Fratture ossee Hiv
Fratture ossee Hiv
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26 marzo
Frattura Hiv
Un nuovo studio ha rilevato che gli adulti sieropositivi - in particolare gli adulti tra i 25 e i 54 anni – hanno un rischio maggiore di fratture rispetto alla popolazione generale.
E’ noto che le persone sieropositive hanno una bassa densità minerale ossea, ma esistono pochi dati sui tassi di frattura ossea in questo gruppo di pazienti.
In questo studio, i ricercatori hanno confrontato i tassi di fratture ossee in 5.826 pazienti sieropositivi tra il 2000 al 2008 e nella popolazione generale degli Stati Uniti tra il 2000 e il 2006. I tassi annui di fratture ossee erano tra 1,98 e 3,69 volte superiori tra i pazienti sieropositivi.
I risultati sono stati inseriti l’11 marzo nella rivista Clinical Infectious Diseases.
"Abbiamo confermato che per le persone sieropositive sono stati collegati nello studio anche i diversi fattori di rischio come l’età, l’abuso di sostanze, la coinfezione con l’epatite C e il diabete” ha detto l’autore dello studio, il Dottor Benjamin Young del Rocky Mountain Center for AIDS Research , Education and Services (Centro Rocky Mountain per la ricerca sull’AIDS, educazione e servizi) in un comunicato stampa del giornale.
"Questo studio evidenzia anche per la prima volta una potenziale connessione tra rischio di frattura e conta delle cellule CD4", Young ha aggiunto. (Le cellule CD4 sono cellule del sistema immunitario che l’HIV infetta e distrugge.)
"La gestione clinica ottimale della salute delle ossa in soggetti sieropositivi non è ben definita e resta controversa", ha detto Young. I risultati "confermano la necessità di sviluppare delle linee guida che indirizzino questa tipologia di screening - e correggano - le cause reversibili di una bassa densità minerale ossea ed il relativo rischio di caduta", ha aggiunto, notando che queste attività "dovrebbero essere incorporate nella routine per chi cura le persone sieropositive".
Fonte: Business Week
26 marzo
Frattura Hiv
Un nuovo studio ha rilevato che gli adulti sieropositivi - in particolare gli adulti tra i 25 e i 54 anni – hanno un rischio maggiore di fratture rispetto alla popolazione generale.
E’ noto che le persone sieropositive hanno una bassa densità minerale ossea, ma esistono pochi dati sui tassi di frattura ossea in questo gruppo di pazienti.
In questo studio, i ricercatori hanno confrontato i tassi di fratture ossee in 5.826 pazienti sieropositivi tra il 2000 al 2008 e nella popolazione generale degli Stati Uniti tra il 2000 e il 2006. I tassi annui di fratture ossee erano tra 1,98 e 3,69 volte superiori tra i pazienti sieropositivi.
I risultati sono stati inseriti l’11 marzo nella rivista Clinical Infectious Diseases.
"Abbiamo confermato che per le persone sieropositive sono stati collegati nello studio anche i diversi fattori di rischio come l’età, l’abuso di sostanze, la coinfezione con l’epatite C e il diabete” ha detto l’autore dello studio, il Dottor Benjamin Young del Rocky Mountain Center for AIDS Research , Education and Services (Centro Rocky Mountain per la ricerca sull’AIDS, educazione e servizi) in un comunicato stampa del giornale.
"Questo studio evidenzia anche per la prima volta una potenziale connessione tra rischio di frattura e conta delle cellule CD4", Young ha aggiunto. (Le cellule CD4 sono cellule del sistema immunitario che l’HIV infetta e distrugge.)
"La gestione clinica ottimale della salute delle ossa in soggetti sieropositivi non è ben definita e resta controversa", ha detto Young. I risultati "confermano la necessità di sviluppare delle linee guida che indirizzino questa tipologia di screening - e correggano - le cause reversibili di una bassa densità minerale ossea ed il relativo rischio di caduta", ha aggiunto, notando che queste attività "dovrebbero essere incorporate nella routine per chi cura le persone sieropositive".
Fonte: Business Week
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