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Parma: L'AIDS non molla

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Messaggio Da Gex Mer 19 Gen - 22:24

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"L'AIDS non molla, mai abbassare la guardia"
Intervista al Dott. Giacomo Magnani, primario del reparto di malattie infettive.






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(non più in homepage)
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19/01/2011

Gli ultimi dati non felici del 2010 parlano chiaro: con nove nuovi casi di Aids conclamato e 60 nuove infezioni da Hiv in un anno, il problema del contagio è più vivo che mai. Il problema del contagio dell'AIDS è più vivo che mai.
Fa riflettere poi che il 90% delle nuove infezioni sia avvenuto per trasmissione sessuale, di cui il 65% per rapporti eterosessuali e la restante percentuale per rapporti omosessuali, mentre solo il 10% riguarda casi di tossicodipendenza.
Come mai? Lo chiediamo al dottor Giacomo Magnani del reparto di Malattie infettive che al momento ha in carico 1.100 pazienti, di cui il 15% stranieri e 800 sottoposti a cure farmacologiche.

Dottor Magnani, l’Hiv non molla. Come mai?
Se un tempo le trasmissioni riguardavano in primis i tossicodipendenti, oggi bisogna mettere sotto accusa i rapporti sessuali non protetti, nel 90% dei casi infatti è questa la modalità di trasmissione. Per questo il primo messaggio da lanciare riguarda la prevenzione: mai avere rapporti non protetti con sconosciuti.

E nel caso in cui l’«errore» sia già stato commesso?
Innanzitutto chi è consapevole di avere avuto rapporti a rischio deve sottoporsi al test. Per se stesso, per poter così nel caso iniziare la cura il prima possibile, e per gli altri, per evitare di contagiare il proprio partner o chiunque altro. E’ questione di responsabilità, per effettuare il test, gratuito e anonimo, basta recarsi al reparto infettivi, dal lunedì al sabato, dalle 7.30 alle 9.30.

Ma le cure sono efficaci?
Le terapie attuali hanno quasi del tutto abbattuto la mortalità. Certo i pazienti che hanno contratto il virus dell’Hiv subiranno un invecchiamento più precoce, ma il gap di sopravvivenza tra infetti e non è quasi annullato.

L’importante è curarsi però…
Certo, chi non si cura è perduto. In media il 97% dei casi evolve verso l’Aids in un periodo medio di 10 anni. Ci sono poi quelli che vengono definiti i «fast progressor» in cui l’Aids si sviluppa in quattro o cinque anni.
Solo il 3% sopravvive senza cure, è davvero rarissimo.

Per prevenire basta il preservativo?
Se non si rompe sì, per l’Hiv e per le epatiti basta il preservativo, ma non per la sifilide perché può passare ugualmente.
E’ necessario poi fare chiarezza sull’uso del preservativo, cosa che spesso si tende a dimenticare: va indossato bene e per tutto il rapporto, anche nei preliminari, togliendolo soltanto al termine. In più deve essere conservato bene e non forato con le unghie. Per i rapporti orali invece possiamo dire che in linea di massima sono abbastanza sicuri, ma non se ci sono tagli in bocca o infezioni come la sifilide.

Sifilide? Esiste ancora?
Altrochè, e purtroppo è in aumento tra gli omosessuali. E’ vero che il 65% dei casi di contrazione dell’Hiv nel 2010 ha riguardato eterosessuali, ma il problema dei rapporti uomo con uomo non è da sottovalutare: forse si è persa la memoria di quello che è stato nel passato. In tutti in casi la questione vera è la prevenzione, tra le categorie a rischio si inseriscono anche le ragazzine molto giovani.

Come mai?
Perché alcune di esse sono portate ad avere rapporti con ragazzi molto più grandi che spesso hanno un trascorso sessuale poco chiaro, promiscuo, che magari li ha portati a incontrare il virus dell’Hiv senza saperlo. Qui si gioca un’altra battaglia fondamentale per noi: cercare di spostare più avanti, anche solo di un anno o due, l’età del primo rapporto per affrontarlo con maggiore consapevolezza. Infine c’è il capitolo droga, da non sottovalutare.

La tossicodipendenza però non è più il primo fattore assoluto di contagio per l’Hiv com’era negli anni Ottanta e Novanta.
No, al giorno d’oggi il numero delle persone che si fanno in vena è diminuito tantissimo.
Questo non significa però che il capitolo droghe non faccia più parte delle nostre sfide, anzi. Se i tossicodipendenti sono ben controllati dai sert, le droghe di nuova generazione sono invece degli eccitanti, che portano a perdere le inibizioni favorendo i rapporti occasionali non protetti e da qui la trasmissione dell’Hiv.
Lo stesso vale per l’alcol. Questo messaggio deve arrivare forte e chiaro ai giovani che cercano lo sballo a tutti i costi: in ballo c’è la loro vita.

F.M

Gex
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Messaggio Da norton Lun 24 Gen - 10:18

Quindi la sifilide passa attraverso il preservativo?

Pensavo che il preservativo una volta indossato correttamente proteggesse da qualsiasi MST.....


norton

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Messaggio Da Ospite Lun 24 Gen - 10:27

Tu fai il serio e vedrai che non ti succedera' niente! pig


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Messaggio Da norton Lun 24 Gen - 11:14

scricciolo ha scritto:Tu fai il serio e vedrai che non ti succedera' niente! pig


Io sono serio...!!

Qua c'e' gente che non mi conosce, che idea si fanno di me.......?

Pensavo che il preservativo proteggesse, invece da quello che leggo sembra che per alcune malattie non basti nemmeno quello......

norton

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Messaggio Da Rafael Lun 24 Gen - 13:17

L'affermazione del Dr. Magnani mi sembra una gran sciocchezza. Infatti, facendo due calcoli quello che dice non corrisponde al vero.
Il preservativo secondo quanto sostiene e secondo quanto sostiene la quasi totalita' dei ricercatori protegge dall'infezione HIV. L'Hiv ha un diametro di 100 nanometri, 1 nanometro corrisponde ad 1 miliardesimo di metro.
Il Treponema pallidum, agente infettivo della sifilide ha un diametro di 5-20 micron e 1 micron corrisponde ad 1 milionesimo di metro.
Quindi 1000 volte piu' grande.
E' percio' impossibile, se il preservativo protegge dall'HIV, che permetta il passaggio del Treponema pallidum.
Per fare un paragone: un cane boxer pesa in media 30 Kg mentre un elefante pesa 6000 Kg, quindi 200 volte di piu': ora provate voi a portare sulla vostra Fiat 500 un elefante a fare una passeggiata!
Resta da dire che la sifilide e' molto piu' contagiosa dell'HIV e che la trasmissione della sifilide puo' avvenire anche attraverso altre mucose al di fuori di quelle genitali ed anche attraverso microscopiche soluzioni di continuo cutanee.
Rafael
Rafael

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Messaggio Da norton Lun 24 Gen - 13:48

Grazie per l'esauriente e chiara risposta. Infatti era la prima volta che sentivo una cosa del genere..........


norton

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