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2008, 27 Mar - A Brescia prima sperimentazione vaccino terapeutico

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Messaggio Da Rafael Sab 22 Gen - 16:21

Brescia,27 marzo.

Parte da Brescia la sperimentazione clinica sull'uomo del primo vaccin o terapeutico in Italia contro l'AIDS.L'AT20-questo il nome del probabile vaccino- e' frutto di uno studio ventennale condotto da un'equipe di ricercatori della cattedra di Microbiologia dell'Universita' di Brescia, diretta dal prof. Arnaldo Carudo, che nell'ambito del progetto "Imana" ha individuato una nuova molecola la quale permetterebbe di abbattere drasticamente la proliferazione del virus.

La prima fase della sperimentazione, volta a misurarne l'Innocuita', dovrebbe durare sei mesi, nel corso dei quali ai pazienti saranno inoculate fino a 5 dosi vaccinali.
Successivamente si passera' a una seconda e terza fase - per cui si devono ancora reperire le risorse finanziarie- per valutare la reale efficacia dell'AT20, anche su ceppi del virus dell'HIV diffusi in altri Paesi del mondo.

"La strada intrapresa dai bresciani e' una novita' - ha spiegato il prof. Caruso a una conferenza stampa a margine di un convegno promosso dalla facolta' di Medicina "Nuove strategie preventive e terapeutiche anti-AIDS"

Il vaccino sara' testato, a partire da settembre, su un campione di 60 persone sieropositive in quattro centri italiani : Brescia, Milano, Torino e Perugia.
Finora si era lavorato piu' sul fronte della prevenzione che, pero' paradossalmente, come hanno dimostrato molti tentativi americani, spesso possono incrementare i rischi. Il vaccino terapeutico ha come obiettivo quello di fare invece convivere il paziente con il virus, ripristinando una condizione clinica di portatore sano.

L'idea e' di concepire in futuro un sistema di cura intermittente con le terapie antiretrovirali cosi' da alleggerire il malato dalla somministrazione continua di farmaci.".
Il vaccino svolgerebbe la propria azione arginante del virus mediante il blocco dell'attivita' biologica di una proteina, la p17, che rilascia cellule infette e non viene riconosciuta dai normali anticorpi.

Il progetto "Imana", che ha ricevuto il placet dell'Istituto Superiore di Sanita', si affianca a un'altra sperimentazione vaccinale in corso, a cura della Dottoressa Barbare Ensoli, sviluppato pero' su un versante preventivo e terapeutico insieme.

"Lo studio bresciano ha raggiunto un risultato importante- ha commentato il presidente dell'ISS, Enrico Geraci- che cosi' si affianca alla sperimenatzione avviata da noi (quello della Dott.ssa Ensoli) creando una proficua alleanza.
In Italia si fanno ancora pochi trial clinici, tanto che le fasi uno e due delle sperimentazioni vaccinali avvengo spesso all'estero.
L'Istituto superiore di Sanita' coordina un progetto di ricerca in cui sono coinvolti otto Stati."
Rafael
Rafael

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