che non hanno alcun dovere di dichiarare il proprio stato” ha concluso la presidente Cerioli, “la responsabilità della tutela della propria salute è personale e non delegabile, vale per i clienti come per chiunque abbia rapporti occasionali. E' dovere dei giornalisti, invece, fornire informazioni corrette e verificate, e non lanciare allarmi ingiustificati e stigmatizzanti. L'Ordine dei Giornalisti non ha nulla da dire di fronte a questo scempio?”.
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CULTURE
L'IGNORANZA È PIÙ CONTAGIOSA DELL'HIV
(03/02/2011) - Questa mattina centinaia di migliaia di persone hanno potuto leggere su diversi giornali nazionali che a Milano ci sono degli “untori”, persone sieropositive che rappresentano un “pericolo per la salute pubblica” e che avrebbero scaraventato nella paura migliaia di cittadini, dato che si prostituiscono. Questo grazie alle affermazioni del vicesindaco Riccardo De Corato e dell'assessore alla salute Giampaolo Landi Di Chiavenna, acriticamente riprese e irresponsabilmente titolate da Il Giornale e il Corriere della Sera, quindi diffuse da numerose altre testate e siti internet.
“In nessun articolo è citato il preservativo, strumento sufficiente a proteggersi dall'infezione, come sanno le tante coppie sierodiscordanti che vivono anche in Italia, e la responsabilità della salute sessuale è ricondotta alle sole persone che vivono con l'Hiv, come se non riguardasse chiunque ha rapporti occasionali, a pagamento o meno” ha affermato Alessandra Cerioli, presidente della Lega Italiana per la Lotta contro l'Aids.
“A Milano ci sono almeno 15mila persone che vivono con l'Hiv, lasciar credere che ciò accada a causa della prostituzione è irresponsabile, come lo è pensare di risolvere i problemi con la schedatura sanitaria di chi si prostituisce” ha aggiunto Massimo Oldrini, presidente di LILA Milano, “vorremmo inoltre finalmente sapere da dove l'assessore ricava i dati che continua a fornire (una prostituta su due sarebbe sieropositiva), dato che contrastano con quelli rilevati nella letteratura scientifica, e quali iniziative intenda concretamente attuare il Comune di Milano per la prevenzione del contagio in tutte le fasce della cittadinanza, dopo averla allarmata. In molte città del resto del mondo l'amministrazione fornisce gratuitamente preservativi che portano addirittura il logo cittadino, a Milano non se ne può nemmeno parlare”.
“Additare le persone sieropositive come pericolo per la salute pubblica ottiene l'unico risultato di aumentare lo stigma nei loro confronti. Quali elementi hanno avuto i giornalisti per chiamare le due trans “untori”? Sono due persone in terapia, consapevoli della loro condizione di sieropositività (che non significa avere l'Aids!), e che non hanno alcun dovere di dichiarare il proprio stato” ha concluso la presidente Cerioli, “la responsabilità della tutela della propria salute è personale e non delegabile, vale per i clienti come per chiunque abbia rapporti occasionali. E' dovere dei giornalisti, invece, fornire informazioni corrette e verificate, e non lanciare allarmi ingiustificati e stigmatizzanti. L'Ordine dei Giornalisti non ha nulla da dire di fronte a questo scempio?”.
Gex- Admin
- Messaggi : 2565
Data d'iscrizione : 20.12.10
Re: Milano: Transessuali e HIv
Avevo letto l'articolo sul Corriere della Sera oggi a pranzo e la grossolanità con cui era stato trattato il tema e con cui erano stati tranciati i giudizi mi aveva davvero fatto incazzare.
Inoltre ero a casa di mia madre e ne era nata una discussione su responsabilità, trans, prostitute, marrazzi, marrazzini e marrazzoni e "o Dio Signùr aiutaci tu"!!!
Quindi complimenti alla Lila per la repentina risposta e speriamo che presto ognuno cominci ad assumersi le responsabilità che gli spettano in ogni ambito perchè finalmente si possa parlare di questa malattia senza aprire sempre la caccia alle streghe!!
Freddy
Ps: Però, 250.000 euro all'anno i nostri stakanovisti brasiliani!!
Inoltre ero a casa di mia madre e ne era nata una discussione su responsabilità, trans, prostitute, marrazzi, marrazzini e marrazzoni e "o Dio Signùr aiutaci tu"!!!
Quindi complimenti alla Lila per la repentina risposta e speriamo che presto ognuno cominci ad assumersi le responsabilità che gli spettano in ogni ambito perchè finalmente si possa parlare di questa malattia senza aprire sempre la caccia alle streghe!!
Freddy
Ps: Però, 250.000 euro all'anno i nostri stakanovisti brasiliani!!
freddy65- Messaggi : 383
Data d'iscrizione : 21.12.10
Re: Milano: Transessuali e HIv
cercavo giusto qualcosa a riguardo.... ma che è quest'ondata di terrorismo mediatico?
ieri ho acceso la tv e mi sono imbattuta in studio aperto, proprio durante un servizio che ricalcava il contenuto dell'articolo postato da gex.... ma che è??
uff....
ieri ho acceso la tv e mi sono imbattuta in studio aperto, proprio durante un servizio che ricalcava il contenuto dell'articolo postato da gex.... ma che è??
uff....
scrabble- Messaggi : 118
Data d'iscrizione : 26.12.10
Re: Milano: Transessuali e HIv
Freddy penso che la disinformazione sia voluta, ricercata.
Bene ha fatto la Lila, almeno si fa un pò di informazione cavalcando l'attenzione sollevata da questa notizia.
Scrabble il terrorismo mediatico serve a distogliere l'attenzione attraverso la paura...e siccome molti si servono della prostituzione, molti avranno paura dimenticandosi della situazione in cui versiamo e come direbbe Califano "tutto il resto è noiaaaaaaa"
Bene ha fatto la Lila, almeno si fa un pò di informazione cavalcando l'attenzione sollevata da questa notizia.
Scrabble il terrorismo mediatico serve a distogliere l'attenzione attraverso la paura...e siccome molti si servono della prostituzione, molti avranno paura dimenticandosi della situazione in cui versiamo e come direbbe Califano "tutto il resto è noiaaaaaaa"
gattoni- Messaggi : 437
Data d'iscrizione : 21.12.10
Località : Havana
Re: Milano: Transessuali e HIv
anche ieri sera ero a prendere un aperitivo con un amico e mentre sfogliavamo il quotidiano locale ci siamo imbattuti in un ariticolone di una pagina intera che parlava di "caccia agli untori" e merdate simili... passatemi il francesismo...
scrabble- Messaggi : 118
Data d'iscrizione : 26.12.10
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