Una cena in tre

La cena ė intima, la luce soffusa delle candele copre solo piccoli spazi fra le ombre proiettate sulle pareti. Il gioco della seduzione va avanti mentre io faccio scorrere nella mente il mio film, perché da quando so di essere s+, vedo la mia vita con gli occhi dell'attore e ahimè del regista.
A volte mi sento come un pupazzo in balia del suo burattinaio, che si trova coinvolto dagli eventi senza averne il minimo controllo.
Il suo sguardo mi agita vuole dire e conoscere tante cose, ma la mia domanda è ossessiva, ė pronta per saperlo? Troppo presto per averne la certezza, magari vuole solo compagnia, ed ė così che il regista rompe gli indugi e prende il sopravvento, con la sua logica schietta, a questa inconsapevole ragazza vorrebbe dire senza perder altro tempo :
"Non sono diverso, sono la stessa persona di un istante fa, di quando tutto sembrava scorrere nel verso giusto, Sono 'solo' s+"
Oppure dirgli
 "Scappa fin che sei tempo, prima che spezzi l'incantesimo dicendoti di me, e prima che tu con la faccia di chi ha scampato la morte te ne andrai sollevata". 
Chissà quale sarebbe la reazione, ma il prezzo lo già pagato, caro, al destino, facciamo che rimando tutto a domani. Non mi rimane di lasciar cadere la maschera dell'attore e farmi trasportare dagli eventi, la magia di questi momenti deve continuare perché conosco bene il suo valore, ė irripetibile...e io, malgrado tutto, voglio solo vivere.

gattoni ha scritto:...e io, malgrado tutto, voglio solo vivere.

ma quante persone vivono senza rendersene conto? Il nostro "segreto" ha due facce, la prima è quella che hai descritto tu e tutto il bagaglio di pesantezza che si trascina dietro, la seconda è una consapevolezza che si affina giorno per giorno, anche dolorosamente. E che ci rende "vivi".

Gatt...questa é una croce che ormai ci dobbiamo portar dietro...e se scappa non era la persona giusta. A noi occorrono persone con una certa sensibilitá dentro e soprattutto intelligenti. Ricordatelo sempre. Quelle sono le persone che non scappano.

Gatt parlo x esprienza personale e ti dico ke serve semplicemente (ke poi tanto semplic non è) una persona innamorata di te!!!

Grazie per i vs interventi, ma questo mio freno nel dirlo penso che sia difficile da superare ormai sono gia diversi anni che convivo con la malattia.

c'è un momento per me ..gattoni. un momento nel quale senti.. che s'ha da fare ...che è "giusto".quel "giusto"..è più forte della paura e delle conseguenze belle o brutte.ti auguro di avere la possibilità di sentirlo e riconoscerlo.

Si gat..é proprio cosí quando il momento sarà quello giusto la paura di perderla sará piû forte di quella di dire il tuo segreto... a me hai dato l'impressione che lei ti piace molto...forse hai solo bisogno di trovar le parole giuste...In bocca al lupo

Sennò ubriacati e diglielo...tutt'al più puoi sempre dirgli che hai detto una cavolata perchè avevi bevuto troppo!!!

Beh...piu che altro potrei fare ubriacare lei cosi poi potrei ritrattare tutto

Gatt l'ho sempre detto che sei un genio!!!