L'Hiv e Strauss-Kahn
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L'Hiv e Strauss-Kahn
In questi giorni si fa un gran parlare di quest'uomo, ma sopratutto ancora una volta attorno all' Aids si alzano una serie di pregiudizi che certamente non aiutano a far si che questa malattia perda quell'alone di negativita' e di Stigma e diventi una semplice infezione!
E certamente questi messaggi di emarginazione non aiutano neppure i malati, che addirittura a New York sono tenuti in case in cui alloggiano solo sieropositivi!!
Uno dei tanti articoli usciti sul tema:
L'affare Strauss-Kahn ha risvolti inquietanti.
Quando tre giorni fa ho scritto e pubblicato l'articolo dal titolo “Strauss-Kahn vittima di un'imboscata?” ero convinto assertore di un complotto ai danni del Direttore Generale del Fondo Monetario Internazionale, viste le evidenti contraddizioni nella ricostruzione degli avvenimenti, ma il mio retaggio culturale mi ha sempre portato ad eccedere con la prudenza ed ho preferito titolare utilizzando il punto interrogativo.
Gli sviluppi che ha avuto la vicenda, in questi pochi giorni trascorsi, mi hanno però portato a conclusioni decisamente più inquietanti rispetto a quanto potessi solo immaginare nel momento in cui scrivevo il primo articolo.
Il linciaggio mediatico cui è stato sottoposto Dominique Strauss-Kahn, a mio avviso, non ha precedenti, ciò che impressiona è l'unanimità con la quale gli organi di stampa trattano la vicenda, giornali di partito di destra come di sinistra, quotidiani considerati autorevoli (?) che normalmente hanno visioni contrapposte su ogni argomento (persino sulle previsioni del tempo), tutti concordi nel condannare a priori una persona che evidentemente, al di là di ogni ragionevole dubbio, è assolutamente innocente.
La montatura è sotto gli occhi di tutti coloro che vogliono considerarsi uomini liberi, ed ho già espresso nel precedente l'articolo i forti motivi di perplessità che mi avevano indotto a scrivere ciò che ho poi pubblicato. Brevissimamente, però, aggiorno la ricostruzione dei fatti con quanto si è venuti a conoscenza successivamente alla pubblicazione del mio articolo.
Due cose “clamorose”, alla prima udienza gli avvocati della difesa avevano già smontato ogni tipo di accusa dimostrando che all'ora in cui era stata collocata la denuncia di violenza (le 13) il loro assistito non si trovava più in albergo visto che se ne era uscito alle dodici per un appuntamento a pranzo con la figlia in un noto ristorante newyorkese dove lo vedono parecchi testimoni.
Ad una così inoppugnabile prova d'innocenza (mi rifiuto di chiamarlo alibi) la Polizia di New York reagisce in una maniera “sconvolgente”, spostando d'imperio l'ora del misfatto, riportandolo indietro di sessanta minuti così come se nulla fosse.
Ed a questo punto, a mio avviso, l'affare diventa inquietante, non tanto per quanto fa la Polizia, ma per come si comportano i media, tutti i giornali titolano: “Crolla l'alibi di Strauss-Kahn” oppure “L'alibi di Strauss-Kahn non regge”. Avete capito? Non è l'accusa a non reggere, ma l'alibi?!? E' assolutamente pazzesco! A volte nei miei scritti ho usato il termine “kafkiano”, mi accorgo solo ora di averlo usato sempre a sproposito, solo in questo caso è assolutamente appropriato.
La seconda cosa clamorosa è la questione del telefonino che sarebbe stato dimenticato da Dominique Strauss-Kahn fuggendo in tutta fretta. Ora non si sa bene neppure se sia davvero stato dimenticato in stanza un cellulare, ma se anche fosse non sarebbe certo una prova della “fretta” che il DG del Fmi doveva avere, visto che è uscito per andare con tranquillità a pranzare in un ristorante e solo successivamente, sempre dal ristorante, aveva preso un taxi per recarsi in aeroporto ed imbarcarsi su un volo che aveva prenotato diversi giorni prima (forse addirittura un mese fa), quindi all'uscita dal Sofitel non si precipita all'aeroporto e cerca di imbarcarsi sul primo aereo in partenza per Parigi.
Infine di questa vicenda sta passando assolutamente sotto silenzio la storia del ragazzo francese che su twitter pubblica la notizia dell'arresto di Strauss-Kahn ben due ore prima che venga ufficialmente diramata dal New York Times. Che fine ha fatto questo Jonathan Pinet? Perchè a nessun giornale (ma proprio a nessuno) è venuto in mente di andare a chiedergli come fosse realmente venuto a conoscenza dell'accaduto? C'è inoltre una particolarità, ma estremamente significativa, nella notizia data dal ragazzo c'è un'inesattezza e cioè che Strauss-Kahn fosse stato arrestato direttamente all'interno dell'albergo. Perchè questa inesattezza? Avanzo un'ipotesi e cioè che il piano per incastrare Strauss-Kahn prevedesse che la Polizia irrompesse nell'albergo e cogliesse il DG del Fmi “sul fatto”, non è andata così, semplicemente poiché avendo appuntamento con la figlia DSK era già uscito alle dodici dal Sofitel.
Ma lasciamo perdere le innumerevoli incongruità della ricostruzione visto che, ribadisco, ogni persona dotata di buon senso e, soprattutto, di libertà ideologica, è in grado di valutare, per arrivare a ciò che, a mio parere, ha fatto fare un salto di qualità alla vicenda rendendola assolutamente inquietante.
Devo quindi fare una premessa importantissima, Finanza In Chiaro è una formichina nel mondo dell'informazione, quindi non ha alcun peso, ma dato che chi ha orchestrato tutto questo ai danni di Strauss-Kahn potrebbe avere inviso chiunque non si attenga alla versione ufficiale, sappiate che prima di prendere la decisioni di pubblicare questo mio scritto ho trascorso ore angosciose, poi mi sono deciso comunque a pubblicare ciò che state leggendo perchè la mia coscienza mi ha detto di agire così. Al di là della mia incolumità, naturalmente, ho pensato anche a quella dei miei cari, ho una moglie e due figli che ovviamente adoro e sono il mio orgoglio, ritengo che tutti apprezzeranno la mia scelta.
Allora, arriviamo a noi, il Direttore Generale del Fmi, quindi, doveva essere “fatto fuori”, da chi ovviamente non lo so, ma c'erano diversi “ambienti” che avevano la convenienza di “liquidarlo” per motivi che, ritengo, siano di estrema gravità. Fin qui, nulla di anomalo, accade questo sin dall'antichità, sappiamo come è finito Giulio Cesare, non si doveva però fare un “martire”, in altre parole non si doveva ucciderlo, la scelta è così caduta sulla distruzione della figura di Strauss-Kahn nella maniera più ignobile possibile.
Letta in questi termini, cominciate anche voi a provare qualcosa di angosciante? Ma proseguiamo.
Dopo l'arresto inizia un “trattamento” al DG del Fmi che ci fa tornare al periodo medioevale, è l'inquisizione!
Due sono le cose sulle quali mi soffermo e vi chiedo di riflettere, meditando attentamente sulla mia chiave di lettura.
La prima è la notizia che viene fatta circolare già il giorno dopo l'arresto e cioè che Strauss-Kahn sarebbe “guardato a vista” poiché si teme un “gesto estremo” da parte del DG del Fmi. Questo è un messaggio in chiarissimo linguaggio mafioso e banalmente significa “stai attento altrimenti ti suicidiamo”. E' già spaventoso questo, ma è assolutamente nulla rispetto a quello che accade il giorno seguente.
La seconda notizia che viene fatta circolare è che la cameriera implicata nella vicenda sarebbe sieropositiva o, più probabilmente, già affetta da AIDS. E ciò sarebbe facilmente riscontrabile visto che abita in uno stabile nel Bronx che gli organi federali affittano solo a persone affette da quella terribile patologia.
Solo, una brevissima digressione, non sapevo che nella democraticissima ed sviluppatissima America esistessero ancora i lazzaretti, in Italia non sono neppure un retaggio manzoniano, ma dell'epoca in cui il Manzoni colloca i Promessi Sposi.
Ma non perdiamoci in considerazioni, seppur opportune, e torniamo alla notizia fatta circolare, cioè “la vittima dello stupro ha l'AIDS” il messaggio è chiarissimo, sempre in perfetto stile mafioso, ma estremamente più angosciante, lo avete capito, il significato è “stai attento che se non fai ciò che vogliamo ti iniettiamo il virus dell'Hiv, tu morirai per questo e noi avremo anche ottenuto la prova inconfutabile della tua colpevolezza.”
Ci può essere qualcosa di peggiore?
A questo punto ho temuto che, visto l'effetto angoscioso che questo fatto aveva avuto sulla mia persona, che naturalmente non ha alcun coinvolgimento di nessun tipo nella vicenda, potesse essere deleterio per la tenuta psicologica dell'imputato ed ho temuto che lo stesso si dichiarasse colpevole solo per uscire dall'incubo nel quale era piombato.
Invece leggo proprio ora che nella lettera di dimissioni al Fmi Dominique Strauss-Kahn professa nuovamente la sua assoluta estraneità ai fatti e, voglio usare le sue testuali parole: “dedicare tutte le mie forze, il mio tempo e le mie energie a provare la mia innocenza”.
Leggere queste parole mi ha dato una grande gioia, al momento, quindi, nonostante il trattamento “da inquisizione” la persona ha mantenuto inalterata la propria moralità ed il cervello è tuttora integro e funzionante.
Un'ultima cosa prima di lasciarvi alle vostre riflessioni, mi sono ovviamente chiesto perchè questo caso mi abbia così coinvolto emotivamente, dopotutto il mondo è pieno di ingiustizie, perchè non ho mai avuto la stessa sensibilità per altri casi similari?
Ebbene, francamente non so darmi e darvi una risposta, è accaduto così, posso solo ritenere che “il sesto senso” mi abbia imposto di lanciare un grido d'allarme che, certamente si perderà nel vuoto, ma che non potevo assolutamente trattenere dentro me.
Giancarlo Marcotti.
Fonte: [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
E certamente questi messaggi di emarginazione non aiutano neppure i malati, che addirittura a New York sono tenuti in case in cui alloggiano solo sieropositivi!!
Uno dei tanti articoli usciti sul tema:
L'affare Strauss-Kahn ha risvolti inquietanti.
Quando tre giorni fa ho scritto e pubblicato l'articolo dal titolo “Strauss-Kahn vittima di un'imboscata?” ero convinto assertore di un complotto ai danni del Direttore Generale del Fondo Monetario Internazionale, viste le evidenti contraddizioni nella ricostruzione degli avvenimenti, ma il mio retaggio culturale mi ha sempre portato ad eccedere con la prudenza ed ho preferito titolare utilizzando il punto interrogativo.
Gli sviluppi che ha avuto la vicenda, in questi pochi giorni trascorsi, mi hanno però portato a conclusioni decisamente più inquietanti rispetto a quanto potessi solo immaginare nel momento in cui scrivevo il primo articolo.
Il linciaggio mediatico cui è stato sottoposto Dominique Strauss-Kahn, a mio avviso, non ha precedenti, ciò che impressiona è l'unanimità con la quale gli organi di stampa trattano la vicenda, giornali di partito di destra come di sinistra, quotidiani considerati autorevoli (?) che normalmente hanno visioni contrapposte su ogni argomento (persino sulle previsioni del tempo), tutti concordi nel condannare a priori una persona che evidentemente, al di là di ogni ragionevole dubbio, è assolutamente innocente.
La montatura è sotto gli occhi di tutti coloro che vogliono considerarsi uomini liberi, ed ho già espresso nel precedente l'articolo i forti motivi di perplessità che mi avevano indotto a scrivere ciò che ho poi pubblicato. Brevissimamente, però, aggiorno la ricostruzione dei fatti con quanto si è venuti a conoscenza successivamente alla pubblicazione del mio articolo.
Due cose “clamorose”, alla prima udienza gli avvocati della difesa avevano già smontato ogni tipo di accusa dimostrando che all'ora in cui era stata collocata la denuncia di violenza (le 13) il loro assistito non si trovava più in albergo visto che se ne era uscito alle dodici per un appuntamento a pranzo con la figlia in un noto ristorante newyorkese dove lo vedono parecchi testimoni.
Ad una così inoppugnabile prova d'innocenza (mi rifiuto di chiamarlo alibi) la Polizia di New York reagisce in una maniera “sconvolgente”, spostando d'imperio l'ora del misfatto, riportandolo indietro di sessanta minuti così come se nulla fosse.
Ed a questo punto, a mio avviso, l'affare diventa inquietante, non tanto per quanto fa la Polizia, ma per come si comportano i media, tutti i giornali titolano: “Crolla l'alibi di Strauss-Kahn” oppure “L'alibi di Strauss-Kahn non regge”. Avete capito? Non è l'accusa a non reggere, ma l'alibi?!? E' assolutamente pazzesco! A volte nei miei scritti ho usato il termine “kafkiano”, mi accorgo solo ora di averlo usato sempre a sproposito, solo in questo caso è assolutamente appropriato.
La seconda cosa clamorosa è la questione del telefonino che sarebbe stato dimenticato da Dominique Strauss-Kahn fuggendo in tutta fretta. Ora non si sa bene neppure se sia davvero stato dimenticato in stanza un cellulare, ma se anche fosse non sarebbe certo una prova della “fretta” che il DG del Fmi doveva avere, visto che è uscito per andare con tranquillità a pranzare in un ristorante e solo successivamente, sempre dal ristorante, aveva preso un taxi per recarsi in aeroporto ed imbarcarsi su un volo che aveva prenotato diversi giorni prima (forse addirittura un mese fa), quindi all'uscita dal Sofitel non si precipita all'aeroporto e cerca di imbarcarsi sul primo aereo in partenza per Parigi.
Infine di questa vicenda sta passando assolutamente sotto silenzio la storia del ragazzo francese che su twitter pubblica la notizia dell'arresto di Strauss-Kahn ben due ore prima che venga ufficialmente diramata dal New York Times. Che fine ha fatto questo Jonathan Pinet? Perchè a nessun giornale (ma proprio a nessuno) è venuto in mente di andare a chiedergli come fosse realmente venuto a conoscenza dell'accaduto? C'è inoltre una particolarità, ma estremamente significativa, nella notizia data dal ragazzo c'è un'inesattezza e cioè che Strauss-Kahn fosse stato arrestato direttamente all'interno dell'albergo. Perchè questa inesattezza? Avanzo un'ipotesi e cioè che il piano per incastrare Strauss-Kahn prevedesse che la Polizia irrompesse nell'albergo e cogliesse il DG del Fmi “sul fatto”, non è andata così, semplicemente poiché avendo appuntamento con la figlia DSK era già uscito alle dodici dal Sofitel.
Ma lasciamo perdere le innumerevoli incongruità della ricostruzione visto che, ribadisco, ogni persona dotata di buon senso e, soprattutto, di libertà ideologica, è in grado di valutare, per arrivare a ciò che, a mio parere, ha fatto fare un salto di qualità alla vicenda rendendola assolutamente inquietante.
Devo quindi fare una premessa importantissima, Finanza In Chiaro è una formichina nel mondo dell'informazione, quindi non ha alcun peso, ma dato che chi ha orchestrato tutto questo ai danni di Strauss-Kahn potrebbe avere inviso chiunque non si attenga alla versione ufficiale, sappiate che prima di prendere la decisioni di pubblicare questo mio scritto ho trascorso ore angosciose, poi mi sono deciso comunque a pubblicare ciò che state leggendo perchè la mia coscienza mi ha detto di agire così. Al di là della mia incolumità, naturalmente, ho pensato anche a quella dei miei cari, ho una moglie e due figli che ovviamente adoro e sono il mio orgoglio, ritengo che tutti apprezzeranno la mia scelta.
Allora, arriviamo a noi, il Direttore Generale del Fmi, quindi, doveva essere “fatto fuori”, da chi ovviamente non lo so, ma c'erano diversi “ambienti” che avevano la convenienza di “liquidarlo” per motivi che, ritengo, siano di estrema gravità. Fin qui, nulla di anomalo, accade questo sin dall'antichità, sappiamo come è finito Giulio Cesare, non si doveva però fare un “martire”, in altre parole non si doveva ucciderlo, la scelta è così caduta sulla distruzione della figura di Strauss-Kahn nella maniera più ignobile possibile.
Letta in questi termini, cominciate anche voi a provare qualcosa di angosciante? Ma proseguiamo.
Dopo l'arresto inizia un “trattamento” al DG del Fmi che ci fa tornare al periodo medioevale, è l'inquisizione!
Due sono le cose sulle quali mi soffermo e vi chiedo di riflettere, meditando attentamente sulla mia chiave di lettura.
La prima è la notizia che viene fatta circolare già il giorno dopo l'arresto e cioè che Strauss-Kahn sarebbe “guardato a vista” poiché si teme un “gesto estremo” da parte del DG del Fmi. Questo è un messaggio in chiarissimo linguaggio mafioso e banalmente significa “stai attento altrimenti ti suicidiamo”. E' già spaventoso questo, ma è assolutamente nulla rispetto a quello che accade il giorno seguente.
La seconda notizia che viene fatta circolare è che la cameriera implicata nella vicenda sarebbe sieropositiva o, più probabilmente, già affetta da AIDS. E ciò sarebbe facilmente riscontrabile visto che abita in uno stabile nel Bronx che gli organi federali affittano solo a persone affette da quella terribile patologia.
Solo, una brevissima digressione, non sapevo che nella democraticissima ed sviluppatissima America esistessero ancora i lazzaretti, in Italia non sono neppure un retaggio manzoniano, ma dell'epoca in cui il Manzoni colloca i Promessi Sposi.
Ma non perdiamoci in considerazioni, seppur opportune, e torniamo alla notizia fatta circolare, cioè “la vittima dello stupro ha l'AIDS” il messaggio è chiarissimo, sempre in perfetto stile mafioso, ma estremamente più angosciante, lo avete capito, il significato è “stai attento che se non fai ciò che vogliamo ti iniettiamo il virus dell'Hiv, tu morirai per questo e noi avremo anche ottenuto la prova inconfutabile della tua colpevolezza.”
Ci può essere qualcosa di peggiore?
A questo punto ho temuto che, visto l'effetto angoscioso che questo fatto aveva avuto sulla mia persona, che naturalmente non ha alcun coinvolgimento di nessun tipo nella vicenda, potesse essere deleterio per la tenuta psicologica dell'imputato ed ho temuto che lo stesso si dichiarasse colpevole solo per uscire dall'incubo nel quale era piombato.
Invece leggo proprio ora che nella lettera di dimissioni al Fmi Dominique Strauss-Kahn professa nuovamente la sua assoluta estraneità ai fatti e, voglio usare le sue testuali parole: “dedicare tutte le mie forze, il mio tempo e le mie energie a provare la mia innocenza”.
Leggere queste parole mi ha dato una grande gioia, al momento, quindi, nonostante il trattamento “da inquisizione” la persona ha mantenuto inalterata la propria moralità ed il cervello è tuttora integro e funzionante.
Un'ultima cosa prima di lasciarvi alle vostre riflessioni, mi sono ovviamente chiesto perchè questo caso mi abbia così coinvolto emotivamente, dopotutto il mondo è pieno di ingiustizie, perchè non ho mai avuto la stessa sensibilità per altri casi similari?
Ebbene, francamente non so darmi e darvi una risposta, è accaduto così, posso solo ritenere che “il sesto senso” mi abbia imposto di lanciare un grido d'allarme che, certamente si perderà nel vuoto, ma che non potevo assolutamente trattenere dentro me.
Giancarlo Marcotti.
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Gex- Admin
- Messaggi : 2565
Data d'iscrizione : 20.12.10
Re: L'Hiv e Strauss-Kahn
A dire il vero Gex, neppure io sapevo che ci fossero case solo per persone sieropositive.
frankye- Messaggi : 203
Data d'iscrizione : 19.02.11
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