in sala d'attesa
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silence
gattoni
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in sala d'attesa
In sala d'attesa i volti noti hanno la diagnosi stampata addosso, c'è chi con finta disinvoltura si dimostra socievole verso il personale dell'ospedale, ostentando una sicurezza che tradisce la paura dell'attesa...paura di che ? Già hai l'hiv, rassegnati! E invece no...l'ansia ė li ad innaffiare i suoi semi.
La solidarietà tra veterani dell'hiv si coglie nell'aria, i volti noti sono di due categorie, quelli soli, e quelli accompagnati (che guardo con un pò di invidia infantile). Ma fra queste due categorie ho visto una ragazza di colore, che da sola attendeva il suo turno. Non mi ė rimasta indifferente, non per l'aspetto, ma per il peso che percepivo c'era nel suo sguardo sfuggente e pensieroso. E ho incominciato a riflettere, non ė nata qui, ma si sarà fatta un bel viaggio per arrivarci. Magari avrà fatto o fa il mestiere. Le scorse volte indossava degli occhiali da sole, come se queste potessero darle quel tocco di invisibilità fra la gente.
Mi colpisce, la sua solitudine è pervasiva, al suo cospetto sembro un privilegiato.
In un paese straniero, con uno sporco regalo che non volevi, da sola in sala d'attesa.
Volevo vederci un segno di speranza e così ho immaginato che fosse scappata da una situazione di stenti e che ora nonostante la malattia aiutava la sua famiglia rimasta li...cristallizzata nel mondo piu bello, quello dei ricordi, il "prima" della malattia che col senno del poi ti appare piu scintillante e spensierato, così lontano che non capisci se fossi un alieno allora o lo sei adesso.
E cosi evito di farmi beccare che la guardo, e noto che anche gli altri hanno questo pudore, è già un peso tutto questo se poi ci mettiamo anche noi che vorremmo capire gli rendiamo tutto ancora piu difficile.
Un attimo, devo staccare, faccio due passi e prendo il mio caffe...e al mio ritorno non c'era piu, magari è dentro dal dottore, o magari non la vedo perchè lei è li con la sua famiglia e non ha mai lasciato il suo paese per rincorrere il sogno di una vita migliore.
La solidarietà tra veterani dell'hiv si coglie nell'aria, i volti noti sono di due categorie, quelli soli, e quelli accompagnati (che guardo con un pò di invidia infantile). Ma fra queste due categorie ho visto una ragazza di colore, che da sola attendeva il suo turno. Non mi ė rimasta indifferente, non per l'aspetto, ma per il peso che percepivo c'era nel suo sguardo sfuggente e pensieroso. E ho incominciato a riflettere, non ė nata qui, ma si sarà fatta un bel viaggio per arrivarci. Magari avrà fatto o fa il mestiere. Le scorse volte indossava degli occhiali da sole, come se queste potessero darle quel tocco di invisibilità fra la gente.
Mi colpisce, la sua solitudine è pervasiva, al suo cospetto sembro un privilegiato.
In un paese straniero, con uno sporco regalo che non volevi, da sola in sala d'attesa.
Volevo vederci un segno di speranza e così ho immaginato che fosse scappata da una situazione di stenti e che ora nonostante la malattia aiutava la sua famiglia rimasta li...cristallizzata nel mondo piu bello, quello dei ricordi, il "prima" della malattia che col senno del poi ti appare piu scintillante e spensierato, così lontano che non capisci se fossi un alieno allora o lo sei adesso.
E cosi evito di farmi beccare che la guardo, e noto che anche gli altri hanno questo pudore, è già un peso tutto questo se poi ci mettiamo anche noi che vorremmo capire gli rendiamo tutto ancora piu difficile.
Un attimo, devo staccare, faccio due passi e prendo il mio caffe...e al mio ritorno non c'era piu, magari è dentro dal dottore, o magari non la vedo perchè lei è li con la sua famiglia e non ha mai lasciato il suo paese per rincorrere il sogno di una vita migliore.
gattoni- Messaggi : 437
Data d'iscrizione : 21.12.10
Località : Havana
Re: in sala d'attesa
Mi ha messo i brividi questo racconto...Mi rivedo in quella ragazza di colore... Avevo 24 anni quando ho fatto il mio ingresso al reparto infettivi...Sola..ad affrontare quella cosa molto più grande di me..nessuno con cui poter piangere..nessuno con il quale parlare del terrore che si era impossessato della mia persona..Carica di odio, anche nei confronti di tutte quelle persone che come me attendevano il loro turno..Io non ero come loro..non mi sentivo come loro..non mi sono mai bucata..non mi sono mai prostituita..non ho mai avuto rapporti occasionali..Non dovevo stare li e soprattutto non dovevo avere dentro di me quella bestia terribile... Occhi bassi..vergogna..voglia di gridare al mondo che il mio unico peccato è stato quello di amare una persona che non sa neanche cos'è l'amore...seduta nell'angolo più oscuro della sala d'attesa..nella speranza che quell'attesa finisse il prima possibile...Arriva il mio turno e il medico mi cerca e mi trova sempre li..seduta in quell'angolo..viene lui a prendermi..come se sapesse che non voglio attraversare quella sala da sola... Solo da un anno a questa parte...riesco ad attraversare quella sala da sola..
silence- Messaggi : 1970
Data d'iscrizione : 13.03.12
Età : 49
Località : bologna
Re: in sala d'attesa
Silence quanta ragione hai?!?!?!?! Credo ke sia luogo comune x noi ke non abbiamo fatto uso di droghe in passato o essere gay non far parte di questo mondo! Nel mio reparto, dato ke il servizio appuntamenti funziona benissimo cioè quando arrivo entro in stanza, fortunatamente nn incrocio quasi mai gli sguardi di altri s+, una fortuna x me dato ke fondamentalmente sono timido quindi certi momenti m'imbarazzerebbero. Riesco a sciogliermi dalla tensione solo quando il "rituale" è finito e, dato ke fin ad ora nn faccio terapia e quindi ho buoni dati, il dott mi conforta e mi conceda col tutto ok ci vediamo tra 3 mesi.
daniele(exmi)- Messaggi : 209
Data d'iscrizione : 21.03.12
Località : puglia
Re: in sala d'attesa
se vi raccontassi il mio primo test, le prime visite e le sale d'attesa d'allora vi si rizzerebbero i capelli
ho visto cose che voi umani...
ho visto cose che voi umani...
Ultima modifica di gloria il Mar 17 Apr - 16:41 - modificato 1 volta.
gloria- Messaggi : 1291
Data d'iscrizione : 21.12.10
Età : 60
Re: in sala d'attesa
scusate un informazione gli exstracomunitari senza permesso di soggiorno possono accedere alle cure
tony- Messaggi : 43
Data d'iscrizione : 28.03.12
Re: in sala d'attesa
Io non ho questi problemi quando vado a fare il controllo...all'inizio per non incontrare gente che conosco me ne sono andata in cura a bologna (da 22 a 26 anni circa) ma poi mi sono rotta le scatole, per me è fondamentale curarmi e chi incontro é li per lo stesso motivo, a prescindere da come se lo sia preso.
Ho perso mio cognato per via dell'AIDS lo stesso anno in cui l'ho contratto..aveva 33 anni quando è morto eppure, conoscendo il problema, mi sono fidata dell'incoscienza del mio ex che non credendo si essere S+ (avendoglielo chiesto) mi sono lasciata andare e mi sono fatta contagiare.
Conoscevo e conosco molti ragazzi che si bucavano, alcuni sono morti, altri stanno meglio di me ma non mi sento superiore a loro perchè non mi sono mai bucata...di cazzate ne ho fatte molte altre non c'é una classifica, in un modo o nell'altro abbiamo sbagliato tutti.
La mia colpa é la stessa di chi ha preso il virus bucandosi...stessa leggerezza. Non credo che chi l'abbia preso prostituendosi e bucandosi in qualche modo ne abbia colpe...la malattia non deve essere una punizione per nessuno e poi...meglio di noi chi lo può sapere?
La mia prima visita? Mi hanno dato dai 14 ai 16 anni di vita e ne erano trascorsi già 3...che roba! La mia vita era finita! Vabbé é passata per fortuna
Ho perso mio cognato per via dell'AIDS lo stesso anno in cui l'ho contratto..aveva 33 anni quando è morto eppure, conoscendo il problema, mi sono fidata dell'incoscienza del mio ex che non credendo si essere S+ (avendoglielo chiesto) mi sono lasciata andare e mi sono fatta contagiare.
Conoscevo e conosco molti ragazzi che si bucavano, alcuni sono morti, altri stanno meglio di me ma non mi sento superiore a loro perchè non mi sono mai bucata...di cazzate ne ho fatte molte altre non c'é una classifica, in un modo o nell'altro abbiamo sbagliato tutti.
La mia colpa é la stessa di chi ha preso il virus bucandosi...stessa leggerezza. Non credo che chi l'abbia preso prostituendosi e bucandosi in qualche modo ne abbia colpe...la malattia non deve essere una punizione per nessuno e poi...meglio di noi chi lo può sapere?
La mia prima visita? Mi hanno dato dai 14 ai 16 anni di vita e ne erano trascorsi già 3...che roba! La mia vita era finita! Vabbé é passata per fortuna
Ospite- Ospite
Re: in sala d'attesa
Tony da me curano tutti ma credo che sia una scelta che fa il medico e non l'ospedale.
Ospite- Ospite
Re: in sala d'attesa
scricciolo ha scritto: Non credo che chi l'abbia preso prostituendosi e bucandosi in qualche modo ne abbia colpe...la malattia non deve essere una punizione per nessuno e poi...meglio di noi chi lo può sapere?
Adesso non lo credo anch'io...ma 12 anni fa si , lo credevo....Non avevo la più pallida idea di che cosa fosse hiv..io ipocondriaca e igienista all'ennesima potenza..la vedevo distante anni luce dalla mia persona... Poi l'uomo che mi ha contagiata, un s+ che sapeva di esserlo da 10 anni ma si è ben visto dall'informarmi, un ex tossicodipendente...Quale altra reazione potevo avere?? Odiare quella categoria e le altre che all'epoca venivano indicate come le più a rischio, era la più semplice. Il percorso è stato lungo e duro..ma ne sono venuta a capo...
silence- Messaggi : 1970
Data d'iscrizione : 13.03.12
Età : 49
Località : bologna
Re: in sala d'attesa
gloria ha scritto:se vi raccontassi il mio primo test, le prime visite e le sale d'attesa d'allora vi si rizzerebbero i capelli
ho visto cose che voi umani...
Ci credo...mia sorella mi racconta sempre...suo marito è stato S+ per 16 anni prima di morire quindi se la sono vissuta tutta fin dall'inizio e quando ho detto a lei di me, l'ho vista sbiancare!
Ospite- Ospite
Re: in sala d'attesa
molto, molto bello questo tuo scritto, gat.. un po' di magone...
HLAB5701- Messaggi : 51
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Età : 50
Re: in sala d'attesa
Scusa per i brividi, ma ora quella sala che tante paure ha seminato in tanti di noi, malgrado tutto guardandola con un po di razionalita non ė che l'anticamera della salute, io sono entrato con pochi cd4...silence ha scritto:Mi ha messo i brividi questo racconto... Solo da un anno a questa parte...riesco ad attraversare quella sala da sola..
adesso ė solo un'attesa per una cura che dovrà arrivare, prima o poi.
gattoni- Messaggi : 437
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Località : Havana
Re: in sala d'attesa
HLAB5701 ha scritto:molto, molto bello questo tuo scritto, gat.. un po' di magone...
Davvero un po' di magone me lo ha messo pure a me, sono arrivato a casa e mi sono chiesto come mi libero di questo pensiero che mi assilla? E ho scritto nel forum, e condividendolo con voi che ne capite le sfumature perche le avete vissute, mi sono sentito piu leggero dopo aver letto i vs commenti.
gattoni- Messaggi : 437
Data d'iscrizione : 21.12.10
Località : Havana
Re: in sala d'attesa
gattoni lego localita havana sei veramente havana
tony- Messaggi : 43
Data d'iscrizione : 28.03.12
Re: in sala d'attesa
Puro Ron de Havana, invecchiato piu di 30 anni
gattoni- Messaggi : 437
Data d'iscrizione : 21.12.10
Località : Havana
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