Precarietà e disoccupazione
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Precarietà e disoccupazione
Con le lacrime agli occhi pubblico una delle tante storie che conosco purtroppo molto bene:
«La povertà che vivo oggi è quella di tantissime altre persone. Le difficoltà sono molteplici, considerando la mia situazione: ho 42 anni, sono madre di un bellissimo ragazzino di 14, separata e disoccupata. Vivo a Bologna, una città che pur sembrando ricca di opportunità da un anno e oltre non mi dà occasioni lavorative. Avevo già superato un periodo difficile e non mi ero persa d'animo, seppur molto dispiaciuta del trattamento ricevuto da una cooperativa nella quale avevo lavorato. Dopo un anno e mezzo, mi lasciarono a casa senza fornirmi una spiegazione; ricevetti la confidenza di una ex collega, la quale sosteneva che non offrivo garanzie... Le risposi che non ne offrivo, in fondo, meno di lei! Eh già, sono “loro”, i datori di lavoro, che possono pretendere garanzie da noi; noi, invece, le possiamo solo dare! Dopo il mancato rinnovo di contratto, grazie al sussidio di disoccupazione, per qualche mese, seppure con fatica, riuscii a respirare e a sopravvivere.
Non mi sono mai tirata indietro davanti al lavoro, davanti alle responsabilità che ho verso mio figlio e verso i miei genitori che, seppur pensionati, ogni mese cercano di darmi qualche piccolo sostegno economico. Ho fatto molti lavori solitamente considerati umili, tra cui la colf presso una famiglia, e ho vissuto con 64 euro alla settimana. Come si vive?? Male!!
Bollette da pagare, l'affitto, le spese extra per mio figlio, spese che ho dovuto sostenere da sola perché il mio ex marito non ha mai voluto capire che fare il padre oltre che un dovere è una soddisfazione... e che comunque ha degli obblighi ai quali non potrebbe venir meno... ma è una lotta anche con lui!
In quel periodo, dicevo, mi sono trovata a svolgere mansioni che esulano dalla mia professione di operatore socio sanitario. Imparai a lucidare le scarpe, a pulire le scale di un palazzo, a curare il giardino... era un continuo correre, ma almeno lavoravo!
Compravo sempre l'essenziale, meno non potevo! Sono andata a dormire molte volte con la pancia vuota, e tante lacrime… incollata al telefono, chiedevo disperatamente aiuto al mio ex marito, non per ottenere qualcosa in più (preferivo il digiuno), ma perché versasse regolarmente e con puntualità gli alimenti per il mantenimento di nostro figlio. Una volta mi rispose, col solito sogghigno: “Che differenza possono fare uno o due giorni di ritardo!” Gli feci notare che non si trattava solo di due giorni: di mese in mese i ritardi aumentavano, e per me era importantissimo che fosse preciso, perché erano già diverse sere che a mio figlio potevo dare per cena solo un uovo. Mi rispose che aveva lo stesso valore nutritivo della carne!
Oggi qualcosa è cambiato; vado alla Caritas ogni giovedì. Lì ricevo delle sporte di cibo. Sono l'unica italiana… la fila è interminabile… non sempre la verdura è fresca… spesso lo scatolame è già scaduto. E' stato difficile per me la prima volta, mi sono resa conto che ero <povera>.</povera>
L'anno scorso, in marzo, un’agenzia di somministrazione mi chiama per un’offerta di lavoro. Lascio il mio lavoro sicuro da 64 euro alla settimana per poter lavorare 32 ore alla settimana, anche se a tempo determinato. Avevo bisogno di soldi, diversi debiti, l'affitto in arretrato. Vado incontro al mio destino… devo decidere velocemente e lo faccio..... comincia la mia ennesima avventura… sono esperta nel settore, ma ferma da quasi un anno... il lavoro mi piace. Dal reparto in cui sono vengo trasferita al centro diurno, dove lavoro al meglio delle mie possibilità fino alla scadenza del contratto, in ottobre. Circa una decina di giorni prima del termine mi infortuno sul lavoro e NON mi rinnovano il contratto!!
Nel periodo in cui ho lavorato sono riuscita a pagare tutti gli arretrati di affitto e condominio, le bollette e tante altre pendenze. Poi, però, non avendo i requisiti per la disoccupazione ordinaria, ma solo per quella a requisiti ridotti, percepisco un unico magro assegno di mille euro… anche questo va a finire nelle tasche della mia proprietaria di casa.
Ero molto sfiduciata... sono molto sfiduciata, pur non smettendo di cercare una nuova opportunità lavorativa. La mia vita rischia di non essere più serena, né certa, perché solo il lavoro può far sì che questa sicurezza si concretizzi e, oggigiorno, è utopia!! Siamo diventati niente… ma anche merci intermediate dalle agenzie di somministrazione.
La prima volta che mi rivolsi all'assistente sociale, neanche riuscii a oltrepassare la soglia del suo ufficio: mi fu detto che non ne avevo i requisiti. Un anno più tardi li avevo, ma ero terrorizzata che mi portassero via mio figlio. Solo qualche mese più tardi scoprii che, dato che mio figlio era cresciuto, non rischiavo che me lo togliessero. Tuttavia non potevano aiutarmi perché, a loro dire, non c'erano fondi... Questo accadeva quando era sindaco Del Bono.
Dopo l'infortunio mi rivolgo al Comune per avere un colloquio con un assistente sociale; non ricordando il nome del precedente, me ne assegnano un altro... Il nuovo sindaco lo conosciamo tutti: Virginio Merola. "Distrattamente" l’ho pure votato… ma cosa conosce lui di noi? della "sua" città? dei suoi cittadini, che vivono nella miseria, in quartieri difficili, in case fatiscenti? L'aiuto che mi fornisce sono informazioni che già conoscevo... niente di più.
Qualche giorno fa mi sono rivolta di nuovo al centro di ascolto del mio quartiere; ho dovuto compilare una scheda, e lì ho avuto modo di parlare con un avvocato e con degli psicologi (perlomeno credo che lo fossero...). Uno di loro mi dice che la Caritas mette a disposizione cibo e vestiti. Vedo un ragazzino serbo che con furbizia sottrae da uno scatolone una maglietta… è tutto sporco… mi viene da piangere, non riesco a trattenere le lacrime...
Che fine ho fatto?!
Ma di chi è la colpa??
Di un governo menefreghista? di sindacati che si dipingono la faccia, ma ci tradiscono, abbandonandoci in balia dei poteri forti? del precariato, che è la forma che la flessibilità ha assunto nel nostro Paese? dell'opposizione, che resta in silenzio, mentre i nostri diritti e le nostre Vite vengono calpestate, umiliate?? del mio ex marito, che nonostante la sua nuova compagna non ha trovato serenità? di un Dio, che non so se esiste… che percepisco assente...?
Al centro di ascolto mi chiedono se quando andavo a fare colloqui trapelasse la mia angoscia. Forse, rispondo. Mi dicono che è sbagliato… magari è il motivo per cui a luglio, all'ultimo colloquio per l'ennesima cooperativa, non mi hanno risposto.
Ero fragile... e chi non si sentirebbe vulnerabile nella stessa condizione!!!
Sono tre mesi oggi che non pago l'affitto; la mia proprietaria mi chiama spesso… beh! ha ragione anche lei, vuole i suoi soldi: 600 euro al mese…
Cerco di non arrendermi, con tutta la mia forza, mista alla rabbia. Vorrei urlare, piangere e poi urlare ancora, sfogarmi, dimenticare, ma poi i problemi restano lì... e come faccio a risolverli se non ho un cazzo di lavoro?!?
Come farò?? La notte non riesco a dormire…
Sono a rischio, sto per perdere tutto, e non parlo di sogni ma delle piccole certezze che ancora ho, di quei piccoli punti di riferimento che mi sono rimasti… So che se avrò lo sfratto perderò anche mio figlio.
Ho le mani legate e i polsi mi fanno male… da troppo tempo cerco di sopravvivere, con risultati pessimi. E' finita, è quasi finita.
Sto chiedendo disperatamente aiuto. Monica Monelli»
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«La povertà che vivo oggi è quella di tantissime altre persone. Le difficoltà sono molteplici, considerando la mia situazione: ho 42 anni, sono madre di un bellissimo ragazzino di 14, separata e disoccupata. Vivo a Bologna, una città che pur sembrando ricca di opportunità da un anno e oltre non mi dà occasioni lavorative. Avevo già superato un periodo difficile e non mi ero persa d'animo, seppur molto dispiaciuta del trattamento ricevuto da una cooperativa nella quale avevo lavorato. Dopo un anno e mezzo, mi lasciarono a casa senza fornirmi una spiegazione; ricevetti la confidenza di una ex collega, la quale sosteneva che non offrivo garanzie... Le risposi che non ne offrivo, in fondo, meno di lei! Eh già, sono “loro”, i datori di lavoro, che possono pretendere garanzie da noi; noi, invece, le possiamo solo dare! Dopo il mancato rinnovo di contratto, grazie al sussidio di disoccupazione, per qualche mese, seppure con fatica, riuscii a respirare e a sopravvivere.
Non mi sono mai tirata indietro davanti al lavoro, davanti alle responsabilità che ho verso mio figlio e verso i miei genitori che, seppur pensionati, ogni mese cercano di darmi qualche piccolo sostegno economico. Ho fatto molti lavori solitamente considerati umili, tra cui la colf presso una famiglia, e ho vissuto con 64 euro alla settimana. Come si vive?? Male!!
Bollette da pagare, l'affitto, le spese extra per mio figlio, spese che ho dovuto sostenere da sola perché il mio ex marito non ha mai voluto capire che fare il padre oltre che un dovere è una soddisfazione... e che comunque ha degli obblighi ai quali non potrebbe venir meno... ma è una lotta anche con lui!
In quel periodo, dicevo, mi sono trovata a svolgere mansioni che esulano dalla mia professione di operatore socio sanitario. Imparai a lucidare le scarpe, a pulire le scale di un palazzo, a curare il giardino... era un continuo correre, ma almeno lavoravo!
Compravo sempre l'essenziale, meno non potevo! Sono andata a dormire molte volte con la pancia vuota, e tante lacrime… incollata al telefono, chiedevo disperatamente aiuto al mio ex marito, non per ottenere qualcosa in più (preferivo il digiuno), ma perché versasse regolarmente e con puntualità gli alimenti per il mantenimento di nostro figlio. Una volta mi rispose, col solito sogghigno: “Che differenza possono fare uno o due giorni di ritardo!” Gli feci notare che non si trattava solo di due giorni: di mese in mese i ritardi aumentavano, e per me era importantissimo che fosse preciso, perché erano già diverse sere che a mio figlio potevo dare per cena solo un uovo. Mi rispose che aveva lo stesso valore nutritivo della carne!
Oggi qualcosa è cambiato; vado alla Caritas ogni giovedì. Lì ricevo delle sporte di cibo. Sono l'unica italiana… la fila è interminabile… non sempre la verdura è fresca… spesso lo scatolame è già scaduto. E' stato difficile per me la prima volta, mi sono resa conto che ero <povera>.</povera>
L'anno scorso, in marzo, un’agenzia di somministrazione mi chiama per un’offerta di lavoro. Lascio il mio lavoro sicuro da 64 euro alla settimana per poter lavorare 32 ore alla settimana, anche se a tempo determinato. Avevo bisogno di soldi, diversi debiti, l'affitto in arretrato. Vado incontro al mio destino… devo decidere velocemente e lo faccio..... comincia la mia ennesima avventura… sono esperta nel settore, ma ferma da quasi un anno... il lavoro mi piace. Dal reparto in cui sono vengo trasferita al centro diurno, dove lavoro al meglio delle mie possibilità fino alla scadenza del contratto, in ottobre. Circa una decina di giorni prima del termine mi infortuno sul lavoro e NON mi rinnovano il contratto!!
Nel periodo in cui ho lavorato sono riuscita a pagare tutti gli arretrati di affitto e condominio, le bollette e tante altre pendenze. Poi, però, non avendo i requisiti per la disoccupazione ordinaria, ma solo per quella a requisiti ridotti, percepisco un unico magro assegno di mille euro… anche questo va a finire nelle tasche della mia proprietaria di casa.
Ero molto sfiduciata... sono molto sfiduciata, pur non smettendo di cercare una nuova opportunità lavorativa. La mia vita rischia di non essere più serena, né certa, perché solo il lavoro può far sì che questa sicurezza si concretizzi e, oggigiorno, è utopia!! Siamo diventati niente… ma anche merci intermediate dalle agenzie di somministrazione.
La prima volta che mi rivolsi all'assistente sociale, neanche riuscii a oltrepassare la soglia del suo ufficio: mi fu detto che non ne avevo i requisiti. Un anno più tardi li avevo, ma ero terrorizzata che mi portassero via mio figlio. Solo qualche mese più tardi scoprii che, dato che mio figlio era cresciuto, non rischiavo che me lo togliessero. Tuttavia non potevano aiutarmi perché, a loro dire, non c'erano fondi... Questo accadeva quando era sindaco Del Bono.
Dopo l'infortunio mi rivolgo al Comune per avere un colloquio con un assistente sociale; non ricordando il nome del precedente, me ne assegnano un altro... Il nuovo sindaco lo conosciamo tutti: Virginio Merola. "Distrattamente" l’ho pure votato… ma cosa conosce lui di noi? della "sua" città? dei suoi cittadini, che vivono nella miseria, in quartieri difficili, in case fatiscenti? L'aiuto che mi fornisce sono informazioni che già conoscevo... niente di più.
Qualche giorno fa mi sono rivolta di nuovo al centro di ascolto del mio quartiere; ho dovuto compilare una scheda, e lì ho avuto modo di parlare con un avvocato e con degli psicologi (perlomeno credo che lo fossero...). Uno di loro mi dice che la Caritas mette a disposizione cibo e vestiti. Vedo un ragazzino serbo che con furbizia sottrae da uno scatolone una maglietta… è tutto sporco… mi viene da piangere, non riesco a trattenere le lacrime...
Che fine ho fatto?!
Ma di chi è la colpa??
Di un governo menefreghista? di sindacati che si dipingono la faccia, ma ci tradiscono, abbandonandoci in balia dei poteri forti? del precariato, che è la forma che la flessibilità ha assunto nel nostro Paese? dell'opposizione, che resta in silenzio, mentre i nostri diritti e le nostre Vite vengono calpestate, umiliate?? del mio ex marito, che nonostante la sua nuova compagna non ha trovato serenità? di un Dio, che non so se esiste… che percepisco assente...?
Al centro di ascolto mi chiedono se quando andavo a fare colloqui trapelasse la mia angoscia. Forse, rispondo. Mi dicono che è sbagliato… magari è il motivo per cui a luglio, all'ultimo colloquio per l'ennesima cooperativa, non mi hanno risposto.
Ero fragile... e chi non si sentirebbe vulnerabile nella stessa condizione!!!
Sono tre mesi oggi che non pago l'affitto; la mia proprietaria mi chiama spesso… beh! ha ragione anche lei, vuole i suoi soldi: 600 euro al mese…
Cerco di non arrendermi, con tutta la mia forza, mista alla rabbia. Vorrei urlare, piangere e poi urlare ancora, sfogarmi, dimenticare, ma poi i problemi restano lì... e come faccio a risolverli se non ho un cazzo di lavoro?!?
Come farò?? La notte non riesco a dormire…
Sono a rischio, sto per perdere tutto, e non parlo di sogni ma delle piccole certezze che ancora ho, di quei piccoli punti di riferimento che mi sono rimasti… So che se avrò lo sfratto perderò anche mio figlio.
Ho le mani legate e i polsi mi fanno male… da troppo tempo cerco di sopravvivere, con risultati pessimi. E' finita, è quasi finita.
Sto chiedendo disperatamente aiuto. Monica Monelli»
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Ospite- Ospite
Re: Precarietà e disoccupazione
E' una lettera molto triste... Scri se hai bisogno di qualcosa o posso fare qualcosa, sono qui..
Gex- Admin
- Messaggi : 2565
Data d'iscrizione : 20.12.10
Re: Precarietà e disoccupazione
No gex grazie. Vorrei solo che tutti capissero che queste storie sono reali e riguardano persone normalissime, persone che fino a qualche anno fa vivevano decentemente e alle quali questa situazione ha tolto tutto, anche la dignità.
Potrebbe essere chiunque intorno a noi, anche una delle persone che vediamo ogni gjorno ma che magari ha vergogna di raccontare la propria storia...
Io ho avuto la fortuna di conoscere una persona stupenda che poi è diventata il mio attuale compagno che mi ha tolto da quell'incubo ma se non ci fosse lui ora io starei in quella stessa situazione perchè non avrei un posto dove vivere, ancora non trovo un lavoro se non quello stagionale da 3 anni...e la soluzione che è capitata a me non é nemmeno quella giusta perché se non dovesse funzionare tra me e lui io sarei di nuovo in mezzo alla strada coi servizi sociali che se la spasserebbero a togliermi mio figlio.
Bene...vorrei solo che ci fosse consapevolezza di come finiremo tutti o prima o dopo se le cose non cambieranno.
Molte persone vivono nel terrore e nell'angoscia proprio come faccio io. Ogni giorno cerco di mettere da parte centesimi su un salvadanaio per le emergenze, mi è capitato di dovermi far prestare due euro per poter mangiare piú volte...questo mi è rimasto dentro anche se ora non ho piú problemi in quel senso ma il terrore per il futuro non sparisce...
Molte...troppe persone ormai sono finite in queste condizioni...e io diffonderó queste storie ogni volta che mi capiterà di leggerne.
Potrebbe essere chiunque intorno a noi, anche una delle persone che vediamo ogni gjorno ma che magari ha vergogna di raccontare la propria storia...
Io ho avuto la fortuna di conoscere una persona stupenda che poi è diventata il mio attuale compagno che mi ha tolto da quell'incubo ma se non ci fosse lui ora io starei in quella stessa situazione perchè non avrei un posto dove vivere, ancora non trovo un lavoro se non quello stagionale da 3 anni...e la soluzione che è capitata a me non é nemmeno quella giusta perché se non dovesse funzionare tra me e lui io sarei di nuovo in mezzo alla strada coi servizi sociali che se la spasserebbero a togliermi mio figlio.
Bene...vorrei solo che ci fosse consapevolezza di come finiremo tutti o prima o dopo se le cose non cambieranno.
Molte persone vivono nel terrore e nell'angoscia proprio come faccio io. Ogni giorno cerco di mettere da parte centesimi su un salvadanaio per le emergenze, mi è capitato di dovermi far prestare due euro per poter mangiare piú volte...questo mi è rimasto dentro anche se ora non ho piú problemi in quel senso ma il terrore per il futuro non sparisce...
Molte...troppe persone ormai sono finite in queste condizioni...e io diffonderó queste storie ogni volta che mi capiterà di leggerne.
Ospite- Ospite
Re: Precarietà e disoccupazione
Capisco bene Scri, e sono contento che tu abbia al tuo fianco una persona meravigliosa come il tuo ragazzo..
E hai ragione quando dici che troppe persone sono in queste condizioni..
La situazione in Italia infatti, sta diventando difficile, non so di chi sia la colpa (politiche sbagliate, nessun aiuto per i giovani ecc)..
Il fatto e' che comunque sempre piu famiglie sono in situazion i disperate..
Mi capita spesso di passare davanti la sede della Caritas dove danno il pranzo a persone disagiate, e fino a qualche anno fa si vedevano lunghe code fatta per lo piu di extracomunitari, oggi si vedono, invece, insieme agli extracomunitari anche tantissimi italiani, che sono in attesa di un pasto, e tra questi anche molti anziani.
Sicuramente questo governo ci ha messo lo zampino, poteva fare qualcosa in piu con politiche sociali migliori e invece ha pensato solo alle ricchezze di pochi, ma la situazione sta diventando molto pesante..
Dopo l'Ancient Regime ci fu la rivoluzione francese, perche' il popolo non aveva piu da mangiare...
E hai ragione quando dici che troppe persone sono in queste condizioni..
La situazione in Italia infatti, sta diventando difficile, non so di chi sia la colpa (politiche sbagliate, nessun aiuto per i giovani ecc)..
Il fatto e' che comunque sempre piu famiglie sono in situazion i disperate..
Mi capita spesso di passare davanti la sede della Caritas dove danno il pranzo a persone disagiate, e fino a qualche anno fa si vedevano lunghe code fatta per lo piu di extracomunitari, oggi si vedono, invece, insieme agli extracomunitari anche tantissimi italiani, che sono in attesa di un pasto, e tra questi anche molti anziani.
Sicuramente questo governo ci ha messo lo zampino, poteva fare qualcosa in piu con politiche sociali migliori e invece ha pensato solo alle ricchezze di pochi, ma la situazione sta diventando molto pesante..
Dopo l'Ancient Regime ci fu la rivoluzione francese, perche' il popolo non aveva piu da mangiare...
Gex- Admin
- Messaggi : 2565
Data d'iscrizione : 20.12.10
Re: Precarietà e disoccupazione
Mia madre ogni primo giovedì del mese va alla Caritas a prendere cibi in scatola vari, pasta, olio (non sempre), parmigiano (non sempre)...insomma, quello che c'è. Spesso prende anche dei vestiti usati, fino a qualche tempo fa ne usufruivo anche io e vi giuro che noi non siamo mai stati poveri e che ci va un sacco di gente del mio paese che non era povera. Ci siamo e ci sono diventati.
A mia volta, quando mio figlio cresce un po, i suoi vestiti usati li do alla Caritas perchè so che sicuramente c'è chi li prenderà...forse il mio vicino di casa, forse qualcuno che è venuto a scuola con me...qualcuno che si vergogna della propria condizione come me ne vergognavo io...
Gex purtroppo l'Italia è un paese di vigliacchi, non siamo rivoluzionari.
A mia volta, quando mio figlio cresce un po, i suoi vestiti usati li do alla Caritas perchè so che sicuramente c'è chi li prenderà...forse il mio vicino di casa, forse qualcuno che è venuto a scuola con me...qualcuno che si vergogna della propria condizione come me ne vergognavo io...
Gex purtroppo l'Italia è un paese di vigliacchi, non siamo rivoluzionari.
Ospite- Ospite
Re: Precarietà e disoccupazione
Gex purtroppo l'Italia è un paese di vigliacchi, non siamo rivoluzionari.
Prima o poi anche la corda piu dura si spezza, e ti assicuro che sta per spezzarsi, troppe persone vivono con lo spettro della fame...
In ogni caso se vuoi possiamo organizzare delle spedizioni di materiale di prima necessita' per la caritas dimmi se si puo' fare e come... o spedire a te e tu smistarli..
Gex- Admin
- Messaggi : 2565
Data d'iscrizione : 20.12.10
Re: Precarietà e disoccupazione
Posso informarmi, io personalmente porto le mie cose direttamente la, dovrebbe esserci ovunque, in tutte le città. Ti faccio sapere
Ospite- Ospite
Re: Precarietà e disoccupazione
Hai toccato proprio un tasto dolente Scricciolo!!
Grazie al cielo ho un lavoro stabile ma le cose non sono più come qualche anno fa, il potere d'acquisto dello stipendio è decisamente inferiore e occorre una certa inventiva per arrivare alla fine del mese Inoltre non si vedono prospettive valide per i nostri figli e per il loro futuro, almeno qui in italia...
Fossi più giovane e senza legami emigrerei, sapessi quante volte l'ho pensato!
Grazie al cielo ho un lavoro stabile ma le cose non sono più come qualche anno fa, il potere d'acquisto dello stipendio è decisamente inferiore e occorre una certa inventiva per arrivare alla fine del mese Inoltre non si vedono prospettive valide per i nostri figli e per il loro futuro, almeno qui in italia...
Fossi più giovane e senza legami emigrerei, sapessi quante volte l'ho pensato!
gloria- Messaggi : 1291
Data d'iscrizione : 21.12.10
Età : 60
Re: Precarietà e disoccupazione
Hai ragione Gloria forse una parte del problema e' relativa anche al potere d'acquisto che inevitabilmente rende piu povere le persone..
Riguardo ad andare all'estero ci ho pensato tantissime volte anch'io, ma caso strano ogni volta che stavo per partire succedeva qualcosa che mi tratteneva qui.. O forse in me non c'era semplicemente la volontà di farlo..
Comunque ammiro moltissimo chi ha avuto il coraggio di fare una scelta cosi' radicale...
Riguardo ad andare all'estero ci ho pensato tantissime volte anch'io, ma caso strano ogni volta che stavo per partire succedeva qualcosa che mi tratteneva qui.. O forse in me non c'era semplicemente la volontà di farlo..
Comunque ammiro moltissimo chi ha avuto il coraggio di fare una scelta cosi' radicale...
Gex- Admin
- Messaggi : 2565
Data d'iscrizione : 20.12.10
Re: Precarietà e disoccupazione
scricciolo ha scritto:Posso informarmi, io personalmente porto le mie cose direttamente la, dovrebbe esserci ovunque, in tutte le città. Ti faccio sapere
Si grazie...
Gex- Admin
- Messaggi : 2565
Data d'iscrizione : 20.12.10
Re: Precarietà e disoccupazione
Allora...la Caritas è abbastanza elastica, nel senso che in ogni paese/città ognuno si organizza come vuole...per il cibo hanno prodotti CEE tendenzialmente ma io so per certo che da me prendono anche roba che i volontari procurano quindo sono abbastanza indipendenti.
Offerte di denaro secondo me non vanno fatte perchè se prendono 100 poi spendono per i poveri 30!!! Ognuno potrebbe mobilitarsi nella propria città magari andando a fare la spesa e poi portarla direttamente nei centri...io al massimo posso portarla nel centro della mia città dove poi penseranno a distribuirla qui e nei paesini vicini.
Comunque per chi non lo sapesse, i vestiti usati, smessi, che non usiamo più, a qualcuno sicuramente serve...portiamoli alla Caritas! Queste cose vanno a ruba, i poveri non hanno soldi per comprare i vestiti, devono pensare a mangiare! Soprattutto i vestiti dei vostri figli, che non gli entrano più...io fino a qualche mese fa li prendevo li per mio figlio...alla Caritas. Non sottovalutate nulla.
Se avete nelle dispense prodotti in scatola che tanto non utilizzerete mai, portateli alla Caritas! Con quella scatola una famiglia stasera potrà cenare!
Molto utili, se qualcuno volesse appositamente fare la spesa, sono: olio extravergine di Oliva, pasta, formaggi a pezzi sottovuoto, latte.
Se qualcuno vuole farlo ma non vuole metterci la faccia, io sarò felice di portare il tutto alla Caritas del mio paese.
Offerte di denaro secondo me non vanno fatte perchè se prendono 100 poi spendono per i poveri 30!!! Ognuno potrebbe mobilitarsi nella propria città magari andando a fare la spesa e poi portarla direttamente nei centri...io al massimo posso portarla nel centro della mia città dove poi penseranno a distribuirla qui e nei paesini vicini.
Comunque per chi non lo sapesse, i vestiti usati, smessi, che non usiamo più, a qualcuno sicuramente serve...portiamoli alla Caritas! Queste cose vanno a ruba, i poveri non hanno soldi per comprare i vestiti, devono pensare a mangiare! Soprattutto i vestiti dei vostri figli, che non gli entrano più...io fino a qualche mese fa li prendevo li per mio figlio...alla Caritas. Non sottovalutate nulla.
Se avete nelle dispense prodotti in scatola che tanto non utilizzerete mai, portateli alla Caritas! Con quella scatola una famiglia stasera potrà cenare!
Molto utili, se qualcuno volesse appositamente fare la spesa, sono: olio extravergine di Oliva, pasta, formaggi a pezzi sottovuoto, latte.
Se qualcuno vuole farlo ma non vuole metterci la faccia, io sarò felice di portare il tutto alla Caritas del mio paese.
Ospite- Ospite
Re: Precarietà e disoccupazione
Scri, si potrebbe fare delle spedizioni direttamente a te, una spedizioni fino a 30 kili costa 30 euro, e ci si puo'mettere molta roba.
Potresti dare il tuo indirizzo o un negozio che conosci che ti darebbe il pacco o un amico vicino, cosi' non daresti i tuoi dati? Sarebbe un problema per te?
Pensi di riuscire ad organizzare un recapito per le spedizioni?
Potresti dare il tuo indirizzo o un negozio che conosci che ti darebbe il pacco o un amico vicino, cosi' non daresti i tuoi dati? Sarebbe un problema per te?
Pensi di riuscire ad organizzare un recapito per le spedizioni?
Gex- Admin
- Messaggi : 2565
Data d'iscrizione : 20.12.10
Re: Precarietà e disoccupazione
Gex, se lo spedisci TU non ho problemi a darti il mio indirizzo in pvt
Ospite- Ospite
Re: Precarietà e disoccupazione
Ok grazie per la fiducia..
Se lo mandi organizzo una spedizione indicami le cose che potrebbero servire maggiormente alla caritas..
Se lo mandi organizzo una spedizione indicami le cose che potrebbero servire maggiormente alla caritas..
Gex- Admin
- Messaggi : 2565
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Re: Precarietà e disoccupazione
Ok Scri..
Ti avviso quando organizzo una spedizione..
Ti avviso quando organizzo una spedizione..
Gex- Admin
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Data d'iscrizione : 20.12.10
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