Vietato donare il sangue per i gay di Varese
Vietato donare il sangue per i gay di Varese
Un altro caso di discriminazione è avvenuto a Varese, dove i gay non possono donare il sangue proprio per via della loro omosessualità! Il caso di cui stiamo parlando è avvenuto nella sede Avis di Somma Lombardo, in provincia di Varese, dove sono state elencate le persone che verranno automaticamente escluse dalla donazione del sangue: “Esistenza nella storia personale di rapporti omosessuali“: sarebbe questa una delle ragioni per cui una persona non potrebbe donare il sangue a Varese.
A riportare il caso è stato un giovane donatore, che ha immortalato il foglio che si trova appeso sulla porta della sede Avis, e che ha inviato l’immagine ai membri dell’Arcigay, i quali hanno naturalmente espresso tutto il loro rammarico e disappunto per questo ennesimo episodio di omofobia e di discriminazione.
“È un rifiuto ingiustificato e penoso che viola il principio di non discriminazione sancito dalla Costituzione e che non ha riscontro nei dati scientifici”, fanno giustamente sapere i membri dell’Arcigay, fra i quali anche Marco Mori, presidente del Cig (Centro iniziative gay) – Arcigay Milano, secondo cui chi divulga simili ed errate informazioni, andrebbe sanzionato.
“La Lombardia – spiega quindi Mori – non fa una decente campagna di prevenzione e informazione da tempo immemore. I nati dagli anni 90 in poi non sanno niente su malattie sessualmente trasmissibili, non hanno mai avuto un’educazione all’uso del preservativo. Questa Lombardia che vanta eccellenze e progresso come qualcuno vuol fare credere, in realtà assomiglia sempre di più ad principato di tipo medioevale, oscurantista e reazionario che sta combinando solo danni”.
Altri casi simili
Come vi avevamo anticipato, i casi di cronaca simili purtroppo sono davvero molti, sia in Italia che nel resto del mondo. Diversi mesi fa, una ragazza lesbica a Roma non ha potuto donare il sangue proprio per via della sua omosessualità, e lo stesso è accaduto in Francia, dove il segretario di Stato francese alla Salute, Nora Berra aveva dichiarato che essere gay implicherebbe automaticamente “un fattore di rischio per il virus dell’Hiv, quindi una controindicazione alla donazione”.
Stesso discorso va fatto per le persone omosessuali in Cina, ed anche per un ragazzo dell’Indiana, Aaron Pace, al quale non sarebbe stata data la possibilità di donare il sangue perché “sembrava omosessuale”.
Insomma, come avrete capito, i casi di simili discriminazioni avvengono in tutto il mondo, ed è ora che in tutto il mondo certi pregiudizi vengano finalmente gettati nella spazzatura! Quanto ancora dovremo attendere?
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
A riportare il caso è stato un giovane donatore, che ha immortalato il foglio che si trova appeso sulla porta della sede Avis, e che ha inviato l’immagine ai membri dell’Arcigay, i quali hanno naturalmente espresso tutto il loro rammarico e disappunto per questo ennesimo episodio di omofobia e di discriminazione.
“È un rifiuto ingiustificato e penoso che viola il principio di non discriminazione sancito dalla Costituzione e che non ha riscontro nei dati scientifici”, fanno giustamente sapere i membri dell’Arcigay, fra i quali anche Marco Mori, presidente del Cig (Centro iniziative gay) – Arcigay Milano, secondo cui chi divulga simili ed errate informazioni, andrebbe sanzionato.
“La Lombardia – spiega quindi Mori – non fa una decente campagna di prevenzione e informazione da tempo immemore. I nati dagli anni 90 in poi non sanno niente su malattie sessualmente trasmissibili, non hanno mai avuto un’educazione all’uso del preservativo. Questa Lombardia che vanta eccellenze e progresso come qualcuno vuol fare credere, in realtà assomiglia sempre di più ad principato di tipo medioevale, oscurantista e reazionario che sta combinando solo danni”.
Altri casi simili
Come vi avevamo anticipato, i casi di cronaca simili purtroppo sono davvero molti, sia in Italia che nel resto del mondo. Diversi mesi fa, una ragazza lesbica a Roma non ha potuto donare il sangue proprio per via della sua omosessualità, e lo stesso è accaduto in Francia, dove il segretario di Stato francese alla Salute, Nora Berra aveva dichiarato che essere gay implicherebbe automaticamente “un fattore di rischio per il virus dell’Hiv, quindi una controindicazione alla donazione”.
Stesso discorso va fatto per le persone omosessuali in Cina, ed anche per un ragazzo dell’Indiana, Aaron Pace, al quale non sarebbe stata data la possibilità di donare il sangue perché “sembrava omosessuale”.
Insomma, come avrete capito, i casi di simili discriminazioni avvengono in tutto il mondo, ed è ora che in tutto il mondo certi pregiudizi vengano finalmente gettati nella spazzatura! Quanto ancora dovremo attendere?
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Gex- Admin
- Messaggi : 2565
Data d'iscrizione : 20.12.10
Argomenti simili
» I gay ed il “lusso” di donare sangue
» Donare il sangue: dai gay rischio Aids
» Le lesbiche non possono donare il sangue?
» Uk: abolito il divieto di donare sangue per gay e bisex
» Mosca, vietato pubblicizzare l’aborto senza avvertire le donne dei rischi
» Donare il sangue: dai gay rischio Aids
» Le lesbiche non possono donare il sangue?
» Uk: abolito il divieto di donare sangue per gay e bisex
» Mosca, vietato pubblicizzare l’aborto senza avvertire le donne dei rischi
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.