HIV AIDS, DIMINUISCONO I CASI IN LOMBARDIA
HIV AIDS, DIMINUISCONO I CASI IN LOMBARDIA
Nel 2010, 210 nuove infezioni diagnosticate, 418 in meno rispetto a quelle del 1999. In Italia, invece, il numero è stimato tra le 3.500 e 4.300. "Ma una persona su quattro non sa di essere infetta"
MILANO - Diminuiscono i casi di Aids in Lombardia: nel 2010 sono state 210 le nuove infezioni diagnosticate, 418 in meno rispetto a quelle del 1999. In Italia, invece, il numero è stimato tra le 3.500 e 4.300 (il totale delle persone si aggira tra le 143mila e 165mila unità). "Ma una persona su quattro non sa di essere infetta e il contagio verticale, quello tra madre e figlio, non è ancora stato debellato: nel 2008 sei bambini sono nati con il virus, nonostante il test Hiv sia raccomandato a tutte le donne incinta" sottolinea Giuliano Rizzardin, direttore del dipartimento malattie infettive dell'Ospedale Sacco di Milano facendo riferimento al bollettino relativo al 2010 del Centro operativo Aids.
Il contatto sessuale non protetto è responsabile del 75% dei casi di Aids. "In testa i rapporti eterosessuali, pari al 46%, contro il 29% di quelli omosessuali" riposta Rizzardin. Le diagnosi non sono sempre tempestive: "L'età media di riscontro dell'infezione è di 38 anni per i maschi e di 34 anni per le femmine -continua-. E la morte si verifica introno i 69 anni per entrambi i sessi". Milano è al primo posto per numero di malati del virus killer, in tutto 8.378. Segue la provincia di Brescia con 1.812 pazienti, Varese (1.812) e Bergamo (1.529).
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MILANO - Diminuiscono i casi di Aids in Lombardia: nel 2010 sono state 210 le nuove infezioni diagnosticate, 418 in meno rispetto a quelle del 1999. In Italia, invece, il numero è stimato tra le 3.500 e 4.300 (il totale delle persone si aggira tra le 143mila e 165mila unità). "Ma una persona su quattro non sa di essere infetta e il contagio verticale, quello tra madre e figlio, non è ancora stato debellato: nel 2008 sei bambini sono nati con il virus, nonostante il test Hiv sia raccomandato a tutte le donne incinta" sottolinea Giuliano Rizzardin, direttore del dipartimento malattie infettive dell'Ospedale Sacco di Milano facendo riferimento al bollettino relativo al 2010 del Centro operativo Aids.
Il contatto sessuale non protetto è responsabile del 75% dei casi di Aids. "In testa i rapporti eterosessuali, pari al 46%, contro il 29% di quelli omosessuali" riposta Rizzardin. Le diagnosi non sono sempre tempestive: "L'età media di riscontro dell'infezione è di 38 anni per i maschi e di 34 anni per le femmine -continua-. E la morte si verifica introno i 69 anni per entrambi i sessi". Milano è al primo posto per numero di malati del virus killer, in tutto 8.378. Segue la provincia di Brescia con 1.812 pazienti, Varese (1.812) e Bergamo (1.529).
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