Studio dell'infezione HIV a livello molecolare
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Studio dell'infezione HIV a livello molecolare
Una nuova ricerca esamina come avviene l’infezione da HIV a livello molecolare
Il National Physical Laboratory del Regno Unito con l’Universita’ di Edimburgo ed il Watson Research Center hanno pubblicato una nuova ricerca riguardante la struttura di una proteina HIV-1 che potrebbe aiutare a sviluppare nuovi farmaci per fermare il virus nell’infettare cellule sane
La ricerca fornisce un nuovo sguardo su come i cambiamenti nella struttura di una piccola parte di una proteina HIV(un peptide della membrana) puo’ alterare l’infezione del virus nelle cellule sane. L’equipe e’ stata capace di osservare cambiamenti chiave in questa parte della proteina implicata nelle prime fasi dell’infezione usando una combinazione di potenti strumenti sperimentali e computazionali. Questo e’ il primo tentativo di dimostrare che l’inducibile legame del peptide con le superficie della membrana puo’ servire come un’ancora molecolare responsiva che sostiene la fusione dell’HIV con le cellule bersaglio.
Questa informazione e’ importante poiche’ da’ una migliore comprensione di come le infezioni dell’HIV prendono piede a livello molecolare. I progettatori di farmaci potrebbero usare questa informazione per sviluppare trattamenti che bloccano l’HIV dall’entrare nelle cellule sane infettandole.
Questa recerca e’ parte del NPL international research Project “Misurazioni multiscale nei sistemi biofisici” che e’ finanziato dal NPL e le Scottish Universities Physics Alliance.
Il National Physical Laboratory del Regno Unito con l’Universita’ di Edimburgo ed il Watson Research Center hanno pubblicato una nuova ricerca riguardante la struttura di una proteina HIV-1 che potrebbe aiutare a sviluppare nuovi farmaci per fermare il virus nell’infettare cellule sane
La ricerca fornisce un nuovo sguardo su come i cambiamenti nella struttura di una piccola parte di una proteina HIV(un peptide della membrana) puo’ alterare l’infezione del virus nelle cellule sane. L’equipe e’ stata capace di osservare cambiamenti chiave in questa parte della proteina implicata nelle prime fasi dell’infezione usando una combinazione di potenti strumenti sperimentali e computazionali. Questo e’ il primo tentativo di dimostrare che l’inducibile legame del peptide con le superficie della membrana puo’ servire come un’ancora molecolare responsiva che sostiene la fusione dell’HIV con le cellule bersaglio.
Questa informazione e’ importante poiche’ da’ una migliore comprensione di come le infezioni dell’HIV prendono piede a livello molecolare. I progettatori di farmaci potrebbero usare questa informazione per sviluppare trattamenti che bloccano l’HIV dall’entrare nelle cellule sane infettandole.
Questa recerca e’ parte del NPL international research Project “Misurazioni multiscale nei sistemi biofisici” che e’ finanziato dal NPL e le Scottish Universities Physics Alliance.
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