egregio dottore
egregio dottore
Egregio dottore,benchè io mi renda conto che per quanto la riguarda sono solo una paziente e che lei ha necessità di tutelarsi anche legalmente attenendosi alle linee guida e fidandosi di quello che gli informatori scientifici le propinano (oste,com’è il vino?...buono!!! ),per me stessa sono “persona”…
Ha ragione ad essere prevenuto nei miei confronti,ha ragione a chiedermi :”è medico lei?” ,quando tento di spiegarle cosa penso della mia patologia e delle terapie;in effetti io non sono un medico,ma l’unica persona su cui ho sperimentato le mie teorie sono io stessa,non ho mai fatto proseliti e quando mi sono espressa nei vari siti sull’argomento che frequento ho sempre premesso che si tratta di mie teorie personali che non fanno testo
Alla fin fine,l’unica cosa che vorrei è essere ascoltata,potermi esprimere senza leggere sul suo viso noia,supponenza,al limite tolleranza…25 anni fa mi diceste che mia figlia sarebbe morta: adesso ha 25 anni ed è hiv negativa…poi avete tentato di avvelenarmi con l’azt in monosomministrazione: mio marito è morto di retrovir (e quanti altri,dottore? ),io non ho voluto assumerlo e sono ancora qui…quando ho avuto il cancro ho fatto un anno di terapia:la mia viremia risponde bene ed il mio sistema immunitario ha dimostrato di avere una buona capacità di ripresa:a che scopo danneggiare organi importanti (fegato,cuore,reni) con una terapia di cui,alla fin fine,ritengo di non avere necessità?...mi è stato detto che ho sviluppato resistenze agli unici due farmaci che ho preso per l’anno che ho fatto terapia e che quindi vi metto in difficoltà per un’eventuale terapia (l’unico argomento di conversazione di cui ho avuto occasione di parlare con lei e con i suoi colleghi :a quanto pare l’unico che vi interessi) : pochi momenti prima mi era stato detto che “ci sono nuovi farmaci,praticamente privi di effetti collaterali”…non c’è una piccola contraddizione?...ogni volta mi prospettate,dopo il cazziatone paternalistico,lo spettro della morte senza nemmeno darmi la possibilità di scegliere se voglio morire di farmaci o del (dei)virus con cui convivo ormai da 25 anni,imponendomi il vostro concetto di vita e la vostra paura della morte,morte che sarà comunque inevitabile per tutti,virus o meno…
Quando cerco di esprimermi (troppo velocemente,accavallando gli argomenti nella certezza di non essere ascoltata,anzi,spesso derisa) la domanda con cui vengo interrotta è : “allora,cosa ci viene a fare qui?”…e cominciavo a chiedermelo anche io e adesso ho la risposta :la maggior parte dei suoi colleghi non infettivologi non conoscono la mia patologia e ne hanno paura e se non possono evitare di prendermi in carico mi chiedono,per prima cosa,dove sono seguita…
Io,io,io…l’ha notato?...ecco,per me stessa sono importante io,non le vostre statistiche di sopravvivenza,non i vostri protocolli…semplicemente io e ,me lo conceda, mi sono garantita comunque,con le mie balzane teorie e la mia assurda filosofia di vita, molti anni in più di quelli che lei ed i suoi colleghi mi avevate prospettato “se non inizia al più presto la terapia”
Mi perdoni se sono stata saccente e presuntuosa,e mi perdoni anche se non mi bastano le sue lauree ed i suoi masters per fidarmi
Ha ragione ad essere prevenuto nei miei confronti,ha ragione a chiedermi :”è medico lei?” ,quando tento di spiegarle cosa penso della mia patologia e delle terapie;in effetti io non sono un medico,ma l’unica persona su cui ho sperimentato le mie teorie sono io stessa,non ho mai fatto proseliti e quando mi sono espressa nei vari siti sull’argomento che frequento ho sempre premesso che si tratta di mie teorie personali che non fanno testo
Alla fin fine,l’unica cosa che vorrei è essere ascoltata,potermi esprimere senza leggere sul suo viso noia,supponenza,al limite tolleranza…25 anni fa mi diceste che mia figlia sarebbe morta: adesso ha 25 anni ed è hiv negativa…poi avete tentato di avvelenarmi con l’azt in monosomministrazione: mio marito è morto di retrovir (e quanti altri,dottore? ),io non ho voluto assumerlo e sono ancora qui…quando ho avuto il cancro ho fatto un anno di terapia:la mia viremia risponde bene ed il mio sistema immunitario ha dimostrato di avere una buona capacità di ripresa:a che scopo danneggiare organi importanti (fegato,cuore,reni) con una terapia di cui,alla fin fine,ritengo di non avere necessità?...mi è stato detto che ho sviluppato resistenze agli unici due farmaci che ho preso per l’anno che ho fatto terapia e che quindi vi metto in difficoltà per un’eventuale terapia (l’unico argomento di conversazione di cui ho avuto occasione di parlare con lei e con i suoi colleghi :a quanto pare l’unico che vi interessi) : pochi momenti prima mi era stato detto che “ci sono nuovi farmaci,praticamente privi di effetti collaterali”…non c’è una piccola contraddizione?...ogni volta mi prospettate,dopo il cazziatone paternalistico,lo spettro della morte senza nemmeno darmi la possibilità di scegliere se voglio morire di farmaci o del (dei)virus con cui convivo ormai da 25 anni,imponendomi il vostro concetto di vita e la vostra paura della morte,morte che sarà comunque inevitabile per tutti,virus o meno…
Quando cerco di esprimermi (troppo velocemente,accavallando gli argomenti nella certezza di non essere ascoltata,anzi,spesso derisa) la domanda con cui vengo interrotta è : “allora,cosa ci viene a fare qui?”…e cominciavo a chiedermelo anche io e adesso ho la risposta :la maggior parte dei suoi colleghi non infettivologi non conoscono la mia patologia e ne hanno paura e se non possono evitare di prendermi in carico mi chiedono,per prima cosa,dove sono seguita…
Io,io,io…l’ha notato?...ecco,per me stessa sono importante io,non le vostre statistiche di sopravvivenza,non i vostri protocolli…semplicemente io e ,me lo conceda, mi sono garantita comunque,con le mie balzane teorie e la mia assurda filosofia di vita, molti anni in più di quelli che lei ed i suoi colleghi mi avevate prospettato “se non inizia al più presto la terapia”
Mi perdoni se sono stata saccente e presuntuosa,e mi perdoni anche se non mi bastano le sue lauree ed i suoi masters per fidarmi
silvana- Messaggi : 90
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Re: egregio dottore
Pensa che il mio dottore (infettivologo) ha scoperto in questi giorni che è possibile assumere Reyataz senza Norvir cambiando il dosaggio!!!
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