AIDS in America 30 anni dopo
AIDS in America 30 anni dopo
HIV/AIDS si e' fatto un nome negli anni 1980 negli Stati Uniti. Ora, 30 anni dopo, il Paese riflette questa settimana sulla storia della malattia e l'impatto che ha avuto sulle citta' piu' infette quali Washington D.C e San Francisco. Gli U.S. Centers for Disease Control and Prevention (CDC) hanno riportato i primi casi del virus che sarebbe stato conosciuto come AIDS il 5 giugno 1981.
Un recente studio su 500 gay a Washington D.C. ha scoperto che il 14% sono sieropositivi. Come nel dicembre 2008 a New York City, poco piu' del 50% delle nuove infezioni HIV e AIDS erano fra AfroAmericani, e le nuove infezioni erano piu' alte fra quelli di eta' tra i 20 ed i 29 ed i 30 e i 39, secondo il New York City Department of Health.
Nel Paese, ogni nove minuti e mezzo qualcuno negli USA viene infettato con HIV, riporta il CDC. E l'AIDS e' la principale causa di morte fra le donne AfroAmericane di eta' tra i 25 ed i 34 anni.
Ogni giorno a San Francisco, due nuove persone vengono infettate con HIV. Piu' di 56.000 persone vengono infettate ogni anno in tutto il Paese. In maniera allarmante, le nuove infezioni HIV stanno crescendo fra i gay ed i bisessuali in tutta la nazione, il solo gruppo a rischio per questo caso. San Francisco e' stata la prima citta' nel Paese a sperimentare livelli da epidemia della malattia. Oggi siamo vicini alle 16.000 persone che vivono con HIV/AIDS a San Francisco.
Nella California del Nord, nell'area metropolitana, una gigantesco nastro rosso appare sul fianco delle Twin Peaks per segnalare il 30° anniversario dei primi casi riportati di AIDS negli Stati Uniti. La San Francisco AIDS Foundation ha concepito il nastro rosso per rinforzare il suo impegno a migliorare la salute della comunita' attraverso sforzi per aumentare i tests per l'HIV e la prevenzione, e i servizi vitali che assicurano che la gente sieropositiva possa accedere al trattamento e ricevere attenzione di alta qualita'.
Neil Giuliano della San Francisco AIDS Foundation commenta:
"Questo nastro e' un deciso ricordatorio al mondo intero che l'AIDS/HIV e' ancora un problema che necessita della nostra attenzione. Abbiamo fatto un tremendo progresso nella lotta contro la malattia negli ultimi 30 anni, ma il nostro lavoro non e' concluso. Crediamo a che anche una nuova infezione e' un'infezione di troppo, e continueremo a dare alla gente l'informazione ed i servizi di cui hanno bisogno per restare in salute e possano prendersi cura della gente che amano."
Il supervisore di San Francisco Scott Wiener continua:
"San Francisco e' sempre stata un pioniere quando e' arrivato l'HIV/AIDS. Dai primi giorni della malattia, la citta' ha risposto con coraggio per salvare vite e cambiare il corso dell'epidemia. Oggi il nastro su Twin Peaks e' un'estensione di quella eredita' e invia un importante messaggio che San Francisco sara' sempre un lider nella lotta contro l'HIV".
Nel luglio 2008 il Senate Appropriations Committee ha passato ai Servizi Finanziari un conto per il 2009, che includeva un assegno di 1,4 milioni per sviluppare una strategia nazionale per l'AIDS.
Nell'aprile 2010 l'Office of National AIDS Policy ha rilasciato un rapporto che riportava i risultati delle discussioni comunitarie tenute in 14 Stati degli Stati Uniti tesi ad informare sullo sviluppo della strategia.Dal momento che America non ha mai avuto una tale strategia, centinaia che hanno fatto la campagna per essa hanno dato il benvenuto al piano.
Il Presidente Obama ha firmato il Ryan White HIV/AIDS Treatment Extension Act nell'ottobre 2009. La legislazione ha autorizzato l'ATTO fino al 2013. Ryan era uno studente che era stato infettato con HIV attraverso una trasfusione sanguigna ricevuta per la sua emofilia. E' diventato molto conosciuto nel 1980 come risultato della lotta che ha portato avanti perche' gli fosse permesso andare alla scuola pubblica, da cui era stato bandito in seguito ai timori che altri bambini potessero "prendere l'AIDS".
Fonti : The San Francisco AIDS Foundation, CDC and Avert
Un recente studio su 500 gay a Washington D.C. ha scoperto che il 14% sono sieropositivi. Come nel dicembre 2008 a New York City, poco piu' del 50% delle nuove infezioni HIV e AIDS erano fra AfroAmericani, e le nuove infezioni erano piu' alte fra quelli di eta' tra i 20 ed i 29 ed i 30 e i 39, secondo il New York City Department of Health.
Nel Paese, ogni nove minuti e mezzo qualcuno negli USA viene infettato con HIV, riporta il CDC. E l'AIDS e' la principale causa di morte fra le donne AfroAmericane di eta' tra i 25 ed i 34 anni.
Ogni giorno a San Francisco, due nuove persone vengono infettate con HIV. Piu' di 56.000 persone vengono infettate ogni anno in tutto il Paese. In maniera allarmante, le nuove infezioni HIV stanno crescendo fra i gay ed i bisessuali in tutta la nazione, il solo gruppo a rischio per questo caso. San Francisco e' stata la prima citta' nel Paese a sperimentare livelli da epidemia della malattia. Oggi siamo vicini alle 16.000 persone che vivono con HIV/AIDS a San Francisco.
Nella California del Nord, nell'area metropolitana, una gigantesco nastro rosso appare sul fianco delle Twin Peaks per segnalare il 30° anniversario dei primi casi riportati di AIDS negli Stati Uniti. La San Francisco AIDS Foundation ha concepito il nastro rosso per rinforzare il suo impegno a migliorare la salute della comunita' attraverso sforzi per aumentare i tests per l'HIV e la prevenzione, e i servizi vitali che assicurano che la gente sieropositiva possa accedere al trattamento e ricevere attenzione di alta qualita'.
Neil Giuliano della San Francisco AIDS Foundation commenta:
"Questo nastro e' un deciso ricordatorio al mondo intero che l'AIDS/HIV e' ancora un problema che necessita della nostra attenzione. Abbiamo fatto un tremendo progresso nella lotta contro la malattia negli ultimi 30 anni, ma il nostro lavoro non e' concluso. Crediamo a che anche una nuova infezione e' un'infezione di troppo, e continueremo a dare alla gente l'informazione ed i servizi di cui hanno bisogno per restare in salute e possano prendersi cura della gente che amano."
Il supervisore di San Francisco Scott Wiener continua:
"San Francisco e' sempre stata un pioniere quando e' arrivato l'HIV/AIDS. Dai primi giorni della malattia, la citta' ha risposto con coraggio per salvare vite e cambiare il corso dell'epidemia. Oggi il nastro su Twin Peaks e' un'estensione di quella eredita' e invia un importante messaggio che San Francisco sara' sempre un lider nella lotta contro l'HIV".
Nel luglio 2008 il Senate Appropriations Committee ha passato ai Servizi Finanziari un conto per il 2009, che includeva un assegno di 1,4 milioni per sviluppare una strategia nazionale per l'AIDS.
Nell'aprile 2010 l'Office of National AIDS Policy ha rilasciato un rapporto che riportava i risultati delle discussioni comunitarie tenute in 14 Stati degli Stati Uniti tesi ad informare sullo sviluppo della strategia.Dal momento che America non ha mai avuto una tale strategia, centinaia che hanno fatto la campagna per essa hanno dato il benvenuto al piano.
Il Presidente Obama ha firmato il Ryan White HIV/AIDS Treatment Extension Act nell'ottobre 2009. La legislazione ha autorizzato l'ATTO fino al 2013. Ryan era uno studente che era stato infettato con HIV attraverso una trasfusione sanguigna ricevuta per la sua emofilia. E' diventato molto conosciuto nel 1980 come risultato della lotta che ha portato avanti perche' gli fosse permesso andare alla scuola pubblica, da cui era stato bandito in seguito ai timori che altri bambini potessero "prendere l'AIDS".
Fonti : The San Francisco AIDS Foundation, CDC and Avert
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