“Dio odia Steve Jobs”

6 ottobre 2011

“Dio odia Steve Jobs, esattamente come odia i gay, ma ama i prodotti Apple”. A dichiararlo è Margie J Phelps, membro della Chiesa Battista di Westboro, organizzazione indipendente il cui pastore, Fred Phelps, è noto per le contestate affermazioni sull’omosessualità. Margie ha usato proprio un gioiellino della casa di Cupertino per avvertire la sua congregazione della, quantomeno discutibile, presa di posizione. Anche Dio ha un iPhone, ha detto. L’uscita della Chiesa di Westboro, in realtà un gruppo d’odio coinvolta nel movimento anti-gay almeno dal 1991, ha tutta l’aria dell’ennesimo sciacallaggio ai danni di un evento di calibro mondiale, la scomparsa del visionario Jobs, padre degli innovativi prodotti Apple. Tutto, manco a dirlo, per incassare visibilità per la propria comunità di seguaci. Non è una novità. Margie Phelps annunciò un picchetto di protesta per i funerali di Liz Taylor, accusata dalla Chiesa di Westboro di aver sostenuto la causa omosessuale e di aver partecipato attivamente a molte campagne anti HIV. La storia, oggi, si ripete. Steve Jobs merita di essere deriso a morte perché “non ha dato gloria a Dio” e “ha servito se stesso, non Dio”, ha fatto sapere la Phelps via Twitter.

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