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Quanto costa un laboratorio di ricerca?

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Messaggio Da Rafael Mar 15 Mar - 23:54

In Piemonte, come in Italia, si investe meno rispetto agli altri Paesi per la ricerca. Pertanto l'attivita' principale di un capo laboratorio, che in genere e' un professore universitario, e' quella di reperire i fondi per pagare gli strumenti, gli stipendi ed i reagenti necessari, mentre dare l'indirizzo scientifico ai ricercatori e svolgere attivita' didattica diventa quasi un'occupazione secondaria.

Per avere le sovvenzioni, bisogna dimostrare di essere bravi (pubblicando spesso articoli su riviste sc ientifiche internazionali) ed avere progetti di ricerca validi ed innovativi.

L'Universita' annualmente eroga poco. Sono previsti i progetti chiamati "ex60%" dove il contributo si aggira intorno a 5.000 Euro. Ovviamente e' molto esiguo ed in genere e' soltanto il primo passo per richiedere al MUR (Ministero dell'universita' e Ricerca) ilo cosiddetto PRIN (Progetto inter- o intra Universitario di rilevante interesse nazionale) a questi si aggiungo i FIRB (Fondo per gli Investimenti della Ricerca di Base) che sono di entita' simile ai PRIN e sempre banditi dal MUR.

L'iter e' il seguente: una cordata di 4 o 5 laboratori presenta un progetto: se i revisori, cioe' altri scienziati deputati a valutare il progetto, lo reputano degno, il MUR finanziera' il 70% mentre il restante 30 sara' a carico delle strutture richiedenti (che lo copriranno in parte con denaro reperito da altre sovvenzioni). Con questi progetti si otterranno circa 60 mila euro per due anni. La richiesta si puo' formulare, in caso di assegnazione, con scadenza biennale.

La cifre e' comunque inadeguata. Per fare attivita' di ricerca avanzata, servono infatti almeno 60-80 mila euro all'anno soltanto per il materiale di consumo (reagenti, anticorpi, soluzioni), la cifra lievita a 80-100 mila euro se un laboratorio deve mantenere uno stabulario (area riservata all'allevamento e riproduzione di topi di laboratorio). Oltretutto l'acquisto di prodotti per la ricerca e' molto caro in Italia, basti pensare , per esmpio, che uno stesso anticorpo o reagente, sul mercato americano costa del 30 al 60 % in meno. Bisogna quindi integrare il finanziamento ministeriale con fondi di altri Enti Pubblici, quali Regione, la Comunita' Europea e organizzazioni private quali l'AIRC(Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) e Telethon. La Regione piemonte gestisce il cosiddetto CIPE (Comitato Interministeriale per la programmazione Economica9 che con delibera del 27 maggio 2005 ha approvato criteri per l'assegnazione delle risorse e la loro ripartizione alle regioni. Al Piemonte sono stati assegnati per il triennio 2005-2008 circa 98 milioni di euro.

Di ben altra entita' i fondi erogati dalla Comunita' Europea. Di solito queste sovvenzioni vengono erogate ad una cordata internazionale di laboratori che sottendono ad un programma derivato dalle linee guida della Comunita'. In genere un laboratorio si assicura un contributo di circa 500/700 mila euro per 4 anni.

Pensato al fabbisogno quotidiano, il capo del gruppo di ricerca deve preoccuparsi di tutta la strumentazione scientifica. Sul nascere un laboratorio medio-piccolo ha bisogno di circa 400 mila euro ( un buon microscopio, ad esempio, costa circa 25 mila euro) Per poi assestarsi sui 50 mila euro ogni due anni per aggiornare la strumentazione.

Da quanto procede risulta chiaro che l'intera attivita' di un laboratorio di ricerca vive nell'incertezza quotidiana: se non si pubblica e non si presentano buoni risultati, diminuiscono le possibilita' di accedere ai finanziamenti, ma allo stesso tempo senza soldi non si puo' fare ricerca ed ottenere risultati scientifici degni di pubblicazione.

Ma chi sono i "cervelli" che, di fatto, portano avanti l'attivita' di ricerca? In ogni laboratorio si seguono diversi filoni di studio percio' il direttore scientifico deve contare su ricercatori per cosi' dire di prima nomina, che saranno aiutati da schiere di post dottorati, dottorandi, borsisti, tecnici di laboratorio e studenti. I posti di ruolo sono pochi , cosi0 come i soldi che si possono investire per gli stipendi.
Un assegnista percepisce circa 1100 euro netti al mese, un dottorando 900. Le borse di studio per la ricerca vengono per lo piu' sostenute da associazioni senza fini di lucro che operano a livello nazionale.
Infine una grossa mano per l'attivita' del laboratorio viene dagli studenti: futuri medici, biologi o biotecnologi, che offrono la propria opera gratuita in cambio della possibilita' di fare una tesi sperimentale.
Rafael
Rafael

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