Bologna: Hiv, 369 nuovi casi nel 2010 I numeri sono in calo
Bologna: Hiv, 369 nuovi casi nel 2010 I numeri sono in calo
Le diagnosi fra i residenti in regione. Scarsa la percezione del rischio, crescono le cifre fra coppie di maschi
Un'immagine della campagna del Cassero per l'uso del preservativo
I numeri sono in calo, e questa è una buona notizia. Nel 2010 le nuove diagnosi di sieropositività sono state 369 fra i residenti in regione. Le brutte notizie sono due: che la percezione del rischio è ancora troppo bassa (una persona su due scopre di essere sieropositiva solo al momento della diagnosi) e che si registra un lieve aumento delle diagnosi fra i giovani maschi, specie fra coloro che vivono in una coppia omosessuale.
Sono le cifre che emergono in Emilia-Romagna a pochi giorni dalla Giornata mondiale per la lotta all'Aids, il 1° dicembre. La Regione garantisce il test Hiv a livello gratuito e in anonimato. Un impegno che viene ribadito anche con una delibera approvata dalla Giunta regionale che destina 2,2 milioni di euro per il programma regionale Aids: per le attività di formazione del personale sanitario, per i progetti mirati di prevenzione dei Consultori familiari delle Aziende Usl, in particolare degli Spazi giovani e degli Spazi per le donne immigrate e i loro bambini, e a sostegno delle attività del telefono verde regionale Aids 800.856.080
e del sito [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
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I numeri sono in calo, e questa è una buona notizia. Nel 2010 le nuove diagnosi di sieropositività sono state 369 fra i residenti in regione. Le brutte notizie sono due: che la percezione del rischio è ancora troppo bassa (una persona su due scopre di essere sieropositiva solo al momento della diagnosi) e che si registra un lieve aumento delle diagnosi fra i giovani maschi, specie fra coloro che vivono in una coppia omosessuale.
Sono le cifre che emergono in Emilia-Romagna a pochi giorni dalla Giornata mondiale per la lotta all'Aids, il 1° dicembre. La Regione garantisce il test Hiv a livello gratuito e in anonimato. Un impegno che viene ribadito anche con una delibera approvata dalla Giunta regionale che destina 2,2 milioni di euro per il programma regionale Aids: per le attività di formazione del personale sanitario, per i progetti mirati di prevenzione dei Consultori familiari delle Aziende Usl, in particolare degli Spazi giovani e degli Spazi per le donne immigrate e i loro bambini, e a sostegno delle attività del telefono verde regionale Aids 800.856.080
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