Sesso a rischio, consigli per le vacanze sicure
Sesso a rischio, consigli per le vacanze sicure
I più esposti alle malattie infettive sono i giovani tra i 15 e i 24 anni.
Estate, mare, sole e tanta voglia di divertirsi. Fin qui tutto bene: attenzione però che il periodo delle vacanze è anche quello in cui più si rischia d'incappare in una gravidanza indesiderata o di contrarre malattie sessualmente trasmissibili. Molto a rischio sono soprattutto giovani e giovanissimi. Già perchè nonostante l'evoluzione dei costumi, purtroppo, gli adolescenti italiani continuano a essere ignoranti in materia.
A dimostralo, l'allarme clamidia (infezione causata da un batterio che può portare alla sterilità) tra i giovani con una età compresa tra i 15-24 anni. A lanciarlo, è stato il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc), secondo il quale tra il 2009 e il 2010 si sono registrati 343 mila casi d'infezioni di questo tipo in Europa: un aumento costante che ha portato a raddoppiare l'incidenza da 143 a 332 casi ogni 100 mila abitanti. In Italia si parla di mezzo milione l'anno.
I ginecologi italiani hanno così alzato il livello d'allerta sui rischi del sesso non protetto ricordando che ogni settembre è boom negli ambulatori per diagnosi di malattie contratte in vacanza. «I ragazzi sono pianamente consapevoli di come le malattie sessuali (Hiv, clamidia, gonorrea e herpes genitale) si possono trasmettere» ha detto a Lettera43.it Adele Fabrizi psicoterapeuta dell'Istituto di sessuologia di Roma. «Il livello d’informazione è quindi corretto. Quello che non corrisponde è il grado di formazione».
DOMANDA. In che senso?
RISPOSTA. Gli adolescenti non sono consapevoli che quelle malattie possono effettivamente colpirli. Non è 'colpa' loro, tutto è legato al percorso evolutivo dell'adolescenza. Si sentono invincibili, niente e nessuno li può scalfire. E la cosa più interessante è che spesso, per sentirsi più grandi, sanno che potrebbero mettersi in condizioni rischiose.
D. Maschi e femmine, chi il più informato?
R. Entrambi lo sono. Ma i maschi tendono a non utilizzare rimedi appropriati per motivi culturali o perché più semplicemente non hanno voglia. Le ragazze ovviamente non sono d'accordo e magari cercano di convincerli a utilizzare le dovute precauzioni col rischio però di essere accusate.
D. Accusate di cosa?
R. Per esempio di essere una ragazza di facili costumi. Quindi preferisce stare in silenzio affidandosi a un semplice «stai attento».
D. Per questo l'estate è un periodo più a rischio?
R. In parte. Da alcuni anni c'è stato un aumento delle malattie sessualmente trasmesse soprattutto nella fasce di età 15-25 anni. L'impennata è attribuibile al fatto che durante questo periodo si tende a essere più liberi. I ragazzi spesso vanno in vacanza da soli, non hanno problemi di orari. Spesso per divertirsi ancora di più, fanno affidamento ad alcol o sostanze stupefacenti. Insomma, ci si lascia andare e quindi è molto più probabile che si contraggano infezioni.
D. Quali sono quelle più frequenti?
R. La clamidia, soprattutto nelle donne. Ma c'è anche un ritorno dell'herpes genitale, della sifilide e della gonorrea. Inoltre, resta ancora molto probabile la possibilità di contrarre l'Hiv dal momento che c'è ancora un 30% dei sieropositivi che non sa di esserlo e quindi continua a infettare partner senza esserne consapevole.
D. Come si possono prevenire le infezioni?
R. Non ci sono molte alternative: l'astinenza, l'uso delle dovute precauzioni, e magari anche evitare rapporti con persone sconosciute.
Fonte: [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Estate, mare, sole e tanta voglia di divertirsi. Fin qui tutto bene: attenzione però che il periodo delle vacanze è anche quello in cui più si rischia d'incappare in una gravidanza indesiderata o di contrarre malattie sessualmente trasmissibili. Molto a rischio sono soprattutto giovani e giovanissimi. Già perchè nonostante l'evoluzione dei costumi, purtroppo, gli adolescenti italiani continuano a essere ignoranti in materia.
A dimostralo, l'allarme clamidia (infezione causata da un batterio che può portare alla sterilità) tra i giovani con una età compresa tra i 15-24 anni. A lanciarlo, è stato il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc), secondo il quale tra il 2009 e il 2010 si sono registrati 343 mila casi d'infezioni di questo tipo in Europa: un aumento costante che ha portato a raddoppiare l'incidenza da 143 a 332 casi ogni 100 mila abitanti. In Italia si parla di mezzo milione l'anno.
I ginecologi italiani hanno così alzato il livello d'allerta sui rischi del sesso non protetto ricordando che ogni settembre è boom negli ambulatori per diagnosi di malattie contratte in vacanza. «I ragazzi sono pianamente consapevoli di come le malattie sessuali (Hiv, clamidia, gonorrea e herpes genitale) si possono trasmettere» ha detto a Lettera43.it Adele Fabrizi psicoterapeuta dell'Istituto di sessuologia di Roma. «Il livello d’informazione è quindi corretto. Quello che non corrisponde è il grado di formazione».
DOMANDA. In che senso?
RISPOSTA. Gli adolescenti non sono consapevoli che quelle malattie possono effettivamente colpirli. Non è 'colpa' loro, tutto è legato al percorso evolutivo dell'adolescenza. Si sentono invincibili, niente e nessuno li può scalfire. E la cosa più interessante è che spesso, per sentirsi più grandi, sanno che potrebbero mettersi in condizioni rischiose.
D. Maschi e femmine, chi il più informato?
R. Entrambi lo sono. Ma i maschi tendono a non utilizzare rimedi appropriati per motivi culturali o perché più semplicemente non hanno voglia. Le ragazze ovviamente non sono d'accordo e magari cercano di convincerli a utilizzare le dovute precauzioni col rischio però di essere accusate.
D. Accusate di cosa?
R. Per esempio di essere una ragazza di facili costumi. Quindi preferisce stare in silenzio affidandosi a un semplice «stai attento».
D. Per questo l'estate è un periodo più a rischio?
R. In parte. Da alcuni anni c'è stato un aumento delle malattie sessualmente trasmesse soprattutto nella fasce di età 15-25 anni. L'impennata è attribuibile al fatto che durante questo periodo si tende a essere più liberi. I ragazzi spesso vanno in vacanza da soli, non hanno problemi di orari. Spesso per divertirsi ancora di più, fanno affidamento ad alcol o sostanze stupefacenti. Insomma, ci si lascia andare e quindi è molto più probabile che si contraggano infezioni.
D. Quali sono quelle più frequenti?
R. La clamidia, soprattutto nelle donne. Ma c'è anche un ritorno dell'herpes genitale, della sifilide e della gonorrea. Inoltre, resta ancora molto probabile la possibilità di contrarre l'Hiv dal momento che c'è ancora un 30% dei sieropositivi che non sa di esserlo e quindi continua a infettare partner senza esserne consapevole.
D. Come si possono prevenire le infezioni?
R. Non ci sono molte alternative: l'astinenza, l'uso delle dovute precauzioni, e magari anche evitare rapporti con persone sconosciute.
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