Parte Artemis, per la salute degli immigrati
Parte Artemis, per la salute degli immigrati
Inaugurata una rete di "educatori di salute", con 40 associazioni
Sono troppo pochi i cittadini stranieri che accedono ai servizi socio-sanitari italiani. Per avvicinare gli stranieri ai servizi di salute è nato il progetto Artemis - Associazionismo e reti territoriali per la mediazione interculturale sulla salute: 40 associazioni di immigrati, della società civile e di istituzioni localighanno attivato sul territorio una rete di "educatori di salute di comunità", una figura sperimentata in Gran Bretagna.
Questi mediatori culturali specializzati ad essere "antenne di salute", a riconoscere il bisogno e ad indirizzare ai servizi, sono stati formati sotto il coordinamento dell'Istituto superiore di sanità, in collaborazione con Albero della Salute, struttura di riferimento della Regione Toscana per la promozione della salute dei migranti. Il progetto parte nei territori di Roma, Prato e Firenze.
Focus particolare del progetto saranno l'Hiv e le coinfezioni, tunercolosi e malattie sessualmente trasmesse. I primi dati raccolti sono preoccupanti: in un questionario somministrato a 1.508 persone, solo 11 persone hanno risposto correttamente a tutti i quesiti sulla conoscenza delle modalità di trasmissione dell'Hiv.
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Sono troppo pochi i cittadini stranieri che accedono ai servizi socio-sanitari italiani. Per avvicinare gli stranieri ai servizi di salute è nato il progetto Artemis - Associazionismo e reti territoriali per la mediazione interculturale sulla salute: 40 associazioni di immigrati, della società civile e di istituzioni localighanno attivato sul territorio una rete di "educatori di salute di comunità", una figura sperimentata in Gran Bretagna.
Questi mediatori culturali specializzati ad essere "antenne di salute", a riconoscere il bisogno e ad indirizzare ai servizi, sono stati formati sotto il coordinamento dell'Istituto superiore di sanità, in collaborazione con Albero della Salute, struttura di riferimento della Regione Toscana per la promozione della salute dei migranti. Il progetto parte nei territori di Roma, Prato e Firenze.
Focus particolare del progetto saranno l'Hiv e le coinfezioni, tunercolosi e malattie sessualmente trasmesse. I primi dati raccolti sono preoccupanti: in un questionario somministrato a 1.508 persone, solo 11 persone hanno risposto correttamente a tutti i quesiti sulla conoscenza delle modalità di trasmissione dell'Hiv.
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