Superbatteri. Allarme sanitario.
Superbatteri. Allarme sanitario.
Superbatteri indiani in Italia, microbiologi chiedono misure urgenti
Milano, 1 dic. (Adnkronos Salute) - L'Associazione dei microbiologi clinici italiani (Amcli) chiede "urgentemente" misure "stringenti" per contenere la diffusione dei superbatteri di origine indiana resistenti agli antibiotici. Microbi che hanno già fatto registrare un centinaio di casi in Europa (di cui due terzi in Gran Bretagna), e che ora sono stati identificati anche in Italia dai microbiologi clinici dell'ospedale Sant'Orsola-Malpighi di Bologna. Per adesso sono 6 i pazienti risultati positivi al superbatterio nel nostro Paese, ricoverati in 4 diverse strutture sanitarie. Se in un caso il contagio sembrerebbe riconducibile al soggiorno in un ospedale indiano, per gli altri 5 si ipotizza una trasmissione ospedaliera. Questi batteri - ricorda l'Amcli - sono portatori di particolari proteine, gli enzimi NDM-1, che li rendono invulnerabili alla stragrande maggioranza degli antibiotici. La produzione di questi enzimi causa infatti una resistenza verso diverse classi di farmaci antibatterici (penicilline, cefalosporine, carbapenemi e aztreonam), che rende l'infezione difficilissima da trattare."E' probabile che la diffusione sia già importante anche in Italia", avverte Giacomo Fortina, presidente Amcli. Per questo i microbiologi chiedono misure di contenimento urgenti, e richiamano ancora una volta l'attenzione sulla trasmissione ospedaliera di tutte le infezioni.
Milano, 1 dic. (Adnkronos Salute) - L'Associazione dei microbiologi clinici italiani (Amcli) chiede "urgentemente" misure "stringenti" per contenere la diffusione dei superbatteri di origine indiana resistenti agli antibiotici. Microbi che hanno già fatto registrare un centinaio di casi in Europa (di cui due terzi in Gran Bretagna), e che ora sono stati identificati anche in Italia dai microbiologi clinici dell'ospedale Sant'Orsola-Malpighi di Bologna. Per adesso sono 6 i pazienti risultati positivi al superbatterio nel nostro Paese, ricoverati in 4 diverse strutture sanitarie. Se in un caso il contagio sembrerebbe riconducibile al soggiorno in un ospedale indiano, per gli altri 5 si ipotizza una trasmissione ospedaliera. Questi batteri - ricorda l'Amcli - sono portatori di particolari proteine, gli enzimi NDM-1, che li rendono invulnerabili alla stragrande maggioranza degli antibiotici. La produzione di questi enzimi causa infatti una resistenza verso diverse classi di farmaci antibatterici (penicilline, cefalosporine, carbapenemi e aztreonam), che rende l'infezione difficilissima da trattare."E' probabile che la diffusione sia già importante anche in Italia", avverte Giacomo Fortina, presidente Amcli. Per questo i microbiologi chiedono misure di contenimento urgenti, e richiamano ancora una volta l'attenzione sulla trasmissione ospedaliera di tutte le infezioni.
Rafael- Messaggi : 814
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