Trasfusioni a rischio
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Trasfusioni a rischio
Trasfusioni a rischio, è scontro sugli emoderivati
Descrizione e modalità di aggiornamento
Un paio di mesi fa la società farmaceutica Kedrion Spa chiese l'autorizzazione europea alla commercializzazione di alcuni lotti di derivati del sangue. L'Aifa, presieduta da Guido Rasi, si accorse che la documentazione presentata dalla Kedrion non era conforme a quanto richiesto dalla legge. Per ottenere l'autorizzazione all'immissione in commercio dei prodotti emoderivati l'Aifa richiede infatti che vengano fatte analisi precise sui lotti finali di sangue. Kedrion aveva effettuato invece solo la ricerca del virus dell'epatite C, trascurando i controlli per tutti gli altri virus, tra cui HIV e HBV. Enrico Garaci però, presidente dell'Istituto superiore di Sanità (ISS), ritiene che il rischio di contagio sia minimo e ha autorizzato il rilascio dei prodotti in questione. Garaci si oppone al sequestro perché lascerebbe gli ospedali e le farmacie senza prodotti necessari a molti pazienti.
Per dirimere questo scontro fra Aifa e ISS, il ministero della Salute ha chiesto il parere del Consiglio superiore di Sanità, che però è presieduto dallo stesso Garaci, per riuscire a dirimere la questione ed arrivare a una soluzione che non comprometta in alcun modo la salute pubblica. Il rischio di contagio è attorno a 0,1-1 per milione di sacche di sangue, non è quindi zero. Poiché la Kedrion ha il monopolio della produzione dei derivati del sangue in Italia, l'ISS invece considera che il vero rischio sia, piuttosto, il ritiro dei lotti in questione.
Descrizione e modalità di aggiornamento
Un paio di mesi fa la società farmaceutica Kedrion Spa chiese l'autorizzazione europea alla commercializzazione di alcuni lotti di derivati del sangue. L'Aifa, presieduta da Guido Rasi, si accorse che la documentazione presentata dalla Kedrion non era conforme a quanto richiesto dalla legge. Per ottenere l'autorizzazione all'immissione in commercio dei prodotti emoderivati l'Aifa richiede infatti che vengano fatte analisi precise sui lotti finali di sangue. Kedrion aveva effettuato invece solo la ricerca del virus dell'epatite C, trascurando i controlli per tutti gli altri virus, tra cui HIV e HBV. Enrico Garaci però, presidente dell'Istituto superiore di Sanità (ISS), ritiene che il rischio di contagio sia minimo e ha autorizzato il rilascio dei prodotti in questione. Garaci si oppone al sequestro perché lascerebbe gli ospedali e le farmacie senza prodotti necessari a molti pazienti.
Per dirimere questo scontro fra Aifa e ISS, il ministero della Salute ha chiesto il parere del Consiglio superiore di Sanità, che però è presieduto dallo stesso Garaci, per riuscire a dirimere la questione ed arrivare a una soluzione che non comprometta in alcun modo la salute pubblica. Il rischio di contagio è attorno a 0,1-1 per milione di sacche di sangue, non è quindi zero. Poiché la Kedrion ha il monopolio della produzione dei derivati del sangue in Italia, l'ISS invece considera che il vero rischio sia, piuttosto, il ritiro dei lotti in questione.
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