L'integrazione dell'HIV richiede una via per la riparazione del DNA
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L'integrazione dell'HIV richiede una via per la riparazione del DNA
L'integrazione dell'HIV richiede l'uso di una via dell'ospite per la riparazione del DNA.
Il virus dell'immunodeficienza umana (HIV) che causa l'AIDS, fa uso di una via di riparazione quando inserisce il suo DNA nel genoma della cellula ospite secondo un nuovo studio dei ricercatori dell'Ohio State University Comprehensive Cancer Center.
Bloccando la via di riparazione si impedisce che il virus completi questo passo importante del ciclo vitale del retrovirus.
Le scoperte offrono potenziali nuovi bersagli per nuovi farmaci anti HIV che possono non portare ad una rapida resistenza come i farmaci attuali.
"L'HIV continua a sviluppare resistenze alle attuali terapie"dice la prima autrice Kristine Yoder assistente di virologia molecolare, immunologia e genetica medica.
"Ma le proteine di cui parliamo sono fatte dalle cellule, cosi' i farmaci che le bersagliano potrebbero non condurre a resistenza cosi' rapidamente come i farmaci che bersagliano le proteine virali. E mentre bersagliare le proteine dell'ospite ha potenziali effetti collaterali, studi sui topi indicano che bersagliare alcuni di questi geni puo' non condurre a significativi effetti collaterali."
Le cellule normalmente usano la riparazione della scissione di base per fissare il danno ossidativo al DNA causato dalle molecole reattive quali perossido di idrogeno e radicali di ossigeno, che si formano durante la produzione di energia e altri processi metabolici.
Per questo studio Yoder e i suoi colleghi hanno investigato il ruolo della via di riparazione nel processo di inserimento del virus costruendo quattro ceppi di cellule fibroblasti che mancavano di un componente della via di riparazione.
Hanno cosi' scoperto che la mancanza di questi elementi riduceva la capacita' dell'HIV DNA di integrarsi nel DNA cellulare ospite di circa il 60-70%. In un esperimento addizionale, i ricercatori hanno ristabilito la polimerasi nelle cellule che ne erano state private, rendendo di nuovo capace l'HIV DNA di integrarsi nuovamente al suo normale livello.
"Complessivamente le nostre scoperte indicano che l'infezione HIV e l'efficienza dell'integrazione dipendono dalla presenza di proteine di riparazione dell'escissione base, e che queste proteine potrebbero essere nuovi obiettivi per il trattamento dell'infezione HIV".
Il virus dell'immunodeficienza umana (HIV) che causa l'AIDS, fa uso di una via di riparazione quando inserisce il suo DNA nel genoma della cellula ospite secondo un nuovo studio dei ricercatori dell'Ohio State University Comprehensive Cancer Center.
Bloccando la via di riparazione si impedisce che il virus completi questo passo importante del ciclo vitale del retrovirus.
Le scoperte offrono potenziali nuovi bersagli per nuovi farmaci anti HIV che possono non portare ad una rapida resistenza come i farmaci attuali.
"L'HIV continua a sviluppare resistenze alle attuali terapie"dice la prima autrice Kristine Yoder assistente di virologia molecolare, immunologia e genetica medica.
"Ma le proteine di cui parliamo sono fatte dalle cellule, cosi' i farmaci che le bersagliano potrebbero non condurre a resistenza cosi' rapidamente come i farmaci che bersagliano le proteine virali. E mentre bersagliare le proteine dell'ospite ha potenziali effetti collaterali, studi sui topi indicano che bersagliare alcuni di questi geni puo' non condurre a significativi effetti collaterali."
Le cellule normalmente usano la riparazione della scissione di base per fissare il danno ossidativo al DNA causato dalle molecole reattive quali perossido di idrogeno e radicali di ossigeno, che si formano durante la produzione di energia e altri processi metabolici.
Per questo studio Yoder e i suoi colleghi hanno investigato il ruolo della via di riparazione nel processo di inserimento del virus costruendo quattro ceppi di cellule fibroblasti che mancavano di un componente della via di riparazione.
Hanno cosi' scoperto che la mancanza di questi elementi riduceva la capacita' dell'HIV DNA di integrarsi nel DNA cellulare ospite di circa il 60-70%. In un esperimento addizionale, i ricercatori hanno ristabilito la polimerasi nelle cellule che ne erano state private, rendendo di nuovo capace l'HIV DNA di integrarsi nuovamente al suo normale livello.
"Complessivamente le nostre scoperte indicano che l'infezione HIV e l'efficienza dell'integrazione dipendono dalla presenza di proteine di riparazione dell'escissione base, e che queste proteine potrebbero essere nuovi obiettivi per il trattamento dell'infezione HIV".
Rafael- Messaggi : 814
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