Trattamento antiHIV:regimi senza Inibitori Trascriptasi inversa nucleosidici
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Trattamento antiHIV:regimi senza Inibitori Trascriptasi inversa nucleosidici
Nell'attualita', con un trattamento e attenzione adeguati, molte persone con HIV possono godere di speranza di vita quasi normale.
Senza dubbio, come per tutti i farmaci, quelli che si impiegano per trattare l'HIV possono provocare effetti scondari. Ai medici preoccupa specialmente che il trattamento con alcuni di loro possa aumentare il rischio di soffrire di danni che, generalmente, sono associati con l'invecchiamento, come , per esempio. i problemi ossei o la malattia cardiovascolare.
La famiglia di farmaci antiretrovirali piu' relazionata con l'apparizione di effetti secondari a larga distanza e' quella degli inbitori nucleosidici della trascrittasi inversa. Questi farmaci costituiscono la base di quasi tutte le combinazioni di trattamento antiHIV.
Nalla Coferenza dello IAS di Roma, sono stati presentati risultati di ricerche che indicano che e' possibile elaborare una combinazione sicura ed efficace che non includa farmaci della famiglia dei NRTI.
Uno studio ha evidenziato che la terapia con l'inibitore dell'integrasi raltegravir (Isentress) e darunavir (Prezista) potenziato con ritonavir e' risultato della stessa efficacia di una combinazione piu' tradizionale di farmaci antiretrovirali, come e' il caso di Truvada piu' darunavir/ritonavir.
Il saggio ha contato con la partecipazione di persone che iniziavano il loro trattamento anti-HIV. Trascorsi sei mesi, si e' provato che esisteva una proporzione simile di pazienti con carica virale irrilevabile nei due gruppi di studio. Anche gli incrementi nel conteggio delle cellule CD4 sono stati simili.
Un secondo studio ha valutato la sicurezza e l'efficacia di una combinazione che includeva l'inibitore del CCR5 maraviroc (Celsentri) insieme con atazanavir (Reyataz) potenziato con ritonavir. Come nel caso precedente, si e' comparata questa combinazione con un regime basato su Truvada.
I risultati al sesto mese hanno evidenziato che le due combinazioni risulatavano ugualmente efficaci.
Nonostante cio', in un anno si e' osservato che tra i pazienti che assumevano la combinazione senza NRTI si era prodotto una discesa nella proporzione di persone che mostravano una carica virale non rilevabile. Da parte loro, tra coloro che ricevevano la combinazione che conteneva NRTI, il numero di pazienti che avevano una viremia non rilevabile si e' mantenuto stabile.
Ad ogni modo, il livello di rimbalzo virale e' stato piccolo e, finalmente, tutti i partecipanti hanno potuto tornare a sopprimere la carica virale fino ad arrivare a livelli non rilevabili, senza realizzare un cambio nel trattamento.
Senza dubbio, come per tutti i farmaci, quelli che si impiegano per trattare l'HIV possono provocare effetti scondari. Ai medici preoccupa specialmente che il trattamento con alcuni di loro possa aumentare il rischio di soffrire di danni che, generalmente, sono associati con l'invecchiamento, come , per esempio. i problemi ossei o la malattia cardiovascolare.
La famiglia di farmaci antiretrovirali piu' relazionata con l'apparizione di effetti secondari a larga distanza e' quella degli inbitori nucleosidici della trascrittasi inversa. Questi farmaci costituiscono la base di quasi tutte le combinazioni di trattamento antiHIV.
Nalla Coferenza dello IAS di Roma, sono stati presentati risultati di ricerche che indicano che e' possibile elaborare una combinazione sicura ed efficace che non includa farmaci della famiglia dei NRTI.
Uno studio ha evidenziato che la terapia con l'inibitore dell'integrasi raltegravir (Isentress) e darunavir (Prezista) potenziato con ritonavir e' risultato della stessa efficacia di una combinazione piu' tradizionale di farmaci antiretrovirali, come e' il caso di Truvada piu' darunavir/ritonavir.
Il saggio ha contato con la partecipazione di persone che iniziavano il loro trattamento anti-HIV. Trascorsi sei mesi, si e' provato che esisteva una proporzione simile di pazienti con carica virale irrilevabile nei due gruppi di studio. Anche gli incrementi nel conteggio delle cellule CD4 sono stati simili.
Un secondo studio ha valutato la sicurezza e l'efficacia di una combinazione che includeva l'inibitore del CCR5 maraviroc (Celsentri) insieme con atazanavir (Reyataz) potenziato con ritonavir. Come nel caso precedente, si e' comparata questa combinazione con un regime basato su Truvada.
I risultati al sesto mese hanno evidenziato che le due combinazioni risulatavano ugualmente efficaci.
Nonostante cio', in un anno si e' osservato che tra i pazienti che assumevano la combinazione senza NRTI si era prodotto una discesa nella proporzione di persone che mostravano una carica virale non rilevabile. Da parte loro, tra coloro che ricevevano la combinazione che conteneva NRTI, il numero di pazienti che avevano una viremia non rilevabile si e' mantenuto stabile.
Ad ogni modo, il livello di rimbalzo virale e' stato piccolo e, finalmente, tutti i partecipanti hanno potuto tornare a sopprimere la carica virale fino ad arrivare a livelli non rilevabili, senza realizzare un cambio nel trattamento.
Rafael- Messaggi : 814
Data d'iscrizione : 21.12.10
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