2009, Jan 12 - Lo status di non-progressor si stabilisce subito dopo l'infezione
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2009, Jan 12 - Lo status di non-progressor si stabilisce subito dopo l'infezione
I pazienti sieropositivi che mantengono un conteggio di cellule CD4 al di sopra delle 500 celule/mm3 per almeno otto anni dopo la loro diagnosi di sieropositivita' hanno livelli molto bassi di HIV DNA subito dopo la loro infezione con HIV e di conseguenza hanno aumenti molto lenti in questo marker secondo quanto riportato da ricercatori francesi nell'edizione di gennaio del Journal of Acquired Immune Deficiency Syndromes. I ricercatori credono percio' che "fattori prognostici precoci" siano associati alla long-term non- progression dell'HIV.
Long-term non-progressors vengono definiti gli individui sieropositivi che non necessitano di prendere un trattamento per l'HIV e che rimangono liberi da sintomi con un conteggio di CD4 superiore alle 500 cellule/mm3 per almeno otto anni dopo la loro infezione.
La maggior parte dei ricercatori coinvolti con questo piccolo gruppo di pazienti (che rappresentano solodall'1% al 5% di tutti gli individui sieropositivi), si e' focalizzata sui loro risultati una volta accertato il loro status di non-progressors. Si conosce poco riguardo i primi anni dell'infezione di questi pazienti.
Gli investigatori francesi hanno descritto il corso dell'infezione di un gruppo di 664 pazienti che aveva conteggio di CD4 superiore alle 500 cellule/mm3 al momento della loro diagnosi che era tra il 1988 e 2006.
Glio investigatori hanno scoperto che 60 di questi pazienti erano asintomatici e che avevano conteggi di CD4 superiori alle 500 cellule/mm3 senza terapia antiretrovirale otto anni dopo la loro diagnosi. Questi pazienti erano percio' long-term non-progressors.
I ricercatori hanno cercato i fattori associati con lo status di long-term non-progressors; la storia naturale dell'infezione naturale nei non-progressors, ed i fattori associati con la perdita dello status di non-progressors sia a causa di una caduta nel conteggio di CD4sotto le 500 cellule/mm3 o l'apparizione di sintomi di infezione HIV.
I non-progressors erano piu' giovani dei pazienti la cui malattia HIV aveva progredito dal tempo della diagnosi (25 contro 28, p=0.02).
Essi avevano avevano anche in media píu' alti conteggi di cellule CD4 al momento della diagnosi (840 contro 668 cellule/mm3, p<0.0001) e piu' alte percentuali di CD4 in media (p=0.0002).
La carica virale di base era piu' bassa nei non-progressors che nei progressors, e una piu' alta proporzione di non-progressors aveva una carica virale non rilevabile al tempo della diagnosi di HIV (245 contro il 3%).
Inoltre i non-progressors avevano anche inferiori quantita di HIV DNA nelle cellule mononucleari del sangue periferico ed avevanop piu' probabilita' di avere un HIV DNA sotto i livelli di rilevazione (13% contro l'1%).
In seguitoi ricercatori hanno guardato alla storia naturale dell'infezione HIV nei pazienti con status di non-progressors.
Hanno scoperto che il conteggio medio delle cellule CD4 scendeva tra le 32 e le 16 cellule/mm3 all'anno dipendendo dall'eta' ( le cadute piu' grandi erano viste nei pazienti piu' giovani).
Fra tutti i 59 long-term non-progressors con informazione sulla carica virale disponibile, la principale carica virale al momento della diagnosi di HIV era leggermente sopra le 1500 copie/mm3. Era aumentata di circa 0.040 log10 copie all'anno, ed il principale aumento totale della carica virale negli otto anni e' stato di 0.32 log10, il che significa che la principale carica virale a questo punto e' stata di approssimativamente 3000 copie/ml.
La carica virale di base era irrilevabile in 16 non-progressors. Restava irrilevabile per una media di sei anni in questi pazienti e sette individui hanno mantenuto la carica virale irrilevabile per dieci anni.
C'era informazione sul HIV DNA di 47 pazienti. Al principio era di 2.19 log10 copie/10.000.000 negli uomini e 1.75 log copie /10.000.000 nelle donne. E' aumentat di 0.069 log copie/10.000.000 per anno , con un incremento totale negli otto anni di 0.55 log copie/10.000.000.
In 19 pazienti, la prima misurazione di HIV DNA era irrilevabile. Di questi individui, dieci avevano anche una carica virale di base irrilevabile. L'HIV DNA e' rimasto irrilevabile per una media di 3.6 anni in questi 19 pazienti.
La durata media del follow-up per il 60 long-term non-progressors e' stata di 16 anni. Durante questo periodo, 36 pazienti hanno perso il loro status di non-progressors. Questo e' avvenuto con una media di undici anni dopo la diagnosi di HIV (o tre anni dopo aver ottenuto lo status di non-progressors). Tutti tranne tre di questi 36 pazienti hanno perso il loro status di non-progressors perche' il conteggio dei loro CD4 e' sceso sotto le 500 cellule/mm3.
Long-term non-progressors vengono definiti gli individui sieropositivi che non necessitano di prendere un trattamento per l'HIV e che rimangono liberi da sintomi con un conteggio di CD4 superiore alle 500 cellule/mm3 per almeno otto anni dopo la loro infezione.
La maggior parte dei ricercatori coinvolti con questo piccolo gruppo di pazienti (che rappresentano solodall'1% al 5% di tutti gli individui sieropositivi), si e' focalizzata sui loro risultati una volta accertato il loro status di non-progressors. Si conosce poco riguardo i primi anni dell'infezione di questi pazienti.
Gli investigatori francesi hanno descritto il corso dell'infezione di un gruppo di 664 pazienti che aveva conteggio di CD4 superiore alle 500 cellule/mm3 al momento della loro diagnosi che era tra il 1988 e 2006.
Glio investigatori hanno scoperto che 60 di questi pazienti erano asintomatici e che avevano conteggi di CD4 superiori alle 500 cellule/mm3 senza terapia antiretrovirale otto anni dopo la loro diagnosi. Questi pazienti erano percio' long-term non-progressors.
I ricercatori hanno cercato i fattori associati con lo status di long-term non-progressors; la storia naturale dell'infezione naturale nei non-progressors, ed i fattori associati con la perdita dello status di non-progressors sia a causa di una caduta nel conteggio di CD4sotto le 500 cellule/mm3 o l'apparizione di sintomi di infezione HIV.
I non-progressors erano piu' giovani dei pazienti la cui malattia HIV aveva progredito dal tempo della diagnosi (25 contro 28, p=0.02).
Essi avevano avevano anche in media píu' alti conteggi di cellule CD4 al momento della diagnosi (840 contro 668 cellule/mm3, p<0.0001) e piu' alte percentuali di CD4 in media (p=0.0002).
La carica virale di base era piu' bassa nei non-progressors che nei progressors, e una piu' alta proporzione di non-progressors aveva una carica virale non rilevabile al tempo della diagnosi di HIV (245 contro il 3%).
Inoltre i non-progressors avevano anche inferiori quantita di HIV DNA nelle cellule mononucleari del sangue periferico ed avevanop piu' probabilita' di avere un HIV DNA sotto i livelli di rilevazione (13% contro l'1%).
In seguitoi ricercatori hanno guardato alla storia naturale dell'infezione HIV nei pazienti con status di non-progressors.
Hanno scoperto che il conteggio medio delle cellule CD4 scendeva tra le 32 e le 16 cellule/mm3 all'anno dipendendo dall'eta' ( le cadute piu' grandi erano viste nei pazienti piu' giovani).
Fra tutti i 59 long-term non-progressors con informazione sulla carica virale disponibile, la principale carica virale al momento della diagnosi di HIV era leggermente sopra le 1500 copie/mm3. Era aumentata di circa 0.040 log10 copie all'anno, ed il principale aumento totale della carica virale negli otto anni e' stato di 0.32 log10, il che significa che la principale carica virale a questo punto e' stata di approssimativamente 3000 copie/ml.
La carica virale di base era irrilevabile in 16 non-progressors. Restava irrilevabile per una media di sei anni in questi pazienti e sette individui hanno mantenuto la carica virale irrilevabile per dieci anni.
C'era informazione sul HIV DNA di 47 pazienti. Al principio era di 2.19 log10 copie/10.000.000 negli uomini e 1.75 log copie /10.000.000 nelle donne. E' aumentat di 0.069 log copie/10.000.000 per anno , con un incremento totale negli otto anni di 0.55 log copie/10.000.000.
In 19 pazienti, la prima misurazione di HIV DNA era irrilevabile. Di questi individui, dieci avevano anche una carica virale di base irrilevabile. L'HIV DNA e' rimasto irrilevabile per una media di 3.6 anni in questi 19 pazienti.
La durata media del follow-up per il 60 long-term non-progressors e' stata di 16 anni. Durante questo periodo, 36 pazienti hanno perso il loro status di non-progressors. Questo e' avvenuto con una media di undici anni dopo la diagnosi di HIV (o tre anni dopo aver ottenuto lo status di non-progressors). Tutti tranne tre di questi 36 pazienti hanno perso il loro status di non-progressors perche' il conteggio dei loro CD4 e' sceso sotto le 500 cellule/mm3.
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