Epatite B, come combatterla test gratuiti in 15 città

Il contagio può avvenire attraverso rapporti sessuali non protetti o con lo scambio di siringhe contaminate.Si trasmette 100 volte più facilmente dell'Hiv. Materiale informativo in 6 lingue
di VALERIA PINI
Lo leggo dopo


SONO oltre 700.000 le persone in Italia affette da epatte B cronica. Colpisce il fegato e quando diventa cronica può causare danni anche molto gravi. Oltre la metà non sa di aver contratto il virus, che è oltre 100 volte più contagioso dell'Hiv. Fino al 15 giugno è possibile fare il test gratuitamente in 15 capoluoghi italiani. Vaccinazione, test e conoscenza dei comportamenti a rischio, permettono di arginare il contagio. la campagna Epatite B:usa la testa, fai il test è promossa da quattro società scientifiche: Aisf (Associazione italiana per los tudio del fegato), Sige (Società italiana di Gastroenterologia), Simit (Società italiana malattie infettive e tropicali) e Simg (Società italiana di medicina generale). E' prevista anche la distribuzione di materiale informativo in 6 lingue su una delle malattie più diffuse al mondo.

Il contagio. "La gran parte delle persone con infezione cronica da epatite B non presenta alcun sintomo, tuttavia sono perfettamente in grado di trasmettere la malattia - dice Gianfranco Delle Fave, professore ordinario di Gastroenterologia, Ospedale Sant’Andrea di Roma . Per una malattia estremamente contagiosa come l’epatite B, non essere consapevole di essere portatore di virus è un fattore che favorisce la cronicizzazione e quindi l’aumento delle possibilità di danno permanente al fegato, compresa cirrosi e carcinoma epatico, e provoca esponenzialmente la diffusione della malattia.

I casi a rischio. Le città coinvolte nell'iniziativa sono: Milano, Brescia, Bergamo, Padova, Torino, Reggio Emilia, Pisa, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Foggia, Cagliari, Messina e Palermo. Per avere informazioni è possibile chiamare il Numero Verde 800027325 o sul sito [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] 1. La presenza del virus dell’epatite B viene accertata attraverso un semplice esame del sangue, che serve a ricercare il “marcatore” dell’infezione, l’HBsAg (Hepatitis B surface Antigen): si tratta dell’antigene di superficie dell’epatite B. Il test per l’epatite B è sicuramente consigliabile a chi ha avuto rapporti sessuali occasionali non protetti, agli individui che provengono da zone d’endemia e, in ogni caso, a chiunque pensi di essere stato esposto a fattori di rischio e che abbia un’età superiore ai trent’anni.

Il vaccino. È disponibile in Italia, come in molti altri Paesi, un vaccino contro l’epatite B somministrato a tutti i nascituri dal 1992. Il nostro paese è stato uno dei primi ad aver introdotto nel 1991 una campagna di vaccinazione obbligatoria. Questo ha fatto sì che oggi la popolazione italiana fino a oltre trent’anni sia protetta dall’epatite B, con una copertura intorno al 95%. La vaccinazione, insieme alla disponibilità di terapie efficaci che inibiscono la replicazione del virus e al miglioramento delle condizioni igieniche e sanitarie, sono fattori che hanno determinato in Italia un abbassamento drastico della prevalenza da infezione, concentrata nelle fasce d’età superiore ai 30-40 anni.

I comportamenti a rischio. Per chi non è stato sottoposto a vaccinazione quali sono gli accorgimenti che il medico di famiglia può suggerire per evitare il contagio? "Esistono misure consolidate di profilassi presso dentisti, estetisti, barbieri, come l’uso di strumenti monouso o la sterilizzazione estesa. La sfera del quotidiano e del personale rimane quella meno controllata e controllabile. Serve attenzione ai rapporti sessuali non protetti, non dimenticando che il rischio di contrarre il virus Hiv non è l’unico rischio - spiega Claudio Cricelli, presidente Simg, Società italiana di Medicina generale - . Negli ultimi anni i test per l’epatite B sono diventati routine in moltissime condizioni cliniche: ogni volta che il paziente si sottopone a una procedura di tipo chirurgico, anche minore, o a un ricovero medico, è sottoposto a screening".


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Gex ha scritto:
Il vaccino. È disponibile in Italia, come in molti altri Paesi, un vaccino contro l’epatite B somministrato a tutti i nascituri dal 1992. Il nostro paese è stato uno dei primi ad aver introdotto nel 1991 una campagna di vaccinazione obbligatoria. Questo ha fatto sì che oggi la popolazione italiana fino a oltre trent’anni sia protetta dall’epatite B

Casomai la popolazione italiana oltre i vent'anni.