Epatite B: Viread® della Gilead efficace
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Epatite B: Viread® della Gilead efficace
Gilead comunica i dati positivi raccolti nell’ultimo quinquennio relativi agli effetti di Viread® sulla fibrosi epatica e sulla cirrosi epatica causate dall’epatite B cronica
-- I nuovi dati a lungo termine dimostrano l’assenza di sviluppo di resistenza --
06 Novembre, 18:52 GMT
Gilead Sciences, Inc. (Nasdaq:GILD) ha comunicato in data odierna i dati positivi raccolti nell’arco di cinque anni nell’ambito di due importanti sperimentazioni cliniche in aperto di Fase III (studi 102 e 103) intesi a valutare l’efficacia di Viread ® (tenofovir disoproxil fumarato) per il trattamento dell’infezione cronica da virus dell’epatite B (HBV) in pazienti perlopiù naïve al trattamento. In base ai risultati, Viread è in grado di mantenere la soppressione virale a lungo termine dell’HBV ed è associato a una riduzione della fibrosi epatica e a una regressione della cirrosi. In entrambi gli studi, nella maggior parte dei pazienti (88 per cento) si è osservato un miglioramento dell’istologia epatica generale. Insieme, questi due studi rappresentano uno dei più ampi set di dati per la valutazione dell’impatto esercitato da una terapia antivirale orale in termini di modifiche istologiche e che dimostrano una riduzione della fibrosi epatica. I dati in oggetto verranno presentati lunedì 7 novembre p.v. in occasione della 62ma edizione del congresso annuale dell’Associazione americana per lo studio delle malattie epatiche (American Association for the Study of Liver Diseases) (Congresso sul fegato del 2011) che si terrà a San Francisco.
“Teorizziamo da molto tempo che una terapia antivirale a lungo termine non solo può aiutare i pazienti affetti da epatite B cronica a raggiungere e mantenere la soppressione virale, bensì può anche contribuire a migliorare gli esiti clinici, compresa una riduzione del rischio di fibrosi o cirrosi”, ha spiegato il Dottor Patrick Marcellin, Hôpital Beaujon, Clichy, Francia, INSERM CRB3 e Università di Parigi Denis Diderot, nonché sperimentatore principale dello Studio 102. “Questi risultati costituiscono un progresso importante nel campo delle terapie per il trattamento dell’infezione da HBV in quanto evidenziano il potenziale di Viread di riduzione, se non addirittura regressione, dei segni di danni al fegato nei pazienti affetti da epatite B cronica”.
Gli studi 102 e 103 sono stati concepiti per la valutazione comparativa di Viread e Hepsera® (adefovir dipivoxil) nell’ambito di sperimentazioni in cieco nel corso di 48 settimane sia in pazienti HBeAg-negativi (Studio 102) sia in pazienti HBeAg-positivi (Studio 103) con malattia epatica compensata. Alla Settimana 48 i pazienti originariamente randomizzati al trattamento con Hepsera in entrambi gli studi sono passati a Viread in aperto, mentre i pazienti randomizzati al trattamento con Viread hanno continuato ad assumere Viread in aperto.
I dati dimostrano che la maggior parte dei pazienti che hanno assunto Viread ininterrottamente per 240 settimane ha esibito livelli sostenuti di soppressione dell’HBV DNA (carica virale) nel sangue inferiori a 400 copie/ml (l’83 per cento nello Studio 102 e il 64 per cento nello Studio 103). I pazienti che sono stati randomizzati al trattamento con Hepsera e che sono poi passati a Viread alla Settimana 48 e hanno assunto Viread per 192 settimane consecutive hanno anch’essi mantenuto la soppressione virale (rispettivamente l’84 per cento nello Studio 102 e il 66 per cento nello Studio 103).
Meritevole di particolare menzione è il fatto che dei 331 pazienti sottoposti a doppia biopsia alla baseline e alla Settimana 240, 292 (88 per cento) ha esibito un miglioramento dell’istologia epatica generale, definito come un miglioramento di almeno due punti nell’indice di attività necroinfiammatoria di Knodell senza alcun peggioramento del punteggio di fibrosi secondo l’indice di Knodell. Dei 94 pazienti affetti da cirrosi (indice di fibrosi di Ishak pari o superiore a 5) all’avvio della terapia, 69 (73 per cento) ha esibito una regressione della cirrosi, mentre in 68 (72 per cento) si è rilevata una riduzione di almeno due punti nell’indice di fibrosi di Ishak.
Nel gruppo di pazienti HBeAg-positivi che assumono Viread per 240 settimane consecutive (Studio 103), la probabilità cumulativa (stimata in base al modello di Markov a due stati) di perdita dell’antigene “s” e sieroconversione è risultata pari rispettivamente al 9 e al 7 per cento. Inoltre, nel corso delle 240 settimane di trattamento non si è osservata alcuna resistenza a Viread.
“La resistenza virale costituisce un ostacolo significativo per i medici che hanno in cura pazienti affetti da epatite B cronica”, ha affermato la Dottoressa Jenny Heathcote, Università di Toronto, Canada, nonché sperimentatore principale dello Studio 103. “Questi risultati raccolti nell’arco di cinque anni sono importanti in quanto dimostrano l’elevata barriera genetica alla resistenza di Viread, che è fondamentale ai fini del successo a lungo termine della terapia anti-HBV”.
Viread è stato approvato dall’ente statunitense preposto al controllo dei farmaci e degli alimenti (Food and Drug Administration, FDA) nel 2008 e, da allora, è divenuto il farmaco più prescritto in assoluto per il trattamento dell’infezione cronica da virus dell’epatite B negli Stati Uniti. Questi dati raccolti nell’arco di cinque anni sono stati presentati all’FDA e all’agenzia europea preposta al controllo dei farmaci (European Medicines Agency) ai fini della valutazione e della potenziale inclusione nel marchio Viread.
Informazioni sugli studi 102 e 103
Gli studi 102 e 103 erano entrambi sperimentazioni cliniche multicentriche, randomizzate, in doppio cieco, di Fase III per la valutazione comparativa di Viread e Hepsera in pazienti affetti da epatite B cronica HBeAg-negativa (Studio 102; n = 375) e HBeAg-positiva (Studio 103; n = 266) con malattia epatica compensata. All’avvio degli studi, i pazienti avevano un HBV DNA superiore a 100.000 copie/ml e livelli elevati di alanina-aminotransferasi (ALT, un enzima che serve per misurare l’infiammazione del fegato). La maggior parte dei pazienti era naïve al trattamento.
In entrambi gli studi i pazienti originariamente randomizzati al trattamento con Hepsera sono passati al trattamento con Viread in aperto (n = 196) alla Settimana 48, mentre i pazienti originariamente randomizzati al trattamento con Viread hanno continuato ad assumere Viread in aperto (n = 389). A tutti i pazienti è stato chiesto di sottoporsi a una biopsia epatica dopo 48 settimane di trattamento e nuovamente dopo cinque anni di trattamento, e complessivamente 331 pazienti sono stati valutati nell’analisi istologica.
Il settantadue per cento dei pazienti partecipanti allo Studio 102 e il 50 per cento dei pazienti partecipanti allo Studio 103 hanno raggiunto un livello di ALT normalizzato alla Settimana 240. Viread è risultato ben tollerato in entrambi gli studi. Gli eventi avversi osservati con maggior frequenza sono: dolore addominale, rinofaringite, cefalea, influenza, dolore dorsale e ipertensione. Considerando entrambi gli studi, il 2,1 per cento dei pazienti che hanno assunto Viread per cinque anni ha interrotto la terapia a causa di un evento avverso e lo 0,9 per cento dei pazienti ha esibito un aumento accertato della creatinina sierica nella misura di almeno 0,5 mg/dl o una clearance stimata della creatinina inferiore a 50 ml/min.
Informazioni importanti su Viread per il trattamento dell’epatite B cronica
Viread (tenofovir disoproxil fumarato) è indicato per l’uso per il trattamento dell’epatite B cronica negli adulti. Prima di iniziare una terapia a base di Viread per il trattamento dell’infezione da HBV è opportuno considerare attentamente quanto riportato nel seguito: Questa indicazione d’uso è basata in via primaria sui dati derivati dal trattamento di pazienti naïve al trattamento con farmaci nucleosidici e di un numero più ristretto di pazienti che hanno assunto in precedenza lamivudina o adefovir. Trattasi di pazienti adulti affetti da epatite B cronica HBeAg-positiva o HBeAg-negativa con malattia epatica compensata. Viread è stato valutato in un numero limitato di soggetti affetti da epatite B cronica con malattia epatica scompensata. Il numero di pazienti partecipanti a sperimentazioni cliniche con sostituzioni associate a lamivudina o adefovir al basale è troppo esiguo per trarre delle conclusioni in merito all’efficacia.
Sono stati segnalati dei casi di acidosi lattica e grave epatomegalia con steatosi, compresi casi letali, associati all’assunzione di analoghi nucleosidici, compreso Viread, in combinazione con altri agenti antiretrovirali.
Sono state segnalate gravi esacerbazioni acute di epatite in pazienti con infezione da HBV che hanno interrotto la terapia per il trattamento dell’epatite B, Viread compreso. La funzionalità epatica deve essere monitorata attentamente con follow-up a livello sia clinico sia di esami di laboratorio per diversi mesi come minimo nei pazienti che interrompono la terapia per il trattamento dell’epatite B, Viread compreso. Laddove opportuno, potrebbe essere auspicabile riavviare la terapia anti epatite B.
Sono stati segnalati dei casi di insorgenza o peggioramento di danni renali, compresi casi di insufficienza renale acuta e sindrome di Fanconi associati all’assunzione di Viread. Si raccomanda di valutare la clearance della creatinina (CrCl) prima di iniziare il trattamento con Viread e di monitorare la CrCl e il fosforo sierico nei pazienti a rischio, compresi i pazienti che hanno accusato eventi renali in passato durante l’assunzione di Hepsera. Viread non va somministrato in concomitanza con o dopo l’assunzione recente di agenti nefrotossici.
Viread non va somministrato in concomitanza con altri prodotti contenenti tenofovir (ovvero, Atripla®, Complera®, Truvada®). Viread non va somministrato in concomitanza con Hepsera.
In considerazione del rischio di sviluppo di resistenza all’HIV-1, Viread va somministrato esclusivamente come parte di un adeguato regime antiretrovirale combinato nei pazienti con infezione da HIV con o senza coinfezione da HBV. Prima di iniziare una terapia a base di Viread, si dovrebbe suggerire a tutti i pazienti con infezione da HBV di sottoporsi a un test per il rilevamento degli anticorpi anti-HIV.
Nei pazienti con infezione da HIV si è osservata una riduzione della densità minerale ossea. Il monitoraggio della densità minerale ossea va considerato per tutti i pazienti con infezione da HIV-1 che presentano un‘anamnesi di fratture patologiche o che sono a rischio di osteopenia. Gli effetti esercitati da Viread sui tessuti ossei non sono stati studiati nei pazienti con infezione cronica da HBV. Sono stati segnalati dei casi di osteomalacia (associata a tubulopatia renale prossimale e potrebbero contribuire a fratture) associati all’assunzione di Viread.
In sperimentazioni cliniche controllate su pazienti affetti da epatite B cronica con malattia epatica compensata, la reazione avversa accusata con maggior frequenza (tutti i gradi) è stata la nausea, osservata nel 9 per cento dei pazienti che assumono Viread alla Settimana 48. Tra le altre reazioni avverse osservate alla Settimana 48 in più del 5 per cento dei pazienti trattati con Viread sono da annoverarsi: dolore addominale, diarrea, cefalea, capogiri, spossatezza, rinofaringite, dolore dorsale ed eruzione cutanea.
Nei pazienti con infezione da HBV con malattia epatica scompensata, le reazioni avverse accusate con maggior frequenza (tutti i gradi), osservate nel 10 per cento o più dei pazienti trattati con Viread sono: dolore addominale (22 per cento), nausea (20 per cento), insonnia (18 per cento), prurito (16 per cento), vomito (13 per cento), capogiri (13 per cento) e piressia (11 per cento).
La somministrazione concomitante di Viread e didanosina determina un aumento delle concentrazioni di didanosina. Usare esercitando la debita cautela e monitorare attentamente per rilevare l’eventuale presenza di segni di tossicità da didanosina (ad es., pancreatite, neuropatia). La somministrazione della didanosina va interrotta nei pazienti che manifestano reazioni avverse associate alla didanosina. Negli adulti con un peso superiore a 60 kg, la dose di didanosina va ridotta a 250 mg in caso di somministrazione concomitante di Viread. Non sono disponibili dati relativamente all’adeguamento della dose di didanosina per i pazienti con un peso corporeo inferiore a 60 kg. La somministrazione concomitante di Viread e atazanavir determina una riduzione delle concentrazioni di atazanavir e un aumento delle concentrazioni di tenofovir. Somministrare atazanavir in concomitanza con Viread solo in combinazione con ritonavir; sottoporre a monitoraggio per rilevare l’eventuale presenza di segni di tossicità da tenofovir. La somministrazione concomitante di Viread e lopinavir/ritonavir determina un aumento delle concentrazioni di tenofovir. Sottoporre a monitoraggio per rilevare l’eventuale presenza di segni di tossicità da tenofovir.
La dose raccomandata per il trattamento dell’epatite B cronica è 300 mg una volta al giorno per via orale a stomaco pieno o vuoto. Si raccomandano l’adeguamento dell’intervallo di somministrazione di Viread e l’attento monitoraggio della funzione renale nei pazienti con danni renali di entità da moderata a grave.
Il composto originario di Viread è stato scoperto tramite un’iniziativa di ricerca collaborativa tra il Dottor Antonin Holy dell’Istituto di chimica organica e biochimica (Institute for Organic Chemistry and Biochemistry) presso l’Accademia delle scienze della Repubblica ceca (Academy of Sciences of the Czech Republic, IOCB) a Praga, e il Dottor Erik DeClercq dell’Istituto Rega per la ricerca medica (Rega Institute for Medical Research) presso l’Università cattolica di Leuven, Belgio.
Si prega di consultare la versione integrale delle Informazioni sulla prescrizione per Viread, Complera, Truvada e Hepsera (AVVERTENZE NEL RIQUADRO comprese).
Informazioni su Gilead Sciences
Gilead Sciences è un’azienda biofarmaceutica impegnata nella scoperta, nello sviluppo e nella commercializzazione di terapie innovative in aree della medicina in cui sussistono lacune da colmare. La missione della società consiste nel promuovere l’avanzamento delle cure dei pazienti affetti da malattie potenzialmente fatali in tutto il mondo. Gilead, la cui sede generale è ubicata in California, a Foster City, opera nel Nord America, in Europa e nella regione Asia Pacifico.
Dichiarazioni rilasciate a titolo di previsione
Il presente comunicato stampa contiene delle dichiarazioni di previsione secondo il significato attribuito a tale espressione dalla legge statunitense Private Securities Litigation Reform Act del 1995 che comportano rischi, incertezze e altri fattori, compresi il rischio che l’FDA e l’agenzia europea preposta al controllo dei farmaci (European Medicines Agency) non approvino l’inclusione dei dati raccolti nell’arco di cinque anni nel marchio Viread. Inoltre, i dati potrebbero non influire sulla decisione dei medici a favore della prescrizione di Viread anziché altri farmaci anti-HVB futuri o attualmente disponibili. Inoltre, poiché Viread viene assunto per periodi di tempo estesi da numerosi pazienti con condizioni mediche pregresse che assumono molti altri farmaci, potrebbero emergere problemi relativi a sicurezza, resistenza, interazioni farmacologiche o altre questioni, che potrebbero intaccare l’accettazione di Viread da parte del mercato. I risultati effettivi potrebbero discostarsi in maniera sostanziale da quelli riportati nelle dichiarazioni di previsione in considerazione di tali rischi, incertezze e altri fattori. Si avvisano i lettori di non fare affidamento sulle presenti dichiarazioni di previsione. I suddetti e altri rischi sono descritti in termini particolareggiati nella relazione trimestrale di Gilead contenuta nel Modulo 10-Q riferita al trimestre conclusosi il 30 giugno 2011, che è stata depositata presso l’ente statunitense Securities and Exchange Commission. Tutte le dichiarazioni di previsione sono basate sulle informazioni attualmente possedute da Gilead e Gilead non si assume alcun obbligo rispetto all’aggiornamento di tali dichiarazioni.
Informazioni esaustive sulla prescrizione di Viread negli Stati Uniti sono disponibili all’indirizzo [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Informazioni esaustive sulla prescrizione di Hepsera negli Stati Uniti sono rinvenibili all’indirizzo [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Complera, Hepsera, Truvada e Viread, sono marchi commerciali registrati di Gilead Sciences, Inc. o delle relative consociate.
Atripla è un marchio commerciale registrato di Bristol-Myers Squibb e Gilead Sciences, LLC.
Per ulteriori informazioni sul conto di Gilead Sciences, si prega di visitare il sito web della società all’indirizzo [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] oppure chiamare il reparto di Gilead Affari pubblici al numero 1-800-GILEAD-5 o 1-650-574-3000.
Il testo originale del presente annuncio, redatto nella lingua di partenza, è la versione ufficiale che fa fede. Le traduzioni sono offerte unicamente per comodità del lettore e devono rinviare al testo in lingua originale, che è l'unico giuridicamente valido.
Gilead Sciences, Inc.
Susan Hubbard, 650-522-5715 (Investitori)
Soleil Harrison, 650-522-5283 (Media)
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-- I nuovi dati a lungo termine dimostrano l’assenza di sviluppo di resistenza --
06 Novembre, 18:52 GMT
Gilead Sciences, Inc. (Nasdaq:GILD) ha comunicato in data odierna i dati positivi raccolti nell’arco di cinque anni nell’ambito di due importanti sperimentazioni cliniche in aperto di Fase III (studi 102 e 103) intesi a valutare l’efficacia di Viread ® (tenofovir disoproxil fumarato) per il trattamento dell’infezione cronica da virus dell’epatite B (HBV) in pazienti perlopiù naïve al trattamento. In base ai risultati, Viread è in grado di mantenere la soppressione virale a lungo termine dell’HBV ed è associato a una riduzione della fibrosi epatica e a una regressione della cirrosi. In entrambi gli studi, nella maggior parte dei pazienti (88 per cento) si è osservato un miglioramento dell’istologia epatica generale. Insieme, questi due studi rappresentano uno dei più ampi set di dati per la valutazione dell’impatto esercitato da una terapia antivirale orale in termini di modifiche istologiche e che dimostrano una riduzione della fibrosi epatica. I dati in oggetto verranno presentati lunedì 7 novembre p.v. in occasione della 62ma edizione del congresso annuale dell’Associazione americana per lo studio delle malattie epatiche (American Association for the Study of Liver Diseases) (Congresso sul fegato del 2011) che si terrà a San Francisco.
“Teorizziamo da molto tempo che una terapia antivirale a lungo termine non solo può aiutare i pazienti affetti da epatite B cronica a raggiungere e mantenere la soppressione virale, bensì può anche contribuire a migliorare gli esiti clinici, compresa una riduzione del rischio di fibrosi o cirrosi”, ha spiegato il Dottor Patrick Marcellin, Hôpital Beaujon, Clichy, Francia, INSERM CRB3 e Università di Parigi Denis Diderot, nonché sperimentatore principale dello Studio 102. “Questi risultati costituiscono un progresso importante nel campo delle terapie per il trattamento dell’infezione da HBV in quanto evidenziano il potenziale di Viread di riduzione, se non addirittura regressione, dei segni di danni al fegato nei pazienti affetti da epatite B cronica”.
Gli studi 102 e 103 sono stati concepiti per la valutazione comparativa di Viread e Hepsera® (adefovir dipivoxil) nell’ambito di sperimentazioni in cieco nel corso di 48 settimane sia in pazienti HBeAg-negativi (Studio 102) sia in pazienti HBeAg-positivi (Studio 103) con malattia epatica compensata. Alla Settimana 48 i pazienti originariamente randomizzati al trattamento con Hepsera in entrambi gli studi sono passati a Viread in aperto, mentre i pazienti randomizzati al trattamento con Viread hanno continuato ad assumere Viread in aperto.
I dati dimostrano che la maggior parte dei pazienti che hanno assunto Viread ininterrottamente per 240 settimane ha esibito livelli sostenuti di soppressione dell’HBV DNA (carica virale) nel sangue inferiori a 400 copie/ml (l’83 per cento nello Studio 102 e il 64 per cento nello Studio 103). I pazienti che sono stati randomizzati al trattamento con Hepsera e che sono poi passati a Viread alla Settimana 48 e hanno assunto Viread per 192 settimane consecutive hanno anch’essi mantenuto la soppressione virale (rispettivamente l’84 per cento nello Studio 102 e il 66 per cento nello Studio 103).
Meritevole di particolare menzione è il fatto che dei 331 pazienti sottoposti a doppia biopsia alla baseline e alla Settimana 240, 292 (88 per cento) ha esibito un miglioramento dell’istologia epatica generale, definito come un miglioramento di almeno due punti nell’indice di attività necroinfiammatoria di Knodell senza alcun peggioramento del punteggio di fibrosi secondo l’indice di Knodell. Dei 94 pazienti affetti da cirrosi (indice di fibrosi di Ishak pari o superiore a 5) all’avvio della terapia, 69 (73 per cento) ha esibito una regressione della cirrosi, mentre in 68 (72 per cento) si è rilevata una riduzione di almeno due punti nell’indice di fibrosi di Ishak.
Nel gruppo di pazienti HBeAg-positivi che assumono Viread per 240 settimane consecutive (Studio 103), la probabilità cumulativa (stimata in base al modello di Markov a due stati) di perdita dell’antigene “s” e sieroconversione è risultata pari rispettivamente al 9 e al 7 per cento. Inoltre, nel corso delle 240 settimane di trattamento non si è osservata alcuna resistenza a Viread.
“La resistenza virale costituisce un ostacolo significativo per i medici che hanno in cura pazienti affetti da epatite B cronica”, ha affermato la Dottoressa Jenny Heathcote, Università di Toronto, Canada, nonché sperimentatore principale dello Studio 103. “Questi risultati raccolti nell’arco di cinque anni sono importanti in quanto dimostrano l’elevata barriera genetica alla resistenza di Viread, che è fondamentale ai fini del successo a lungo termine della terapia anti-HBV”.
Viread è stato approvato dall’ente statunitense preposto al controllo dei farmaci e degli alimenti (Food and Drug Administration, FDA) nel 2008 e, da allora, è divenuto il farmaco più prescritto in assoluto per il trattamento dell’infezione cronica da virus dell’epatite B negli Stati Uniti. Questi dati raccolti nell’arco di cinque anni sono stati presentati all’FDA e all’agenzia europea preposta al controllo dei farmaci (European Medicines Agency) ai fini della valutazione e della potenziale inclusione nel marchio Viread.
Informazioni sugli studi 102 e 103
Gli studi 102 e 103 erano entrambi sperimentazioni cliniche multicentriche, randomizzate, in doppio cieco, di Fase III per la valutazione comparativa di Viread e Hepsera in pazienti affetti da epatite B cronica HBeAg-negativa (Studio 102; n = 375) e HBeAg-positiva (Studio 103; n = 266) con malattia epatica compensata. All’avvio degli studi, i pazienti avevano un HBV DNA superiore a 100.000 copie/ml e livelli elevati di alanina-aminotransferasi (ALT, un enzima che serve per misurare l’infiammazione del fegato). La maggior parte dei pazienti era naïve al trattamento.
In entrambi gli studi i pazienti originariamente randomizzati al trattamento con Hepsera sono passati al trattamento con Viread in aperto (n = 196) alla Settimana 48, mentre i pazienti originariamente randomizzati al trattamento con Viread hanno continuato ad assumere Viread in aperto (n = 389). A tutti i pazienti è stato chiesto di sottoporsi a una biopsia epatica dopo 48 settimane di trattamento e nuovamente dopo cinque anni di trattamento, e complessivamente 331 pazienti sono stati valutati nell’analisi istologica.
Il settantadue per cento dei pazienti partecipanti allo Studio 102 e il 50 per cento dei pazienti partecipanti allo Studio 103 hanno raggiunto un livello di ALT normalizzato alla Settimana 240. Viread è risultato ben tollerato in entrambi gli studi. Gli eventi avversi osservati con maggior frequenza sono: dolore addominale, rinofaringite, cefalea, influenza, dolore dorsale e ipertensione. Considerando entrambi gli studi, il 2,1 per cento dei pazienti che hanno assunto Viread per cinque anni ha interrotto la terapia a causa di un evento avverso e lo 0,9 per cento dei pazienti ha esibito un aumento accertato della creatinina sierica nella misura di almeno 0,5 mg/dl o una clearance stimata della creatinina inferiore a 50 ml/min.
Informazioni importanti su Viread per il trattamento dell’epatite B cronica
Viread (tenofovir disoproxil fumarato) è indicato per l’uso per il trattamento dell’epatite B cronica negli adulti. Prima di iniziare una terapia a base di Viread per il trattamento dell’infezione da HBV è opportuno considerare attentamente quanto riportato nel seguito: Questa indicazione d’uso è basata in via primaria sui dati derivati dal trattamento di pazienti naïve al trattamento con farmaci nucleosidici e di un numero più ristretto di pazienti che hanno assunto in precedenza lamivudina o adefovir. Trattasi di pazienti adulti affetti da epatite B cronica HBeAg-positiva o HBeAg-negativa con malattia epatica compensata. Viread è stato valutato in un numero limitato di soggetti affetti da epatite B cronica con malattia epatica scompensata. Il numero di pazienti partecipanti a sperimentazioni cliniche con sostituzioni associate a lamivudina o adefovir al basale è troppo esiguo per trarre delle conclusioni in merito all’efficacia.
Sono stati segnalati dei casi di acidosi lattica e grave epatomegalia con steatosi, compresi casi letali, associati all’assunzione di analoghi nucleosidici, compreso Viread, in combinazione con altri agenti antiretrovirali.
Sono state segnalate gravi esacerbazioni acute di epatite in pazienti con infezione da HBV che hanno interrotto la terapia per il trattamento dell’epatite B, Viread compreso. La funzionalità epatica deve essere monitorata attentamente con follow-up a livello sia clinico sia di esami di laboratorio per diversi mesi come minimo nei pazienti che interrompono la terapia per il trattamento dell’epatite B, Viread compreso. Laddove opportuno, potrebbe essere auspicabile riavviare la terapia anti epatite B.
Sono stati segnalati dei casi di insorgenza o peggioramento di danni renali, compresi casi di insufficienza renale acuta e sindrome di Fanconi associati all’assunzione di Viread. Si raccomanda di valutare la clearance della creatinina (CrCl) prima di iniziare il trattamento con Viread e di monitorare la CrCl e il fosforo sierico nei pazienti a rischio, compresi i pazienti che hanno accusato eventi renali in passato durante l’assunzione di Hepsera. Viread non va somministrato in concomitanza con o dopo l’assunzione recente di agenti nefrotossici.
Viread non va somministrato in concomitanza con altri prodotti contenenti tenofovir (ovvero, Atripla®, Complera®, Truvada®). Viread non va somministrato in concomitanza con Hepsera.
In considerazione del rischio di sviluppo di resistenza all’HIV-1, Viread va somministrato esclusivamente come parte di un adeguato regime antiretrovirale combinato nei pazienti con infezione da HIV con o senza coinfezione da HBV. Prima di iniziare una terapia a base di Viread, si dovrebbe suggerire a tutti i pazienti con infezione da HBV di sottoporsi a un test per il rilevamento degli anticorpi anti-HIV.
Nei pazienti con infezione da HIV si è osservata una riduzione della densità minerale ossea. Il monitoraggio della densità minerale ossea va considerato per tutti i pazienti con infezione da HIV-1 che presentano un‘anamnesi di fratture patologiche o che sono a rischio di osteopenia. Gli effetti esercitati da Viread sui tessuti ossei non sono stati studiati nei pazienti con infezione cronica da HBV. Sono stati segnalati dei casi di osteomalacia (associata a tubulopatia renale prossimale e potrebbero contribuire a fratture) associati all’assunzione di Viread.
In sperimentazioni cliniche controllate su pazienti affetti da epatite B cronica con malattia epatica compensata, la reazione avversa accusata con maggior frequenza (tutti i gradi) è stata la nausea, osservata nel 9 per cento dei pazienti che assumono Viread alla Settimana 48. Tra le altre reazioni avverse osservate alla Settimana 48 in più del 5 per cento dei pazienti trattati con Viread sono da annoverarsi: dolore addominale, diarrea, cefalea, capogiri, spossatezza, rinofaringite, dolore dorsale ed eruzione cutanea.
Nei pazienti con infezione da HBV con malattia epatica scompensata, le reazioni avverse accusate con maggior frequenza (tutti i gradi), osservate nel 10 per cento o più dei pazienti trattati con Viread sono: dolore addominale (22 per cento), nausea (20 per cento), insonnia (18 per cento), prurito (16 per cento), vomito (13 per cento), capogiri (13 per cento) e piressia (11 per cento).
La somministrazione concomitante di Viread e didanosina determina un aumento delle concentrazioni di didanosina. Usare esercitando la debita cautela e monitorare attentamente per rilevare l’eventuale presenza di segni di tossicità da didanosina (ad es., pancreatite, neuropatia). La somministrazione della didanosina va interrotta nei pazienti che manifestano reazioni avverse associate alla didanosina. Negli adulti con un peso superiore a 60 kg, la dose di didanosina va ridotta a 250 mg in caso di somministrazione concomitante di Viread. Non sono disponibili dati relativamente all’adeguamento della dose di didanosina per i pazienti con un peso corporeo inferiore a 60 kg. La somministrazione concomitante di Viread e atazanavir determina una riduzione delle concentrazioni di atazanavir e un aumento delle concentrazioni di tenofovir. Somministrare atazanavir in concomitanza con Viread solo in combinazione con ritonavir; sottoporre a monitoraggio per rilevare l’eventuale presenza di segni di tossicità da tenofovir. La somministrazione concomitante di Viread e lopinavir/ritonavir determina un aumento delle concentrazioni di tenofovir. Sottoporre a monitoraggio per rilevare l’eventuale presenza di segni di tossicità da tenofovir.
La dose raccomandata per il trattamento dell’epatite B cronica è 300 mg una volta al giorno per via orale a stomaco pieno o vuoto. Si raccomandano l’adeguamento dell’intervallo di somministrazione di Viread e l’attento monitoraggio della funzione renale nei pazienti con danni renali di entità da moderata a grave.
Il composto originario di Viread è stato scoperto tramite un’iniziativa di ricerca collaborativa tra il Dottor Antonin Holy dell’Istituto di chimica organica e biochimica (Institute for Organic Chemistry and Biochemistry) presso l’Accademia delle scienze della Repubblica ceca (Academy of Sciences of the Czech Republic, IOCB) a Praga, e il Dottor Erik DeClercq dell’Istituto Rega per la ricerca medica (Rega Institute for Medical Research) presso l’Università cattolica di Leuven, Belgio.
Si prega di consultare la versione integrale delle Informazioni sulla prescrizione per Viread, Complera, Truvada e Hepsera (AVVERTENZE NEL RIQUADRO comprese).
Informazioni su Gilead Sciences
Gilead Sciences è un’azienda biofarmaceutica impegnata nella scoperta, nello sviluppo e nella commercializzazione di terapie innovative in aree della medicina in cui sussistono lacune da colmare. La missione della società consiste nel promuovere l’avanzamento delle cure dei pazienti affetti da malattie potenzialmente fatali in tutto il mondo. Gilead, la cui sede generale è ubicata in California, a Foster City, opera nel Nord America, in Europa e nella regione Asia Pacifico.
Dichiarazioni rilasciate a titolo di previsione
Il presente comunicato stampa contiene delle dichiarazioni di previsione secondo il significato attribuito a tale espressione dalla legge statunitense Private Securities Litigation Reform Act del 1995 che comportano rischi, incertezze e altri fattori, compresi il rischio che l’FDA e l’agenzia europea preposta al controllo dei farmaci (European Medicines Agency) non approvino l’inclusione dei dati raccolti nell’arco di cinque anni nel marchio Viread. Inoltre, i dati potrebbero non influire sulla decisione dei medici a favore della prescrizione di Viread anziché altri farmaci anti-HVB futuri o attualmente disponibili. Inoltre, poiché Viread viene assunto per periodi di tempo estesi da numerosi pazienti con condizioni mediche pregresse che assumono molti altri farmaci, potrebbero emergere problemi relativi a sicurezza, resistenza, interazioni farmacologiche o altre questioni, che potrebbero intaccare l’accettazione di Viread da parte del mercato. I risultati effettivi potrebbero discostarsi in maniera sostanziale da quelli riportati nelle dichiarazioni di previsione in considerazione di tali rischi, incertezze e altri fattori. Si avvisano i lettori di non fare affidamento sulle presenti dichiarazioni di previsione. I suddetti e altri rischi sono descritti in termini particolareggiati nella relazione trimestrale di Gilead contenuta nel Modulo 10-Q riferita al trimestre conclusosi il 30 giugno 2011, che è stata depositata presso l’ente statunitense Securities and Exchange Commission. Tutte le dichiarazioni di previsione sono basate sulle informazioni attualmente possedute da Gilead e Gilead non si assume alcun obbligo rispetto all’aggiornamento di tali dichiarazioni.
Informazioni esaustive sulla prescrizione di Viread negli Stati Uniti sono disponibili all’indirizzo [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Informazioni esaustive sulla prescrizione di Hepsera negli Stati Uniti sono rinvenibili all’indirizzo [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Complera, Hepsera, Truvada e Viread, sono marchi commerciali registrati di Gilead Sciences, Inc. o delle relative consociate.
Atripla è un marchio commerciale registrato di Bristol-Myers Squibb e Gilead Sciences, LLC.
Per ulteriori informazioni sul conto di Gilead Sciences, si prega di visitare il sito web della società all’indirizzo [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] oppure chiamare il reparto di Gilead Affari pubblici al numero 1-800-GILEAD-5 o 1-650-574-3000.
Il testo originale del presente annuncio, redatto nella lingua di partenza, è la versione ufficiale che fa fede. Le traduzioni sono offerte unicamente per comodità del lettore e devono rinviare al testo in lingua originale, che è l'unico giuridicamente valido.
Gilead Sciences, Inc.
Susan Hubbard, 650-522-5715 (Investitori)
Soleil Harrison, 650-522-5283 (Media)
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